Recensione
Gantz
9.0/10
"Gantz" è un noto manga di Hiroya Oku pubblicato dal 2000 al 2013, e può contare su una delle trame più interessanti nelle quali ci si possa imbattere: dopo essere morte diverse persone si ritrovano radunate in una stanza senza alcuna spiegazione, e vengono poi mandate a combattere contro mostri e alieni dalla dubbia provenienza, causando una vera e propria carneficina. I generi principali sono azione, splatter, survival, a chi piace questo tipo di manga consiglio assolutamente di non perderselo.
La trama segue un filone abbastanza regolare: c'è un combattimento con le numerose perdite, pausa nel quale i personaggi cercano di capire da dove arrivano questi avversari e come superare il giorno seguente, altro combattimento e così via. L'attenzione e l'interesse però non diminuiscono grazie a numerose e spettacolari scene di azione, misteri che si accumulano, colpi di scena vari e ad un manipolo di giocatori che battaglia dopo battaglia sono ancora vivi e pertanto iniziano ad essere ben riconoscibili dal lettore.
I disegni sono molto buoni e, nonostante le tute uguali per tutti i personaggi, questi sono comunque immediatamente riconoscibili, quindi complimenti all'autore anche per questo.
L'unico lato negativo può essere individuato nell'arco finale, che da un certo punto di vista si prolunga un po' troppo (qui è presente l'unica battaglia che ho pensato fosse probabilmente di troppo) mentre da un altro lato alcune cose accadono troppo di fretta e non c'è tempo per elaborarle.
Nonostante un finale migliorabile l'opera rimane molto interessante, e senza dubbio consigliabile.
La trama segue un filone abbastanza regolare: c'è un combattimento con le numerose perdite, pausa nel quale i personaggi cercano di capire da dove arrivano questi avversari e come superare il giorno seguente, altro combattimento e così via. L'attenzione e l'interesse però non diminuiscono grazie a numerose e spettacolari scene di azione, misteri che si accumulano, colpi di scena vari e ad un manipolo di giocatori che battaglia dopo battaglia sono ancora vivi e pertanto iniziano ad essere ben riconoscibili dal lettore.
I disegni sono molto buoni e, nonostante le tute uguali per tutti i personaggi, questi sono comunque immediatamente riconoscibili, quindi complimenti all'autore anche per questo.
L'unico lato negativo può essere individuato nell'arco finale, che da un certo punto di vista si prolunga un po' troppo (qui è presente l'unica battaglia che ho pensato fosse probabilmente di troppo) mentre da un altro lato alcune cose accadono troppo di fretta e non c'è tempo per elaborarle.
Nonostante un finale migliorabile l'opera rimane molto interessante, e senza dubbio consigliabile.