Recensione
Sfogliando la “gioielleria” Dynit ho scoperto questa piccola chicca.
"Dokudani Tenement" è un Seinen comico parzialmente autobiografico, un doppio volume che raccoglie una selezione di episodi di un manga piuttosto longevo, che inizialmente era stato pubblicato dal 1979 al 1993 e conta 35 volumi
Per capire la particolarità di questo manga, bisogna capire prima chi era l’autore.
Takashi Fukutani ha avuto un’infanzia piuttosto difficile, problemi con genitori divorziati e con la legge per reati di droga ad altro. Dopo essersi mantenuto con lavori manuali nei cantieri è stato per un breve tempo assistente di un mangaka. Quasi per caso, dopo una serie di rifiuti, la sua serie è diventata regolare.
Ha compromesso seriamente la sua salute per i suoi problemi di fumo e alcolismo e si è spento a soli 48 anni.
"Dokudami Tenement" rappresenta la vita di persone in ristrettezze economiche, sempre ai margini di una società borghese. Yoshio, il protagonista, vive in questa piccola palazzina fatiscente -che come tipologia di edificio ricorda l’Ikkoku Kan/Maison Ikkoku, soprattutto per le camere di quattro tatami e mezzo- e sembra una via di mezzo tra Godai, Ryo Saeba...e Fantozzi!
Il personaggio di Paolo Villaggio era così: si rideva clamorosamente di lui, ma alla fine in lui ci identificava in qualche modo. Il personaggio di Yoshio per me è così, anche se le figuracce da pervertito che fa sono un po’ estreme.
Con figuracce epiche, delusioni amorose clamorose, malintesi imbarazzanti il protagonista riuscirà senza dubbio a farvi ridere e ridere, anche perchè un po’ fa tenerezza e per forza a lui ci si affeziona.
"Dokudani Tenement" è un Seinen comico parzialmente autobiografico, un doppio volume che raccoglie una selezione di episodi di un manga piuttosto longevo, che inizialmente era stato pubblicato dal 1979 al 1993 e conta 35 volumi
Per capire la particolarità di questo manga, bisogna capire prima chi era l’autore.
Takashi Fukutani ha avuto un’infanzia piuttosto difficile, problemi con genitori divorziati e con la legge per reati di droga ad altro. Dopo essersi mantenuto con lavori manuali nei cantieri è stato per un breve tempo assistente di un mangaka. Quasi per caso, dopo una serie di rifiuti, la sua serie è diventata regolare.
Ha compromesso seriamente la sua salute per i suoi problemi di fumo e alcolismo e si è spento a soli 48 anni.
"Dokudami Tenement" rappresenta la vita di persone in ristrettezze economiche, sempre ai margini di una società borghese. Yoshio, il protagonista, vive in questa piccola palazzina fatiscente -che come tipologia di edificio ricorda l’Ikkoku Kan/Maison Ikkoku, soprattutto per le camere di quattro tatami e mezzo- e sembra una via di mezzo tra Godai, Ryo Saeba...e Fantozzi!
Il personaggio di Paolo Villaggio era così: si rideva clamorosamente di lui, ma alla fine in lui ci identificava in qualche modo. Il personaggio di Yoshio per me è così, anche se le figuracce da pervertito che fa sono un po’ estreme.
Con figuracce epiche, delusioni amorose clamorose, malintesi imbarazzanti il protagonista riuscirà senza dubbio a farvi ridere e ridere, anche perchè un po’ fa tenerezza e per forza a lui ci si affeziona.