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Yama Wayama è geniale. Il manga è senza trama, tutto si svolge nella vita quotidiana di un insegnante (belloccio, devo dirlo), le sue alunne e i suoi colleghi. Le studentesse, per ora, sembrano una massa uniforme che serve al protagonista per farsi conoscere e portare avanti le sue vicende -anche se pare che una di queste sia messa più in evidenza delle altre perché ha caretteristiche fisiche meglio delineate-. Tra i colleghi spicce lo spaccone (ma manco tanto col proseguire della vicenda) insegnante di matematica Kobayashi. La particolarità del manga -oltre allo svolgimento- è che i capitoli sono le ore della giornata scolastica e le vicende talvota sono totalmente surreali (ho amato il capitolo con il cane che prende il posto del coordinatore insegnante con problemi di alcolismo e quello sulle camicie alla coreana di Hoshi e la spiegazione totalmente fantascientifica -e rappresentata benissimo- che si dà il collega Kobayashi). Non è un manga per tutti, questo lo dico: se volete cazzotti, trame fitte e fanservice (seppure l'autrice giochi volentieri con gli stilemi boy's love) allora questo manga non fa per voi. La Wayama è intelligente, citazionista, acuta, i dialoghi sono realistici e ficcanti, humor sagace e ben studiato: se cercate un manga atipico, intelligente, disegnato benissimo e strutturato alla perfezione allora questo è il manga che fa per voi. Si, ho riso molto, mi ha messo in una comfort zone totale, una guilty pleasure che raramente ho riscontrato in un'opera letteraria.