Recensione
Look Back
7.0/10
Contiene spoilers
Senza perdermi in troppe introduzioni, penso che look back sia un buon manga, molto bello e toccante, ma anche davvero molto stereotipato e scontato.
Sostanzialmente questo manga si può suddividere in due parti distinte: la prima riguarda la vita delle due ragazzine di cui si fa riferimento nella trama presente sul sito di animeclick (che non sto qui a riscrivere) e la loro carriere nel mondo dei manga e la seconda riguarda un evento tragico che ben specifico.
Allora, come detto, entrambe sono ben fatte, ma al contempo stereotipate. Nella prima parte viene presentata la storia e la carriera delle due ragazzine nel mondo del manga. In realtà più che concentrarsi sulla carriera vera e propria (cosa che accade in Bakuman per esempio) qui ci si concentra più sui personaggi, Il "problema" è un po' tutto qui: una delle due si può definire sostanzialmente un'otaku, l'altra è sostanzialmente un'hikikomori e nel manga ritroviamo le stesse situazioni, ci sono gli stessi messaggi (eccetera) che ritroviamo in ogni altro manga che parli di otaku e hikikomori e che voglia trasmetterne una visione seria, drammatica e problematica della cosa.
Niente di più, niente di meno.
Non voglio mettermi a fare l'elenco completo, ma troviamo i personaggi che trascurano gli affetti e gli amici, che si comportano in modo ossessivo... (praticamente non è diverso da "Big Bang Theory", per citare qualcosa che tutti conoscono, solo le li le cose vengono trattate in modo grottesco, ci si ride, ma in fondo si parla di cose spiacevoli, qui stessa cosa, ma narrata in un modo drammatico).
Personalmente non ho trovato troppo difficile intuire gli sviluppi della storia.
Poi c'è la seconda parte, buttata li come un fulmine a ciel sereno quando sembrava che tutto andasse per il meglio. L'evento tragico di cui parlavo è la morte di una delle due a causa di una persona squilibrata (lascio da parte cose del tipo citazioni e quant'altro perché secondo me non modificano il senso del tutto). Anche qui le conseguenze dello spiacevole evento sono abbastanza prevedibili e certamente molto stereotipate. La protagonista si strugge, non accetta la cosa e poi comincia ad incolparsi dell'accaduto nonostante (quantomeno agli occhi del lettore) sia palese che non abbia niente a che fare con lei.
Ma quante volte abbiamo visto in opere di intrattenimento questo tipo di reazione: un personaggio vicino al personaggio defunto che si incolpa di una cosa totalmente indipendente da lui e che comincia a pensare "se solo avessi fatto questo" "se solo avessi fatto quello"?
Per concludere, "Look Back" è un fumetto ben fatto, decisamente toccante per i temi trattati, temi che, almeno in parte, sono molto vicini (ci metto il secondo me per correttezza, ma penso sia superfluo) ad almeno una parte dei lettori di fumetti, ma che alla fin fine racconta cosa che ci hanno raccontato mille altre volte e ce le racconta nel modo in cui ci sono state raccontate mille altre volte. Capisco pure che essendo una cosa relativamente di nicchia nel mercato dei manga, possa anche essere una scoperta per qualcuno, ma la cosa non può influire sul "risultato" (tralasciando che gli stessi argomenti sono trattati anche in altri media) che è si buono, ma niente di speciale se rapportato alle storia che vogliono raccontare la stessa cosa.
Senza perdermi in troppe introduzioni, penso che look back sia un buon manga, molto bello e toccante, ma anche davvero molto stereotipato e scontato.
Sostanzialmente questo manga si può suddividere in due parti distinte: la prima riguarda la vita delle due ragazzine di cui si fa riferimento nella trama presente sul sito di animeclick (che non sto qui a riscrivere) e la loro carriere nel mondo dei manga e la seconda riguarda un evento tragico che ben specifico.
Allora, come detto, entrambe sono ben fatte, ma al contempo stereotipate. Nella prima parte viene presentata la storia e la carriera delle due ragazzine nel mondo del manga. In realtà più che concentrarsi sulla carriera vera e propria (cosa che accade in Bakuman per esempio) qui ci si concentra più sui personaggi, Il "problema" è un po' tutto qui: una delle due si può definire sostanzialmente un'otaku, l'altra è sostanzialmente un'hikikomori e nel manga ritroviamo le stesse situazioni, ci sono gli stessi messaggi (eccetera) che ritroviamo in ogni altro manga che parli di otaku e hikikomori e che voglia trasmetterne una visione seria, drammatica e problematica della cosa.
Niente di più, niente di meno.
Non voglio mettermi a fare l'elenco completo, ma troviamo i personaggi che trascurano gli affetti e gli amici, che si comportano in modo ossessivo... (praticamente non è diverso da "Big Bang Theory", per citare qualcosa che tutti conoscono, solo le li le cose vengono trattate in modo grottesco, ci si ride, ma in fondo si parla di cose spiacevoli, qui stessa cosa, ma narrata in un modo drammatico).
Personalmente non ho trovato troppo difficile intuire gli sviluppi della storia.
Poi c'è la seconda parte, buttata li come un fulmine a ciel sereno quando sembrava che tutto andasse per il meglio. L'evento tragico di cui parlavo è la morte di una delle due a causa di una persona squilibrata (lascio da parte cose del tipo citazioni e quant'altro perché secondo me non modificano il senso del tutto). Anche qui le conseguenze dello spiacevole evento sono abbastanza prevedibili e certamente molto stereotipate. La protagonista si strugge, non accetta la cosa e poi comincia ad incolparsi dell'accaduto nonostante (quantomeno agli occhi del lettore) sia palese che non abbia niente a che fare con lei.
Ma quante volte abbiamo visto in opere di intrattenimento questo tipo di reazione: un personaggio vicino al personaggio defunto che si incolpa di una cosa totalmente indipendente da lui e che comincia a pensare "se solo avessi fatto questo" "se solo avessi fatto quello"?
Per concludere, "Look Back" è un fumetto ben fatto, decisamente toccante per i temi trattati, temi che, almeno in parte, sono molto vicini (ci metto il secondo me per correttezza, ma penso sia superfluo) ad almeno una parte dei lettori di fumetti, ma che alla fin fine racconta cosa che ci hanno raccontato mille altre volte e ce le racconta nel modo in cui ci sono state raccontate mille altre volte. Capisco pure che essendo una cosa relativamente di nicchia nel mercato dei manga, possa anche essere una scoperta per qualcuno, ma la cosa non può influire sul "risultato" (tralasciando che gli stessi argomenti sono trattati anche in altri media) che è si buono, ma niente di speciale se rapportato alle storia che vogliono raccontare la stessa cosa.