Recensione
Devilman
9.5/10
Nel manga di Go Nagai viene raccontata la storia di Akira Fudo, un classico studente giapponese, che in seguito ad una serie di eventi si fonde con il diavolo considerato il più forte, Amon. In seguito diventa un feroce cacciatore di demoni e si farà chiamare "Devilman", ovvero una mente umana con il corpo da diavolo, che cerca di aiutare e salvare il genere umano dai crudeli diavoli.
Questa serie ha influenzato molto le opere successive con un grande impatto.
Il rapporto con il suo amico Ryo Asuka, che l'ha spinto a diventare uomo-diavolo suggestionato dalle varie ricerche di suo padre sui diavoli, cambia nel tempo da una amicizia stretta ad una forte rivalità, fino al tradimento di Ryo, ma durante questo avvenimento c'è un senso di perdono e amore tra i due che li tiene uniti dalle loro idee.
In Devilman ha una ripercussione la continua ed estenuante lotta di Akira contro il genere umano, violento e minacciato, e i diavoli intenti ad impadronirsi della terra, che non avrà mai fine. Go Nagai critica il genere umano rendendolo nel suo fumetto ipocrita e intransigente e questo farà sviare completamente la storia. Contesta la società in cui viveva, che l'ha censurato più volte a causa della troppa violenza usata aiutandolo ad esprimersi, facendo capire i messaggi che voleva mandare. Fa soffrire profondamente il popolo a causa delle sue scelte influenzate dalla massa e dai vari media che causava una violenza estrema, sentendosi libero di togliere la vita alle altre persone e perde completamente la propria umanità.
Le tavole molto scure e cupe esprimono al massimo la paura e il terrore, vignette in cui il protagonista è completamente scuro e si vedono solamente gli occhi maligni, l'espressività del tratto accentua la situazione rendendola drammatica, come il braccio strappato di Devilman e i continui zampilli di sangue onnipresenti.
Una lettura molto scorrevole, facilmente leggibile aiutata dai pochi volumi ed una storia abbastanza breve, ma di grande impatto ed in questi giorni di rilettura e approfondimento sulla storia dell'autore e la sua opera ho compreso il valore storico che ha.
Penso sia una delle opere più belle che abbia mai letto ed un capolavoro assolutamente da recuperare e leggere, che aiuta a capire molto del Giappone. 9,5/10
Questa serie ha influenzato molto le opere successive con un grande impatto.
Il rapporto con il suo amico Ryo Asuka, che l'ha spinto a diventare uomo-diavolo suggestionato dalle varie ricerche di suo padre sui diavoli, cambia nel tempo da una amicizia stretta ad una forte rivalità, fino al tradimento di Ryo, ma durante questo avvenimento c'è un senso di perdono e amore tra i due che li tiene uniti dalle loro idee.
In Devilman ha una ripercussione la continua ed estenuante lotta di Akira contro il genere umano, violento e minacciato, e i diavoli intenti ad impadronirsi della terra, che non avrà mai fine. Go Nagai critica il genere umano rendendolo nel suo fumetto ipocrita e intransigente e questo farà sviare completamente la storia. Contesta la società in cui viveva, che l'ha censurato più volte a causa della troppa violenza usata aiutandolo ad esprimersi, facendo capire i messaggi che voleva mandare. Fa soffrire profondamente il popolo a causa delle sue scelte influenzate dalla massa e dai vari media che causava una violenza estrema, sentendosi libero di togliere la vita alle altre persone e perde completamente la propria umanità.
Le tavole molto scure e cupe esprimono al massimo la paura e il terrore, vignette in cui il protagonista è completamente scuro e si vedono solamente gli occhi maligni, l'espressività del tratto accentua la situazione rendendola drammatica, come il braccio strappato di Devilman e i continui zampilli di sangue onnipresenti.
Una lettura molto scorrevole, facilmente leggibile aiutata dai pochi volumi ed una storia abbastanza breve, ma di grande impatto ed in questi giorni di rilettura e approfondimento sulla storia dell'autore e la sua opera ho compreso il valore storico che ha.
Penso sia una delle opere più belle che abbia mai letto ed un capolavoro assolutamente da recuperare e leggere, che aiuta a capire molto del Giappone. 9,5/10