Recensione
Wonder Egg Priority
9.0/10
Tra le serie più discusse della stagione invernale del 2021 vi è sicuramente "Wonder Egg Priority", una serie originale di tredici episodi prodotta dallo studio "CloverWorks". Si tratta di un prodotto che, personalmente, mi ha colpita fin dal primo episodio, perché ricco di significato e di temi piuttosto pesanti trattati alla perfezione. Infatti, a questi si aggiungono le "avventure" di quattro ragazze che combatteranno contro creature che rappresentano ognuna un abuso differente.
Sinceramente mi trovo in forte difficoltà nel momento in cui bisogna spiegare la trama di questa serie, dato che la maggior parte degli eventi si riconducono a suicidi, violenze fisiche, sessuali, psicologiche, abuso di potere, molestie, e quindi qualsiasi cosa succeda suscita, più che altro, la riflessione. Nonostante, quindi, vengano toccati questi temi, non si tratta di una serie pesante da guardare, questo perché tutto (meglio dire, quasi tutto) non accade nel mondo reale, ma è "spostato" all'interno di un "mondo dei sogni" al quale le ragazze accederanno nel momento in cui si addormenteranno e in cui dovranno di volta in volta proteggere qualcuno uscito dall' "uovo" (lo ripeto: mi trovo parecchio in difficoltà).
Ognuna delle quattro protagoniste (Ai, Rika, Momoe e Neiru) è molto ben caratterizzata, e tutte, nonostante le profonde differenze sia caratteriali che di pensiero, sono accomunate dall'aver perso qualcuno perché morto per suicidio (e quindi sono anche accomunate dal fatto che tutte acquistano delle uova da proteggere). Oltre a loro, altri personaggi parecchio interessanti sono Acca ed Ura-Acca, che spingono le ragazze a lanciarsi in questi combattimenti (ovviamente tutti hanno uno scopo ben preciso), e poi vi è Frill, un'IA introdotta purtroppo solamente durante gli episodi finali della serie.
Come già detto, la serie risulta leggera da guardare, ma comunque tutto ciò di cui si tratta resta lì, e anzi riesce a far riflettere lo spettatore.
A rendere più scorrevole il tutto, vi è il comparto tecnico, che è davvero eccezionale: dai disegni al character design, ai colori utilizzati, risulta essere davvero perfetto, per poi concludere con le animazioni... e che animazioni! Un vero e proprio spettacolo per gli occhi. A completare ciò, si aggiungono le OST che sono sempre ben inserite e soprattutto ben caratterizzano un evento, ad esempio fomentando una specifica parte di un combattimento. Ma l'elogio al comparto musicale non si riduce alle sole OST, anzi... L'opening è "Sudachi no Uta", mentre l'ending "Life is Cider", entrambe realizzate e cantate dal gruppo "Anemoneria": la prima è delicata ma grintosa allo stesso tempo, perfetta ad aprire una serie del genere, mentre l'altra funge principalmente da smorzatrice di tensione. In poche parole, una meglio dell'altra!
Se la serie si riducesse a questo, sarebbe stata a dir poco perfetta, ma purtroppo l'organizzazione degli episodi è stata oggetto di numerose lamentele, dato che nel mezzo dei tredici episodi si trova un episodio riassuntivo completamente inutile e soprattutto non programmato precedentemente. Questo ha portato alla posticipazione della data di uscita dell'episodio conclusivo, ma ancora una volta i problemi non finiscono qui. Proprio avendo avuto parecchio tempo prima dell'uscita dell'episodio conclusivo, ci si aspettava qualcosa che chiudesse in modo decente questa splendida serie, ma (e lo dico a malincuore) non è stato così.
Ciò che "ClowerWorks" ha sfornato dopo ben tre mesi di attesa (ma questo poco importa) è stato un episodio di un'ora, di cui quaranta minuti di riassunto dei precedenti dodici, anzi undici episodi. Inoltre, la parte inedita, quindi i restanti venti minuti, conclude ben poco e, per quanto io non abbia criticato lo svolgimento dei fatti durante quest'ultimo episodio, si tratta di una conclusione che lascia l'amaro in bocca, perché un po' debole per essere definita tale.
Se solo la conclusione fosse stata un attimo più riguardata e più solida, avrei dato il massimo dei voti, perché questo è quello che questa serie si merita. Infatti, sia per i temi trattati che per come questi sono trattati, per le animazioni, per tutta la musica che si trova all'interno, per i colpi di scena che lasciano a bocca aperta, per la trama e per tutti gli "intrighi" che si trovano, "Wonder Egg Priority" è un'opera che meriterebbe un 10/10. Purtroppo si "rovina" proprio alla fine, con l'ultimo episodio che comunque non è malissimo, ma di certo non si tratta del finale che mi aspettavo e che avrei voluto vedere. Detto ciò, comunque la valutazione non può affatto essere bassa.
Nonostante l'unico difetto che presenta, consiglierei assolutamente la visione di questa serie, perché si tratta di un prodotto fuori dal comune, leggero e pesante nello stesso momento, e abbastanza originale nel suo genere, quindi date una chance a questa serie, anche solo come spunto di riflessione!
Voto: 9/10
Sinceramente mi trovo in forte difficoltà nel momento in cui bisogna spiegare la trama di questa serie, dato che la maggior parte degli eventi si riconducono a suicidi, violenze fisiche, sessuali, psicologiche, abuso di potere, molestie, e quindi qualsiasi cosa succeda suscita, più che altro, la riflessione. Nonostante, quindi, vengano toccati questi temi, non si tratta di una serie pesante da guardare, questo perché tutto (meglio dire, quasi tutto) non accade nel mondo reale, ma è "spostato" all'interno di un "mondo dei sogni" al quale le ragazze accederanno nel momento in cui si addormenteranno e in cui dovranno di volta in volta proteggere qualcuno uscito dall' "uovo" (lo ripeto: mi trovo parecchio in difficoltà).
Ognuna delle quattro protagoniste (Ai, Rika, Momoe e Neiru) è molto ben caratterizzata, e tutte, nonostante le profonde differenze sia caratteriali che di pensiero, sono accomunate dall'aver perso qualcuno perché morto per suicidio (e quindi sono anche accomunate dal fatto che tutte acquistano delle uova da proteggere). Oltre a loro, altri personaggi parecchio interessanti sono Acca ed Ura-Acca, che spingono le ragazze a lanciarsi in questi combattimenti (ovviamente tutti hanno uno scopo ben preciso), e poi vi è Frill, un'IA introdotta purtroppo solamente durante gli episodi finali della serie.
Come già detto, la serie risulta leggera da guardare, ma comunque tutto ciò di cui si tratta resta lì, e anzi riesce a far riflettere lo spettatore.
A rendere più scorrevole il tutto, vi è il comparto tecnico, che è davvero eccezionale: dai disegni al character design, ai colori utilizzati, risulta essere davvero perfetto, per poi concludere con le animazioni... e che animazioni! Un vero e proprio spettacolo per gli occhi. A completare ciò, si aggiungono le OST che sono sempre ben inserite e soprattutto ben caratterizzano un evento, ad esempio fomentando una specifica parte di un combattimento. Ma l'elogio al comparto musicale non si riduce alle sole OST, anzi... L'opening è "Sudachi no Uta", mentre l'ending "Life is Cider", entrambe realizzate e cantate dal gruppo "Anemoneria": la prima è delicata ma grintosa allo stesso tempo, perfetta ad aprire una serie del genere, mentre l'altra funge principalmente da smorzatrice di tensione. In poche parole, una meglio dell'altra!
Se la serie si riducesse a questo, sarebbe stata a dir poco perfetta, ma purtroppo l'organizzazione degli episodi è stata oggetto di numerose lamentele, dato che nel mezzo dei tredici episodi si trova un episodio riassuntivo completamente inutile e soprattutto non programmato precedentemente. Questo ha portato alla posticipazione della data di uscita dell'episodio conclusivo, ma ancora una volta i problemi non finiscono qui. Proprio avendo avuto parecchio tempo prima dell'uscita dell'episodio conclusivo, ci si aspettava qualcosa che chiudesse in modo decente questa splendida serie, ma (e lo dico a malincuore) non è stato così.
Ciò che "ClowerWorks" ha sfornato dopo ben tre mesi di attesa (ma questo poco importa) è stato un episodio di un'ora, di cui quaranta minuti di riassunto dei precedenti dodici, anzi undici episodi. Inoltre, la parte inedita, quindi i restanti venti minuti, conclude ben poco e, per quanto io non abbia criticato lo svolgimento dei fatti durante quest'ultimo episodio, si tratta di una conclusione che lascia l'amaro in bocca, perché un po' debole per essere definita tale.
Se solo la conclusione fosse stata un attimo più riguardata e più solida, avrei dato il massimo dei voti, perché questo è quello che questa serie si merita. Infatti, sia per i temi trattati che per come questi sono trattati, per le animazioni, per tutta la musica che si trova all'interno, per i colpi di scena che lasciano a bocca aperta, per la trama e per tutti gli "intrighi" che si trovano, "Wonder Egg Priority" è un'opera che meriterebbe un 10/10. Purtroppo si "rovina" proprio alla fine, con l'ultimo episodio che comunque non è malissimo, ma di certo non si tratta del finale che mi aspettavo e che avrei voluto vedere. Detto ciò, comunque la valutazione non può affatto essere bassa.
Nonostante l'unico difetto che presenta, consiglierei assolutamente la visione di questa serie, perché si tratta di un prodotto fuori dal comune, leggero e pesante nello stesso momento, e abbastanza originale nel suo genere, quindi date una chance a questa serie, anche solo come spunto di riflessione!
Voto: 9/10