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8.0/10
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Ciò che rende interessante "Beastars" è indubbiamente l'ambientazione e i personaggi "caratteristici": una società civilizzata di animali antropomorfi che vivono in un'apparente armonia tra erbivori e carnivori.
Il protagonista Legoshi è un solitario lupo grigio, che come altri carnivori deve fare i conti con il proprio corpo da predatore, e l'impressione che suscita in altri animali erbivori, le sue "prede" naturali, e i classici problemi adolescenziali che lo attanagliano.

La storia ha inizio con l'omicidio di un alpaca di nome Tem, frequentante la stessa scuola di Legoshi, la Cherryton Academy. Si pone quindi fin dal principio il quesito se una società governata da leggi che inibiscono gli istinti naturali dei carnivori possa effettivamente esistere. In questo, "Beastars" è in grado di generare fin da subito un certo clima di tensione nello spettatore, il che rende quest'anime interessante da guardare fin dai primi episodi. Lo spettatore si immedesima presto in Legoshi così come in altri personaggi, e si coglie facilmente il tema portante dell'opera: la lotta interiore tra i propri impulsi e le leggi morali (o scritte che siano). E questo risulta ancora più evidente se il protagonista dell'opera è per l'appunto un lupo adolescente, che fin da quando è nato si ritrova a fare i conti con la sua personale realtà, e che cerca in ogni modo di mitigare la sua natura, adottando un atteggiamento quanto più repressivo nei suoi stessi confronti, andando così a riempire goccia dopo goccia un vaso che a un certo punto non potrà che traboccare. Se Legoshi cerca quanto più possibile di vivere defilato dai riflettori, Louis è invece un cervo, frequentante il terzo anno della Cherryton, lo studente modello si può dire, il più popolare della scuola, destinato a diventare il prossimo "Beastar". Eppure anche lui deve fare i conti con la sua natura di preda, con la sua debolezza fisica rispetto ai carnivori.
I due, che frequentano lo stesso club di teatro, si troveranno ad essere sempre più rivali, via via che Legoshi inizierà ad uscire dal proprio guscio, ritagliando pian piano la propria personalità. La loro rivalità, che non è mai del tutto esplicita e viene cucita episodio dopo episodio in maniera non del tutto convenzionale, è intrigante da guardare, e si incrocia nell'interesse di entrambi per il terzo personaggio principale della serie: Haru.
Haru è una coniglietta nana, di bell'aspetto, ma che gode di una cattiva reputazione per via del fatto che si concede facilmente a molti. Proprio per questa coniglietta Legoshi inizia a provare sentimenti di affetto/amore, che si confondono tuttavia con i suoi impulsi in quanto carnivoro, e arricchiscono l'anime di un ulteriore tema relativo alla natura del desiderio di Legoshi nei confronti di Haru.
Forse Haru è il personaggio meno riuscito dei tre. Non vengono mai spiegate del tutto le ragioni che stanno dietro al suo vissuto, e non ha una vera e propria evoluzione nel corso della prima così come durante la seconda stagione, in cui il suo ruolo diventa molto più marginale. Difficile immedesimarsi in lei.

Se il rapporto con Haru è quindi il tema principale attorno a cui ruota la prima stagione, la seconda stagione si concentra invece più sui misteri che avvolgono questa società di animali in generale, ripartendo proprio dall'omicidio dell'alpaca Tem, non più menzionato dal primo episodio della serie. In questo ho trovato la seconda stagione ancora più avvincente, dal momento che va a riprendere molti dei fili di trama lasciati in sospeso nella prima stagione, e di maggiore interesse per lo spettatore, e riesce a mio avviso a farlo in maniera se non altro intrigante e non noiosa.

La caratterizzazione dei personaggi secondo me è ben realizzata pur nella semplicità con cui vengono presentati. D'altronde trattandosi di adolescenti, non lo reputerei un vero e proprio difetto. Certo, il focus dell'opera è quasi esclusivamente sui protagonisti, e avrei quindi gradito che anche alcuni personaggi secondari che pure prendono parte alla trama fossero un po' meno stereotipati, arricchiti di un qualche background, e confido che alcuni di questi abbiano un qualche risvolto nel futuro della serie.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, penso sia uno dei migliori anime realizzati con la CGI e riesce nell'intento di risultare finora "unico" nel suo genere. Ammetto che l'impatto iniziale non è stato entusiasmante, neppure del tutto negativo, ma ci si abitua dopo poco, e col passare degli episodi si riesce sempre più ad apprezzare l'animazione. L'espressività dei personaggi viene ben resa e ho apprezzato anche le scene di combattimento.

Particolarmente belle le opening di entrambe le stagioni (in particolare la prima, Wild side di ALI, realizzata in stop motion, ma anche Kaibutsu di YOASOBI, penso una delle migliori opening del 2021).

Ammetto di aver iniziato quest'anime con non poche perplessità, ma mi sono ricreduto dopo pochi episodi. Mi è risultato assai godibile, e si lascia vedere tutto d'un fiato, per via del perenne clima di tensione e suspense che lascia tra un'episodio e l'altro. Non è di certo un anime pesante, anzi, non so se volontariamente o meno, riesce spesso a strappare un sorriso, con scene dal contenuto abbastanza "cringe" ma al punto giusto, come quella di Legom la gallina, e i suoi sandwich di uova!

Non è un anime esente da difetti, ma l'ho trovato indubbiamente coraggioso, e credo che già solo per le premesse che stanno alla base della trama, e per l'unicità della sua animazione, meriti di esser visto.

Voto: 8/10