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"Lupin lll: The First" porta il nostro ladro gentiluomo più amato di sempre in una nuova avventura che, seppur non sia un'avventura del tutto rivoluzionaria o innovativa, riesce ad essere molto godibile, dove andrà alla ricerca di un misterioso diario contenente dei segreti molto ambiziosi, obbiettivo tra l'altro desiderato da suo nonno e mai raggiunto, e dovrà allo stesso tempo affrontare un'organizzazione neonazista interessata anch'essa al manufatto.

Inizialmente temevo che la computer grafica non reggesse con il vecchio stile animato in 2D e che avrebbe snaturato i personaggi, tuttavia alla fine mi sono ricreduto, e questo nuovo stile non nuoce affatto. Le animazioni dei personaggi sono ben fatte e curate, e le loro espressioni facciali non si distaccano così tanto dalle loro vecchie parti animate in 2D, almeno per come all'inizio ero preoccupato di ciò. Con queste animazioni inoltre Lupin riesce a fare sfoggio di abilità acrobatiche molto curate e divertenti da vedere - forse la scena dei laser era un po' troppo eccessiva, ma in fondo non è così bizzarra alla fine.
La caratterizzazione dei personaggi è rimasta immutata e tutti gli storici protagonisti mantengono il proprio spirito che ho imparato ad amare, senza comunque aggiungere qualcosa in più sulle loro vite: Lupin è la solita simpatica canaglia munita di battute spiritose e di buon cuore, Jigen sempre serio e sarcastico allo stesso tempo, Goemon sempre rigido e freddo, Fujiko inaffidabile come al solito e Zenigata sempre più ostinato che mai, anche se mi risulta molto strano che lui sapesse del materiale con cui è stata creata la spada di Goemon. I nuovi personaggi tuttavia non sono proprio memorabili o freschi: Laetitia è la classica ragazza dal tragico passato, Geralt è il classico nazista stereotipato prima pacato poi aggressivo, le organizzazioni neonaziste tra l'altro non sono una novità, poiché vi erano state in altre avventure, infine Lambert mi è sembrato il più interessante tra i personaggi, ma il suo carattere bipolare, soprattutto nel rapporto con Laetitia, mi ha reso difficile comprenderlo bene. Prima si mostra menefreghista con lei, poi sembra tenere davvero a lei, senza sapere però cosa gli ha fatto scattare questo cambio di carattere.

Il resto della trama offre ovviamente avventura, misteri, enigmi da risolvere, inseguimenti, azione e fughe rocambolesche; in parole povere: tutto ciò che un classico episodio di "Lupin" offre da sempre, seppur senza grandi colpi di scena.

Per terminare, si tratta di una classica avventura di "Lupin lll" non innovativa, non la migliore, ma piacevole comunque da guardare senza troppe pretese, e la computer grafica, seppur sia stata una mossa rischiosa, non ha stonato per nulla.