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Immaginate di essere due ragazzine di quattordici anni che, mentre escono dalla metropolitana per andare al cinema si ritrovano invece in un villagio rurale giapponese. Non c’è nessuno, ma le armi non mancano e sapete, per non si sa quale scienza infusa come usarle. Poi venite a scoprire che vi sono altre coetanee e che l’unico modo per tornare a casa è uccidere qualcuno, fosse anche la vostra amica, con cui non andate proprio d’accordo, o forse sì.

Su questo strano incipit si basa questo breve manga di due tankoboon, sulla cui trama è meglio non dire altro per evitare gli spoiler. La regia delle tavole è buona, con i gli interni delle case disegnati al minimo sindacale e l’aspetto delle fanciulle puccioso, ma non troppo. Non posso negare di essere rimasto confuso e disorientato durante la lettura, poiché non capivo dove si volesse andare a parare. Il tipo di disegno ricordava "Home sweet home" dell’autrice Yuu mentre il tipo di storia sembrava una versione pucciosa di "Battle Royal". Ma anche "Level E" è entrato in scena e non posso negare che proprio il finale spiazzante mi abbia fatto capire come l’opera sia originale e abbia un suo perché, pur pescando da tutti i succitati manga.

In definitiva siamo in presenza di un manga che non vi cambierà la vita, ma che merita di essere letto e che potrebbe farvi venire voglia di leggere i succitati, nel caso vi fossero sfuggiti.
Voto 6,5