Recensione
Saga of Tanya the Evil
8.0/10
Chiamato "Saga of Tanya the Evil", titolazione discutibile, visto che dovrebbe essere "Cronache militari di una ragazzina", è un anime altamente anticonvenzionale per il genere isekai: c'è il cambio di mondo, ma non è quello il punto della serie.
Piccolo appunto: la seria animata condensa molto rispetto alle light novel da cui deriva, e, cosa forse non proprio di pregio, in alcuni punti la storia sembra "pretendere" che si abbia letto anche il cartaceo, non prendendosi il disturbo di dare spiegazioni allo spettatore.
Venendo alla trama, che è sicuramente il punto di battaglia della serie, ci troviamo in un mondo alternativo in cui il protagonista è stato trasportato in via punitiva, al momento della sua morte per cause violente, da parte di una/più divinità indignate dalla sua assenza di fede. Il soggetto in questione entra nel mondo alternativo nascendovi, ma mantenendo tutti i ricordi dell'uomo che era nella sua nuova identità di ragazza: Tanya.
Il mondo numero due è molto simile a quello precedente, siamo negli anni '20 in una pseudo-Europa, con varie differenze geografiche/politiche, e siamo all'alba della prima vera e propria guerra mondiale. Inutile dire che Tanya è oltre lo speciale, ha nozioni vastissime, avendo tutti i ricordi della sua vita precedente ed essendo stato un metodico psicopatico con OCD ("obsessive-compulsive disorder") svariati: avere informazioni storiche su due guerre mondiali fa sì che abbia una comprensione militare politica notevole, ha chiare le logiche, diciamo così, rispetto ai contemporanei e, ciliegina sulla torta, è anche una maga dotatissima (sì, nel mondo alternativo c'è la magia).
Fin da subito Tanya finisce in attrito con la/le divinità che l'hanno punita e messa in una situazione di sofferenza (guerra), per cercare di farle scattare un senso di fede verso il divino, e così la sua esistenza in questo nuovo mondo viene dedicata alla sopravvivenza, senza abbracciare la fede, per dare uno smacco alle entità superiori.
La serie come analisi psicologica e di intenti è fortemente incentrata su Tanya, non che la novel non lo sia, semplicemente in dodici episodi non c'è davvero spazio intenso per l'analisi degli altri personaggi, che quindi conosciamo tramite interazioni con Tanya, il che ha un suo perché comunque, e ho trovato piacevole notare le evoluzioni non in modo diretto, ma dalle azioni di questi in corrispondenza. Però, sicuramente, è una pecca, non è scontato che si abbia letto le novel, ma per dovere di cronaca preciso che anche Tanya è stata mutilata nella versione anime.
Comunque, in via indiretta direi che gli elementi meglio tratteggiati sono: la sua attendente, Visha, il primo ufficiale Weiss e un paio dei generali dell'alto comando, più von Rerugen, l'ufficiale che più analizza Tanya come persona e non solo come tool utile alla guerra.
La narrativa nell'anime è molto focalizzata sulla guerra sia come battaglie sia come evento strategico, politico e umano, tra l'altro ci sono molti paralleli storici con tattiche usate nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, cosa che rende affascinante l'anime, ma forse non per tutti. L'analisi della tragedia che rappresenta una guerra su scala mondiale è resa in modo magistrale, e la visuale con un "circa" senno del poi di Tanya è una scelta di trama davvero bella.
Il comparto tecnico è a mio avviso di livello, disegni piacevoli, tratto pulito, animazioni ben gestite, soprattutto nelle battaglie, dove si percepisce il caos da scontro, ma non è solo confusione, le sequenze di scene sono ottimamente orchestrate. Il comparto musicale non è malaccio, opening ed ending sono piacevoli e orecchiabili.
In conclusione, "Youjo Senki" è sicuramente un buon prodotto, gli amanti delle light novel potranno seguire più sfaccettature nella trama o rimpiangere i vari tagli, ma questo non toglie niente alla serie in sé e per sé.
Piccolo appunto: la seria animata condensa molto rispetto alle light novel da cui deriva, e, cosa forse non proprio di pregio, in alcuni punti la storia sembra "pretendere" che si abbia letto anche il cartaceo, non prendendosi il disturbo di dare spiegazioni allo spettatore.
Venendo alla trama, che è sicuramente il punto di battaglia della serie, ci troviamo in un mondo alternativo in cui il protagonista è stato trasportato in via punitiva, al momento della sua morte per cause violente, da parte di una/più divinità indignate dalla sua assenza di fede. Il soggetto in questione entra nel mondo alternativo nascendovi, ma mantenendo tutti i ricordi dell'uomo che era nella sua nuova identità di ragazza: Tanya.
Il mondo numero due è molto simile a quello precedente, siamo negli anni '20 in una pseudo-Europa, con varie differenze geografiche/politiche, e siamo all'alba della prima vera e propria guerra mondiale. Inutile dire che Tanya è oltre lo speciale, ha nozioni vastissime, avendo tutti i ricordi della sua vita precedente ed essendo stato un metodico psicopatico con OCD ("obsessive-compulsive disorder") svariati: avere informazioni storiche su due guerre mondiali fa sì che abbia una comprensione militare politica notevole, ha chiare le logiche, diciamo così, rispetto ai contemporanei e, ciliegina sulla torta, è anche una maga dotatissima (sì, nel mondo alternativo c'è la magia).
Fin da subito Tanya finisce in attrito con la/le divinità che l'hanno punita e messa in una situazione di sofferenza (guerra), per cercare di farle scattare un senso di fede verso il divino, e così la sua esistenza in questo nuovo mondo viene dedicata alla sopravvivenza, senza abbracciare la fede, per dare uno smacco alle entità superiori.
La serie come analisi psicologica e di intenti è fortemente incentrata su Tanya, non che la novel non lo sia, semplicemente in dodici episodi non c'è davvero spazio intenso per l'analisi degli altri personaggi, che quindi conosciamo tramite interazioni con Tanya, il che ha un suo perché comunque, e ho trovato piacevole notare le evoluzioni non in modo diretto, ma dalle azioni di questi in corrispondenza. Però, sicuramente, è una pecca, non è scontato che si abbia letto le novel, ma per dovere di cronaca preciso che anche Tanya è stata mutilata nella versione anime.
Comunque, in via indiretta direi che gli elementi meglio tratteggiati sono: la sua attendente, Visha, il primo ufficiale Weiss e un paio dei generali dell'alto comando, più von Rerugen, l'ufficiale che più analizza Tanya come persona e non solo come tool utile alla guerra.
La narrativa nell'anime è molto focalizzata sulla guerra sia come battaglie sia come evento strategico, politico e umano, tra l'altro ci sono molti paralleli storici con tattiche usate nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, cosa che rende affascinante l'anime, ma forse non per tutti. L'analisi della tragedia che rappresenta una guerra su scala mondiale è resa in modo magistrale, e la visuale con un "circa" senno del poi di Tanya è una scelta di trama davvero bella.
Il comparto tecnico è a mio avviso di livello, disegni piacevoli, tratto pulito, animazioni ben gestite, soprattutto nelle battaglie, dove si percepisce il caos da scontro, ma non è solo confusione, le sequenze di scene sono ottimamente orchestrate. Il comparto musicale non è malaccio, opening ed ending sono piacevoli e orecchiabili.
In conclusione, "Youjo Senki" è sicuramente un buon prodotto, gli amanti delle light novel potranno seguire più sfaccettature nella trama o rimpiangere i vari tagli, ma questo non toglie niente alla serie in sé e per sé.