Recensione
Alice in Borderland
9.0/10
"Alice in Borderland" è un manga "survival" che in questo caso è il giusto connubio tra horror, fantascienza, azione e psicologico.
I personaggi di colpo vengono proiettati in una sorta di universo parallelo, in una Tokyo deserta, dove per non essere giustiziati da una sorta di raggio laser proveniente dal cielo, devono partecipare a questi "game" giochi mortali di vario tipo per guadagnare giorni di permanenza extra. I giochi vanno dall'indovinare quale interruttore accende una lampadina, all'indurre i partner di gioco a dare una risposta sbagliata.
Quello che fa funzionare bene la storia è la varietà delle situazioni in cui si trovano i protagonisti e la grande varietà di personaggi. Quest'ultima la trovo in particolare la scelta più vincente, in quanto non provando troppa simpatia per il protagonista ("Arisu", pronuncia giapponese di "Alice") nel corso della storia ho trovato molti altri personaggi che mi sono piaciuti molto. Inoltre non vengono narrate sempre le vicende del protagonista, ma approfonditi e analizzati anche altri personaggi, tanto che per interi volumi del buon Arisu non c'è traccia.
Un difetto che hanno molti shounen, dal mio punto di vista, è l'essere spesso troppo lunghi, e tirarla apposta per le lunghe prima di arrivare alla conclusione. Diciotto volumi non sono tantissimi in questo caso, e forse mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più di alcuni personaggi.
Edizione italiana di Flashbook: belle le copertine simile all'edizione giapponese. La carta buona dal punto di vista della qualità di stampa (anche se si vede più di qualche vignetta o ballon sbavati) e perché pur essendo carta sottile non si vede mai l'effetto trasparenza dal retro di una pagina all'altra. Carta e copertina molto sottili, tanto che una volta letti i volumi tendono un po'ad accartocciarsi.
I personaggi di colpo vengono proiettati in una sorta di universo parallelo, in una Tokyo deserta, dove per non essere giustiziati da una sorta di raggio laser proveniente dal cielo, devono partecipare a questi "game" giochi mortali di vario tipo per guadagnare giorni di permanenza extra. I giochi vanno dall'indovinare quale interruttore accende una lampadina, all'indurre i partner di gioco a dare una risposta sbagliata.
Quello che fa funzionare bene la storia è la varietà delle situazioni in cui si trovano i protagonisti e la grande varietà di personaggi. Quest'ultima la trovo in particolare la scelta più vincente, in quanto non provando troppa simpatia per il protagonista ("Arisu", pronuncia giapponese di "Alice") nel corso della storia ho trovato molti altri personaggi che mi sono piaciuti molto. Inoltre non vengono narrate sempre le vicende del protagonista, ma approfonditi e analizzati anche altri personaggi, tanto che per interi volumi del buon Arisu non c'è traccia.
Un difetto che hanno molti shounen, dal mio punto di vista, è l'essere spesso troppo lunghi, e tirarla apposta per le lunghe prima di arrivare alla conclusione. Diciotto volumi non sono tantissimi in questo caso, e forse mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più di alcuni personaggi.
Edizione italiana di Flashbook: belle le copertine simile all'edizione giapponese. La carta buona dal punto di vista della qualità di stampa (anche se si vede più di qualche vignetta o ballon sbavati) e perché pur essendo carta sottile non si vede mai l'effetto trasparenza dal retro di una pagina all'altra. Carta e copertina molto sottili, tanto che una volta letti i volumi tendono un po'ad accartocciarsi.