Recensione
Secondo lungometraggio per Conan e seconda scarica adrenalinica per i suoi spettatori. Così come il primo, anche "Detective Conan: L'asso di picche" è stato prodotto dallo studio "Kyokuichi Tokyo Movie", ma a differenza del precedente questo è andato in onda per la prima volta nel 1998.
Anche in questo caso, così come nella maggior parte degli episodi della serie, il protagonista è il "piccolo" Conan che si ritrova immischiato in un caso piuttosto particolare in cui l'assassino commette gli omicidi seguendo un ordine ben preciso: quello delle carte da poker.
La fantasia e l'inventiva nel creare storie sempre nuove non manca di certo e ciò che apprezzo davvero molto è come si riesca a mantenere sempre alta l'attenzione senza far annoiare lo spettatore nonostante il succo dei film (ma in generale anche degli episodi) rimanga lo stesso.
Così come scrissi per il primo film, anche per questo ovviamente il comparto tecnico risulta nettamente inferiore rispetto a ciò che si trova oggi, ma per il periodo in cui è stato prodotto è più che ottimo. Discorso più o meno simile per le OST che comunque sono sempre presenti ed accompagnano bene la narrazione la quale non risulta essere né troppo veloce né troppo lenta, quindi ottimo anche in questo.
Nonostante abbia apprezzato molto quest'opera non si può negare la presenza di qualche forzatura qua e là non nella trama, bensì nel comportamento di alcuni personaggi.
Si tratta di un altro bel film che esamina ancora una volta la vita di Conan (meglio dire Shinichi in questo caso) e di chi gli sta intorno, ma comunque ne consiglierei la visione anche a chi non guarda la serie, anche perché non si trova nessun riferimento rilevante alla serie principale.
Voto: 8,5/10
Anche in questo caso, così come nella maggior parte degli episodi della serie, il protagonista è il "piccolo" Conan che si ritrova immischiato in un caso piuttosto particolare in cui l'assassino commette gli omicidi seguendo un ordine ben preciso: quello delle carte da poker.
La fantasia e l'inventiva nel creare storie sempre nuove non manca di certo e ciò che apprezzo davvero molto è come si riesca a mantenere sempre alta l'attenzione senza far annoiare lo spettatore nonostante il succo dei film (ma in generale anche degli episodi) rimanga lo stesso.
Così come scrissi per il primo film, anche per questo ovviamente il comparto tecnico risulta nettamente inferiore rispetto a ciò che si trova oggi, ma per il periodo in cui è stato prodotto è più che ottimo. Discorso più o meno simile per le OST che comunque sono sempre presenti ed accompagnano bene la narrazione la quale non risulta essere né troppo veloce né troppo lenta, quindi ottimo anche in questo.
Nonostante abbia apprezzato molto quest'opera non si può negare la presenza di qualche forzatura qua e là non nella trama, bensì nel comportamento di alcuni personaggi.
Si tratta di un altro bel film che esamina ancora una volta la vita di Conan (meglio dire Shinichi in questo caso) e di chi gli sta intorno, ma comunque ne consiglierei la visione anche a chi non guarda la serie, anche perché non si trova nessun riferimento rilevante alla serie principale.
Voto: 8,5/10