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"Girl from the Other Side", opera del giovane mangaka Nagabe, possiede tutto il fascino di una fiaba intramontabile. Alla base di questo manga dai toni fiabeschi, c'è un mondo segnato dalla presenza di una maledizione che tramuta coloro che ne vengono colpiti in mostruose creature nere. Mentre tutti gli esseri umani vivono nel regno interno per proteggersi, una misteriosa e candida bambina di nome Shiva vive nel mondo esterno insieme ad una creatura maledetta che lei chiama "Maestro".

Il Maestro, avendo paura di maledire Shiva, non può toccarla, ma, sebbene tra i due non ci sia nessun contatto fisico, sono uniti da un profondo legame affettivo. Il Maestro fa di tutto pur di proteggerla, di tenerla al sicuro dalla maledizione che potrebbe corrompere per sempre la purezza di quella dolce bambina innocente e si comporta come un padre nei suoi confronti. È proprio questa tenerezza a caratterizzare il rapporto tra i due protagonisti, a fare da contrasto ai toni cupi della storia. Shiva è un raggio di sole nella vita del Maestro e riesce a tirar fuori tutta la sua umanità. È proprio grazie a Shiva che riusciamo a capire che il contrasto tra il nero e il bianco non è netto, ma è ricco di lievi sfumature. Ce ne accorgiamo già in primo luogo con il Maestro, con la sua premura e dolcezza nei confronti della piccola bambina che lo rendono più umano degli esseri umani stessi. Esternamente un mostro, il Maestro è un essere gentile e soprattutto capace di ascoltare. Al contrario, gli esseri umani, all'apparenza puri, sono per la maggior parte irrazionali e le loro azioni sono guidate dalla paura dell'ignoto. L'istinto li porta ad allontanare con violenza gli estranei, ad attaccare persino gli innocenti con il timore che essi possano essere stati contagiati, senza lasciare spazio al dialogo e alla comprensione.

La storia è raccontata in modo lento e svela, volume dopo volume, tutti i segreti nascosti nel mondo di Nagabe, dalla nascita della maledizione, alle storie dei due protagonisti principali. La narrazione avvolta nel mistero purtroppo lascia spazio a molti dubbi e incomprensioni durante la lettura, ma anche questo piccolo difetto è parte del fascino onirico dell'opera. Anche il suo finale, difficile da comprendere, porta a numerose possibili interpretazioni. Comunque si interpreti il finale, è impossibile non rimanere commossi da questa fiaba oscura e innovativa, la cui storia penetra a fondo nell'anima del lettore.

Il cavallo di battaglia di Nagabe sono tuttavia i disegni, ben diversi da quelli a cui siamo solitamente abituati. I paesaggi rappresentati dall'autore sono meravigliosi, caratterizzati da quel tratto tipico delle vecchie illustrazioni fiabesche che sono piacevolissime da guardare. Sono rimasta particolarmente affascinata dal character design del Maestro, la sua figura slanciata e il suo abbigliamento fanno di lui un personaggio molto interessante. Ogni sua caratteristica è in contrasto con il design di Shiva, come se i due personaggi fossero complementari.

Si tratta di una storia ricca di mistero, di dolcezza e di emozioni che ci aiuta a riflettere sulle diversità e soprattutto sulla vera differenza tra il bene e il male. Undici volumi, dove ogni singola pagina, incluse le copertine, è un capolavoro per gli occhi.

Consigliatissimo. Sarebbe un'opera perfetta se non ci fossero alcune incomprensioni e incongruenze nella trama, ma Nagabe è ancora giovane e, considerata quest'opera, ha un grande talento.

Voto finale: 9/10