Recensione
Recensione di Eclipse223
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Questa opera per me è abbastanza particolare, la vidi la prima volta a sedici anni e la odiai soprattutto per il protagonista: stupido, che non si rende conto di quello che gli sta intorno e non è capace di dubitare delle persone intorno a lui. Dopo però averlo rivisto ora, a ventidue anni, ho capito una cosa: Subaru è letteralmente il me di sei anni fa, io infatti sono sempre una persona molto introversa, a volte ho addirittura difficoltà a guardare le persone negli occhi quando ci parlo, quindi non sapevo cosa fare quando ero in mezzo alle persone, e, se fossi stato al posto di Subaru, molto probabilmente sarei stato addirittura peggio di lui; nonostante lui sia estroverso, anche lui non riesce a capire di chi fidarsi e non capisce il mondo in cui si trova. (Oddio, forse delle domande me le sarei fatte, quando muore in piena notte e ricompare nel primo luogo in cui arriva in pieno giorno).
Insomma, quello che voglio dire è che nella prima stagione riesco a capire e comprendere le scelte e le azioni di Subaru, ma nella seconda proprio no. Dopo trenta episodi e chissà quanti mesi passati in quel mondo, finalmente si ricorda di avere dei genitori e di avere un terribile senso di inferiorità rispetto al padre, che però non era mai stato fatto notare; come se non bastasse, tutta la seconda parte serve a far partire la trama, presentandoti in blocco tutti i personaggi attraverso le loro backstory, risultando pesante e molto noioso.
Non ho assolutamente apprezzato l'idea del checkpoint dell'anime: in poche parole Subaru muore, fallendo nel suo obbiettivo, e torna indietro troppe volte a "saga".
I personaggi secondari li ho trovati troppo fastidiosi: Emilia, ad esempio, è a tutti gli effetti una bambina che non cresce mai nel corso della serie, del resto del cast nessuno mi ha colpito particolarmente.
In conclusione, "Re:ZERO", per me, è un anime con una trama che deve ripercorrere più volte gli stessi avvenimenti per andare avanti, con personaggi dimenticabili o molto fastidiosi e una trama che ci mette troppo a partire; visto che non ho effettivamente ancora capito cosa vogliano fare da adesso in poi, io lo 'droppo' qui alla seconda stagione. Il mio voto alle varie stagioni è 8 e 3.
Per molti può essere un anime interessante, e quindi vi invito a darci un'occhiata.
Insomma, quello che voglio dire è che nella prima stagione riesco a capire e comprendere le scelte e le azioni di Subaru, ma nella seconda proprio no. Dopo trenta episodi e chissà quanti mesi passati in quel mondo, finalmente si ricorda di avere dei genitori e di avere un terribile senso di inferiorità rispetto al padre, che però non era mai stato fatto notare; come se non bastasse, tutta la seconda parte serve a far partire la trama, presentandoti in blocco tutti i personaggi attraverso le loro backstory, risultando pesante e molto noioso.
Non ho assolutamente apprezzato l'idea del checkpoint dell'anime: in poche parole Subaru muore, fallendo nel suo obbiettivo, e torna indietro troppe volte a "saga".
I personaggi secondari li ho trovati troppo fastidiosi: Emilia, ad esempio, è a tutti gli effetti una bambina che non cresce mai nel corso della serie, del resto del cast nessuno mi ha colpito particolarmente.
In conclusione, "Re:ZERO", per me, è un anime con una trama che deve ripercorrere più volte gli stessi avvenimenti per andare avanti, con personaggi dimenticabili o molto fastidiosi e una trama che ci mette troppo a partire; visto che non ho effettivamente ancora capito cosa vogliano fare da adesso in poi, io lo 'droppo' qui alla seconda stagione. Il mio voto alle varie stagioni è 8 e 3.
Per molti può essere un anime interessante, e quindi vi invito a darci un'occhiata.