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10.0/10
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Un film di difficile contestualizzazione, comprensione e visualizzazione. La trama è molto complessa, profonda e per la maggior parte di natura contemplativa, cioè è un invito ad un'attenta autoriflessione e autopercezione che impongono una certa necessità di introspezione, prima che di circospezione ed estrospezione. La grafica è tipica degli anime degli anni Ottanta e anni Novanta. La musica è composta di tracce, ciascuna delle quali si fonde con ogni singola scena al fine di esaltare lo stato emotivo e mentale dei singoli personaggi, i quali rimangono come estasiati. Tutto questo si sconta con la dura realtà sociale nella quale la vicenda si svolge, cercando un equilibrio che risulta quasi impossibile da ottenere.

La violenza, la tensione sociale, politica ed economica, unita ai complotti di enti privati militari e scientifici senza scrupoli la fanno da padrone e si uniscono cercando anche la giustificazione del proprio operato, (i piani di controllo militare sociale, politico ed economico nella tensione sociale, economica). Altro elemento dominante è la psicologia dei singoli personaggi, specialmente dei protagonisti e di uno di loro in particolare, il quale, sottoposto agli esperimenti, sviluppa poteri immensi, i quali finiscono, però, per distruggerlo ed annientarlo. Il finale è sublime, bello e pericoloso insieme, come a voler coinvolgere lo spettatore personalmente e direttamente, facendogli sentire il brivido, il terrore e la paura dei personaggi stessi. Un film intenso, d'impatto ed d'effetto che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita e/o anche di più. Occorrono immersione, immedesimazione, autoriflessione, autopercezione, coscienza, consapevolezza. Una finestra sulla dura realtà del futuro.