Recensione
Dororo
7.5/10
Dororo (どろろ) è una serie andata di onda tra la primavera e l’inverno 2019 che funge da remake e rivisitazione della vecchia serie del 1969, tratta dal manga scritto e disegnato da Tezuka Osamu.
L’opera è stata prodotta dallo Studio MAPPA con il contributo alle animazioni della Tezuka Production, e racconta la storia di Hyakkimaru: un ragazzo che, a causa di un patto demoniaco effettuato dal padre per ottenere la prosperità della propria terra, fu privato alla nascita di varie parti anatomiche e organi. Hyakkimaru vive combattendo contro i demoni per riprendersi il proprio corpo, ad un certo punto del suo percorso si unirà Dororo, un bambino che vive di piccoli furti e di espedienti, che lo accompagnerà nel suo viaggio.
La serie si presenta con una narrazione abbastanza solida e con una buona scrittura: i personaggi (che non sono molti) risultano ben caratterizzati e sono sicuramente uno dei punti a favore di questo anime. La storia è interessante e si sviluppa con episodi autoconclusivi, con uno sviluppo orizzontale che è sempre presente ma non in tutti i momenti con la stesse solidità. Alcuni episodi forse risultano un po’ superflui e si poteva pensare di asciugare un po’ gli eventi per mantenere un ritmo più coinvolgente, personalmente l’ho seguito con molta lentezza perché la serie non invoglia lo spettatore a vedersi l’episodio successivo (tolti alcuni casi, come quelli finali).
A livello di regia e animazioni invece la serie purtroppo pecca su vari aspetti: la prima risulta abbastanza standard e senza lodi, non si presta infatti in sperimentazioni e non risulta quasi mai memorabile.
L’animazione purtroppo è uno dei più grandi rimpianti della serie: risulta infatti abbastanza nella media per tutta la sua durata, per poi peggiorare in alcuni momenti, fino ad un particolare episodio (a circa metà serie) dove questa crolla a picco, risultando davvero brutta. Personalmente non mi capacito di come sia potuto uscire un episodio del genere (questo fa pensare a gravi problematiche produttive).
Passando invece alla colonna sonora, abbiamo una prima opening che a livello di testo stona un po’, mentre la seconda è indubbiamente più godibile. Le ending sono entrambe carine e così come risulta azzeccata la colonna sonora.
In conclusione, "Dororo" è un buon prodotto a livello di scrittura e storia, con dei bei personaggi, ma che sconta una cura nel comparto visivo mediocre e poco memorabile. Un gran peccato, perché se la serie fosse stata animata e diretta meglio, avremmo avuto tra le mani un vero gioiello: un’occasione mancata.
L’opera è stata prodotta dallo Studio MAPPA con il contributo alle animazioni della Tezuka Production, e racconta la storia di Hyakkimaru: un ragazzo che, a causa di un patto demoniaco effettuato dal padre per ottenere la prosperità della propria terra, fu privato alla nascita di varie parti anatomiche e organi. Hyakkimaru vive combattendo contro i demoni per riprendersi il proprio corpo, ad un certo punto del suo percorso si unirà Dororo, un bambino che vive di piccoli furti e di espedienti, che lo accompagnerà nel suo viaggio.
La serie si presenta con una narrazione abbastanza solida e con una buona scrittura: i personaggi (che non sono molti) risultano ben caratterizzati e sono sicuramente uno dei punti a favore di questo anime. La storia è interessante e si sviluppa con episodi autoconclusivi, con uno sviluppo orizzontale che è sempre presente ma non in tutti i momenti con la stesse solidità. Alcuni episodi forse risultano un po’ superflui e si poteva pensare di asciugare un po’ gli eventi per mantenere un ritmo più coinvolgente, personalmente l’ho seguito con molta lentezza perché la serie non invoglia lo spettatore a vedersi l’episodio successivo (tolti alcuni casi, come quelli finali).
A livello di regia e animazioni invece la serie purtroppo pecca su vari aspetti: la prima risulta abbastanza standard e senza lodi, non si presta infatti in sperimentazioni e non risulta quasi mai memorabile.
L’animazione purtroppo è uno dei più grandi rimpianti della serie: risulta infatti abbastanza nella media per tutta la sua durata, per poi peggiorare in alcuni momenti, fino ad un particolare episodio (a circa metà serie) dove questa crolla a picco, risultando davvero brutta. Personalmente non mi capacito di come sia potuto uscire un episodio del genere (questo fa pensare a gravi problematiche produttive).
Passando invece alla colonna sonora, abbiamo una prima opening che a livello di testo stona un po’, mentre la seconda è indubbiamente più godibile. Le ending sono entrambe carine e così come risulta azzeccata la colonna sonora.
In conclusione, "Dororo" è un buon prodotto a livello di scrittura e storia, con dei bei personaggi, ma che sconta una cura nel comparto visivo mediocre e poco memorabile. Un gran peccato, perché se la serie fosse stata animata e diretta meglio, avremmo avuto tra le mani un vero gioiello: un’occasione mancata.