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Ovvero: gli odiosi protagonisti.

Facciamo una doverosa premessa. I personaggi sono il cuore di una serie di "Gundam". I protagonisti in primis, perché è attraverso i loro occhi che percepiamo il mood della storia.
Esistono due tipi di personaggio in "Gundam". Il primo tipo (Amuro, Kamille) evolve cambiando il proprio rapporto col conflitto in corso. Amuro prima non comprende gli orrori cui è partecipe, ricusa, poi non trova altro modo di essere. Il secondo tipo è tipicamente shonen (Domon). Combatte per il Bene, non cambierà mai.

Ecco, Mikazuki Augus, il protagonista di "Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans" è l'unico esemplare esistente di protagonista totalmente piatto. Volontariamente anaffettivo, incapace di emozione, di motivazione, di qualunque spessore. Voce atona, perfezione quasi insostenibile, un foglio di carta bianco.
Se Heero Hyui vi era sembrato un character freddo, aspettate di vedere questo: non solo è freddo, è praticamente vuoto dentro, al punto che fa solo ciò che gli viene ordinato da un altro personaggio. Nulla più, nulla meno.
Suppongo gli autori volessero caratterizzarlo proprio così. Un bambino trasformato in un freddo assassino. Il che implica anche che, dovendo vedere la storia dai suoi occhi, vedo solo freddezza. Non riesco a trovarvi alcuna emozione.

Sì, vi sono tutti gli elementi necessari ad una buona saga "Gundam". Politica, guerra con svariati cambi di fronte, pochi eroi e tanti funzionari che fanno il loro lavoro, tradimenti per opportunità di carriera. Non posso dire che sia del tutto banale come lo fu "Wing" all'epoca, il costrutto c'è. Ma è il racconto di un racconto, una fredda esposizione di trope uno di seguito all'altro.

In questa saga seguiamo le (non proprio riuscite in senso logico) peripezie politiche di Marte e come la Terra, sfruttandone le colonie, abbia portato a molti disagi sociali, fra i quali il fenomeno dei "Rifiuti Umani", bambini orfani legalmente privi di diritti e quindi usati come schiavi o soldati. Seguiremo una compagine mercenaria composta da questi bambini soldato e come questa avrà un ruolo chiave nella trasformazione di tale società.
Non posso fare spoiler, accidenti, ma posso garantire che no, alla fine non quadra nulla, anche se "il bene trionfa"... perché poteva trionfare senza che nessuno facesse niente. Chi ha visto la serie provi a verificarlo.

Comunque, per la ragione che vediamo tutto in relazione alle battaglie del protagonista dal fare praticamente robotico, vediamo forse qualche momento di emozione? No.
Vediamo per caso dei cambi di opinione e così due facce di una medaglia? No.

Quello a cui assistiamo è un lento, talvolta noioso andare dal punto A al punto B. Nel mentre X tradisce Y perché almeno fa carriera, Z diventa inspiegabilmente buono verso tutti... "Sì, insomma, ho capito che era meglio così" - e tutto freddo, sterile, senza pathos. Una soap opera.

Peggio che mai, molti dei plot point sono ripresi pari pari da altre serie classiche. Così nemmeno puoi dire che si tratti di qualcosa di estremamente innovativo.

Il Gundam Barbatos, protagonista bellico della saga, è un oggetto violento abile unicamente nel corpo a corpo, cosa questa che può sembrare piacevole. Se non che il 99% degli scontri si risolvono così: X nemici che dovrebbero avere mecha trecento anni più evoluti sparano a casaccio, mancando il bersaglio come i peggiori nemici da film anni '80; il Barbatos sfreccia contro di loro a velocità immane; il Barbatos li disintegra come fossero di Lego.
Il tutto probabilmente sarà anche disegnato bene, ma non so dirlo. Sia la velocità che le pose dei mecha sono inintellegibili. E io amo le serie mecha. Tuttavia vorrei capire come l'hai colpito, dove, perché cavolo è stato fatto in due pezzi e dove ti trovi adesso. Troppo, troppo maledettamente ipercinetico.
Non è nemmeno epico, non riesce ad esserlo - perché non hai idea di come sia accaduta quella risultanza. Perché quel mecha è esploso? Chi cavolo sta colpendo chi?

Nel mentre, i nemici urlano la loro voglia di non crepare (ovvio) e devi sentire la voce atona del protagonista che è più forte di tutti, sa tutto di ogni cosa, elabora strategie ovviamente vincenti, non ha paura di nulla e con un pugno disintegra Chuck Norris con la motivazione alla base che "Me lo ha detto Orga, di combattere".
Meno male non ti ha detto di far detonare il Sole, o te lo avrebbero concesso!

Tecnicamente la serie è graziosa, il chara design è buono e consistente. Il mecha design in sé è ben realizzato, anche se, a dirla tutta, i mecha nemici sono tutti uguali e terribilmente banali.
I personaggi sono caratterizzati per essere stereotipi fino al midollo, ma ormai Sunrise non rischia più.
Il Gundam Barbatos dovrebbe reggere la scena da solo, peccato che, quando si muove, non si capisca un tubo di cosa accade.

Quindi, questa serie fa così tanto schifo?
Ni. Se è il vostro primo "Gundam", o se avete solo visto roba commerciale tipo "Wing", probabilmente potrebbe piacervi: si tratta pur sempre di una serie di guerra, non di eroi. Il "realismo" che è tipico delle serie classiche "Gundam" potrebbe davvero conquistarvi.
Ma, se non lo è, cioè se avete qualche genere di infarinatura nel Gundamverso, potete tralasciarlo e recuperarlo se mai ci bombardino i russi e ci dobbiamo nascondere in un bunker per qualche mese.

Sapete cosa faccio? Mi riguardo "Z Gundam". Quello sì che valeva qualcosa. Ottimo pretesto.