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Inizialmente non avevo grandi aspettative per questa serie, ma quando finalmente l'ho vista con i miei occhi, sono rimasto molto sorpreso.

Il protagonista, il fumettista Zerocalcare, ha modo di raccontare la sua "disastrata" vita attraverso vari flashback, dall'infanzia all'adolescenza, dalle scuole medie alle superiori, sfoderando un a dir poco pittoresco senso di ironia e di sarcasmo, accompagnato da un linguaggio molto colorito e da numerose citazioni di altre opere o di personaggi/riferimenti storici; tutto questo spesso accompagnato dalla sua coscienza, un armadillo antropomorfo, pronto a dire la sua e fargli ricordare quello che deve fare oggi: partire per un viaggio assieme ai suoi amici Secco e Sara.

Questo tipo di ironia mi ha davvero stupito su come riesce a intrattenere davvero bene: i personaggi, con i loro discorsi, le loro battute esagerate e un linguaggio scurrile per niente pesante, riescono proprio a divertire senza mai annoiare; tutto questo porta ad essere anche molto realista, poiché dopotutto si parla di fatti e di situazioni molto veritiere, e tutto questo porterà ogni tanto anche lo stesso spettatore a riflettere su certi argomenti, anche se vuole farci ridere sopra.

Una serie animata italiana davvero sorprendente, di cui consiglio caldamente la visione; nessuno credo se ne pentirà.