Recensione
Dororo
7.5/10
Dororo è un manga scritto e disegnato da Osamu Tezuka e composto da soli quattro volumi editi in Italia da Goen. Consiglio l'opera a chi cerca qualcosa di crudo e che possa mostrare bene il Giappone feudale in tutta la sua crudeltà. Consigliata anche agli amanti dell'azione e dell'avventura.
Hyakkimaru è un giovane samurai che combatte e distrugge demoni. Appena nato, gli furono sottratte 48 parti del corpo da altrettanti demoni. Abbandonato dai genitori, viene trovato da un chirurgo che lo tiene con sè. Questi, gli fornisce un corpo artificiale col quale Hyakkimaru può andare a caccia dei demoni che gli hanno sottratto le parti del corpo, privandolo anche dei sensi. Fin dall'inizio a Hyakkimaru si affianca il giovanissimo ladruncolo Dororo, i due intraprenderanno un viaggio alla ricerca dei demoni, consolidando anche il loro rapporto. La serie presenta una sceneggiatura lineare e svariati combattimenti sorprendentemente violenti.
La violenza persisterà in tutti e quattro i volumi dell'opera, senza mai cadere comunque nell'eccesso e nello splatter. Tezuka ha specificato esplicitamente il motivo di ciò, ovvero rendere l'opera dal punto di vista storico il più realistica possibile. I disegni sono i soliti del maestro Osamu, molto "cartooneschi" e quasi chibi nonostante ci troviamo davanti ad un'opera molto matura e che attraversa vari temi abbastanza forti. Dal manga sono state tratti varie remasterzzazioni e spin-off.
In definitiva, L'opera è buona, ma non eccellente seguendo i punti di vista critici per la valutazione finale (trama, sceneggiatura e character design). Perfetta per chi vuole una lettura matura e dai tratti anche molto shonen.
Hyakkimaru è un giovane samurai che combatte e distrugge demoni. Appena nato, gli furono sottratte 48 parti del corpo da altrettanti demoni. Abbandonato dai genitori, viene trovato da un chirurgo che lo tiene con sè. Questi, gli fornisce un corpo artificiale col quale Hyakkimaru può andare a caccia dei demoni che gli hanno sottratto le parti del corpo, privandolo anche dei sensi. Fin dall'inizio a Hyakkimaru si affianca il giovanissimo ladruncolo Dororo, i due intraprenderanno un viaggio alla ricerca dei demoni, consolidando anche il loro rapporto. La serie presenta una sceneggiatura lineare e svariati combattimenti sorprendentemente violenti.
La violenza persisterà in tutti e quattro i volumi dell'opera, senza mai cadere comunque nell'eccesso e nello splatter. Tezuka ha specificato esplicitamente il motivo di ciò, ovvero rendere l'opera dal punto di vista storico il più realistica possibile. I disegni sono i soliti del maestro Osamu, molto "cartooneschi" e quasi chibi nonostante ci troviamo davanti ad un'opera molto matura e che attraversa vari temi abbastanza forti. Dal manga sono state tratti varie remasterzzazioni e spin-off.
In definitiva, L'opera è buona, ma non eccellente seguendo i punti di vista critici per la valutazione finale (trama, sceneggiatura e character design). Perfetta per chi vuole una lettura matura e dai tratti anche molto shonen.