Recensione
Omoi, Omoware, Furi, Furare
8.5/10
Recensione di Sofì De La Valliere
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Inizialmente mi aveva lasciata un po’ perplessa. Innanzitutto per il carattere di Yuna, la vedevo tremendamente fragile, troppo timida ed estremamente introversa. Non sapevo proprio cosa aspettarmi da un anime film che avesse come protagonista un personaggio di questo genere. Successivamente sono rimasta un attimo perplessa, quando Rio ha dichiarato di essere innamorato di sua sorella, Akari, quando solamente più tardi si è scoperto essere la sorellastra e quindi non consanguinea.
Nonostante ciò e alla fine di tutto, devo dire che mi ha emozionata. Yuna nel corso della storia ha fatto una grande evoluzione, da persona chiusa in sé stessa si è aperta, riscoprendosi, e lottando per quello che realmente voleva, ossia Rio. Allo stesso tempo la questione tra Rio e Akari si è risolta, è stato spiegato come portassero lo stesso cognome senza avere legami di sangue e come quello che Rio provava per Akari fosse semplicemente un’illusione, resa comprensibile dalla scoperta della vera Yuna e della sua persona, di cui poi Rio si è follemente innamorato. La relazione tra Kazuomi e Akari è stata presentata in modo più complesso. Quando Akari si è dichiarata, ci aspettavamo tutti che Kazuomi ricambiasse all’istante, ma così non è stato. È stato spiegato dopo che Kazuomi ha rifiutato Akari perché convinto che ne fosse innamorato Rio (dopo che aveva visto il loro bacio). Ha quindi agito in un’ottica di altruismo, mettendosi da parte, in quanto essendo Akari già di interesse di un suo compagno. È stato poi un susseguirsi di tempi mancati tra loro, ma alla fine sono riusciti a mettersi insieme.
Nel complesso è un film semplice, ma al contempo d’effetto. Col passare dei minuti ti tiene sempre più attaccato, sorprendendoti con grandi colpi di scena, dei quali viene poi appositamente data spiegazione più tardi.
Do un 8,5 perché se lo merita tutto, una bella trama e una bella dinamica. Tuttavia, potevano rendere le cose più movimentate fin da subito, che viceversa si sono presentate monotone, incolore e ambivalenti.
Inizialmente mi aveva lasciata un po’ perplessa. Innanzitutto per il carattere di Yuna, la vedevo tremendamente fragile, troppo timida ed estremamente introversa. Non sapevo proprio cosa aspettarmi da un anime film che avesse come protagonista un personaggio di questo genere. Successivamente sono rimasta un attimo perplessa, quando Rio ha dichiarato di essere innamorato di sua sorella, Akari, quando solamente più tardi si è scoperto essere la sorellastra e quindi non consanguinea.
Nonostante ciò e alla fine di tutto, devo dire che mi ha emozionata. Yuna nel corso della storia ha fatto una grande evoluzione, da persona chiusa in sé stessa si è aperta, riscoprendosi, e lottando per quello che realmente voleva, ossia Rio. Allo stesso tempo la questione tra Rio e Akari si è risolta, è stato spiegato come portassero lo stesso cognome senza avere legami di sangue e come quello che Rio provava per Akari fosse semplicemente un’illusione, resa comprensibile dalla scoperta della vera Yuna e della sua persona, di cui poi Rio si è follemente innamorato. La relazione tra Kazuomi e Akari è stata presentata in modo più complesso. Quando Akari si è dichiarata, ci aspettavamo tutti che Kazuomi ricambiasse all’istante, ma così non è stato. È stato spiegato dopo che Kazuomi ha rifiutato Akari perché convinto che ne fosse innamorato Rio (dopo che aveva visto il loro bacio). Ha quindi agito in un’ottica di altruismo, mettendosi da parte, in quanto essendo Akari già di interesse di un suo compagno. È stato poi un susseguirsi di tempi mancati tra loro, ma alla fine sono riusciti a mettersi insieme.
Nel complesso è un film semplice, ma al contempo d’effetto. Col passare dei minuti ti tiene sempre più attaccato, sorprendendoti con grandi colpi di scena, dei quali viene poi appositamente data spiegazione più tardi.
Do un 8,5 perché se lo merita tutto, una bella trama e una bella dinamica. Tuttavia, potevano rendere le cose più movimentate fin da subito, che viceversa si sono presentate monotone, incolore e ambivalenti.