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6.0/10
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"Berserk" è la serie anime tratta dall'omonimo manga di Kentaro Miura, che in 25 episodi narra le vicende di Guts, un ragazzo mercenario appartenente al gruppo dei falchi.

La storia è ambientata in un medioevo fantasy e propone il classico conflitto interminabile tra due paesi del tempo. Qui si inseriscono i falchi, di cui Guts fa parte, guidati da Griffith. Il gruppo si crea un nome compiendo grandi imprese durante la guerra.

La storia in generale risulta abbastanza confusa per come è narrata. A volte sembra solo di vedere delle sequenze di incursioni di cui non sembra esserci un vero nesso logico, che avvengono per il solo motivo che sono in guerra, il tutto purtroppo finisce per somigliare quasi ad una cronaca degli eventi. Probabilmente il fatto che il numero di episodi fosse limitato ha influito. Il tutto si alterna a parti che più importanti dal punto di vista narrativo, ma di cui si ha comunque l'impressione che il tutto sia contornato da una confusione generale. Grande esempio di ciò è il finale stesso, di cui non si capisce di preciso molto, ne come va a risolversi.
Inoltre in molti punti ci sono evidenti forzature che portano i protagonisti "a vincere". Senza entrare troppo nello specifico, si può dire che a volte i nemici risultino fin troppo stupidi e/o deboli e all'opposto i protagonisti fin troppo intelligenti e/o forti.
Per finire, il fatto che, sostanzialmente, il tutto non è altro che un lungo flashback non aiuta per niente, anzi. Dall'inizio sappiamo già che fine farà il protagonista quindi alcuni sviluppi finiscono per risultare scontati.
Il tutto nel complesso funziona comunque.

Come anticipato, uno dei più grandi difetti è che spesso i protagonisti sembrano fin troppo forti e/o intelligenti e i protagonisti all'opposto. Il tutto viene magari anche introdotto, il problema è che viene esagerato a tal punto che esce fuori da ogni logica e finisce per sembrare ridicolo. Per fare un esempio, sappiamo che Guts è un grande spadaccino, ma grande spadaccino non significa "il Superman degli spadaccini". Nella serie si dimostra capace di affrontare orde di nemici in duelli uno contro cinquanta, mentre è pure ferito. All'opposto troviamo i nemici, armati di balestra, ma a cui non apparentemente non passa neanche per la mente di provare a scoccare il dardo tutti nello stesso momento. Come detto, si supera il limite della logica o del buon senso o decidete voi come chiamarlo. Da sottolineare che Guts non ha superpoteri (in teoria), ma come detto, nella pratica sembra di vedere Superman che combatte contro i normali umani. In un certo senso il tutto ricade nell'assurdo, quasi come succede con One-Punch-Man (ovviamente in modo molto meno esagerato) ma con la differenza che in OPM la cosa è voluta, qui è no. Il tutto è amplificato dal fatto che, come detto, tutto l'anime consiste in un flashback. Già in un normale anime con una sola linea temporale sappiamo che il protagonista vincerà sempre almeno fino allo scontro finale (in cui comunque anche li vince al 99,9%), o mal che vada un determinato avvenimento si concluderà "in un nulla di fatto" in cui il protagonista non vince, ma neanche perde definitivamente. La qualità sta nel rendere il tutto credibile, facendo dire a chi guarda "Ha vinto il protagonista perché era più forte, perché ha meritato di vincere, perché era più bravo..." Qui invece ti viene da dire che il protagonista vince perché è il protagonista, ma la logica vorrebbe che avesse perso.
Tutto ciò non vale solo per Guts, ma anche per Griffith (il coprotagonista) e gli altri. Non faccio esempi più specifici per non fare troppi spoiler.

I personaggi sono tutto sommato ben caratterizzati, ma in realtà ne ho pensieri contrastanti per alcuni di loro. Per essere più specifico, Guts e Caska (altro personaggio principale) sono dei grandi personaggi e funzionano perfettamente nel complesso della serie. Griffith invece no.
Griffith è un personaggio sostanzialmente banale, il classico personaggio ambizioso, che ha il sogno perché "ci è nato". Il tutto può essere racchiuso nella precedente frase. Vero è che la premessa della serie è che il libero arbitrio non esiste e si è tutti predestinati, ma ciò non toglie che rimane banale. Il dire che tutto quello che succede succede perché qualche essere superiore ha deciso così, significa che tutto è giustificabile con ciò (come fosse un plot armor) ma non significa che tutto è top grazie ad esso. Come detto, il personaggio che è ambizioso perché si funziona, ma allo stesso tempo è "il modello base", è banale. Inoltre in alcune occasioni si dimostra poco coerente con se stesso, per esempio nel moneto in cui Guts abbandona i falchi. Nel duello (e anche in precedenza) dice con se stesso che per lui i suoi uomini non sono suoi pari, sono solo dei sottoposti, ma non amici/compagni/altro e che quindi preferirebbe uccidere Guts piuttosto che rischiare di affrontarlo in futuro in un altro esercito, ma dopo aver perso il duello è completamente sconvolto e distrutto dal fatto che Guts sia andato via e lui non sia riuscito a fermarlo. E dai suoi dialoghi dice abbastanza chiaramente che il problema non è che abbia perso il duello, il problema è che Guts (persona e non soldato) l'ha abbandonato.
Il resto dei personaggi minori non ha molto a dargli spessore, viene detto poco e nulla su di loro.

Il world building propone il classico scontro tra due potenze e in generale non è approfondito più di tanto. A volte sono presenti degli elementi contrastanti, tipo gente che dovrebbe essere armata bene che ha normali balestre, e gli altri dotati di balestre mitragliatrici e armi da fuoco.

In generale una serie che mi è piaciuta, ma al tempo stesso attanagliata da diversi aspetti che lasciano a desiderare.