Recensione
Recensione di Gabe the third
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"Cip & Ciop Agenti Speciali" è un film che riporta sullo schermo il genere a tecnica mista tra mondo umano e animato creando un fattore nostalgia che, seppur piacevole, non è proprio riuscitissimo.
La trama racconta la carriera dei due scoiattolini più dispettosi di casa Disney. Dalla loro conoscenza, al loro successo con la serie animata di fine anni '80 "Cip & Ciop Agenti Speciali", fino ad un brusco punto di rottura tra i due protagonisti che li porterà prendere strade separate e perdersi di vista. Parecchi anni dopo e con un mondo totalmente cambiato, i due protagonisti si rincontreranno per varie coincidenze e finiranno casualmente per risolvere un bizzarro mistero. Un evento forse in memoria dei vecchi tempi andati?
È chiaro che la trama e l'ambientazione ricordino abbastanza quelle di "Chi ha incastrato Roger Rabbit?" appunto ambientato in un mondo dove umani e cartoni animati vivono inseme e questi ultimi lavorano come attori nelle loro rispettive serie animate. Tuttavia le similitudini con il capolavoro di Zemeckis finiscono qui e, al posto di offrire una storia che fonde molti generi assieme, qui è una fin troppo semplice commedia che, comunque, pone l'obbiettivo di essere molto realista su ciò che sta vivendo il mondo dell'animazione oggigiorno e lo si nota proprio tramite i due protagonisti. Cip è molto poco a suo agio nella vita moderna tanto da vivere lontano dalla folla e in tranquillità in periferia, mentre Ciop, al contrario, ne è proprio estasiato tanto da farsi il famoso intervento in computer grafica ed essere sempre circondato da numerosi followers. Praticamente i due protagonisti rispecchiano per bene due realtà molto attuali, ma nonostante le numerose diversità sembrano andare d'accordo in maniera fin troppo facile e senza alcun confronto serio. Una nota molto piacevole e davvero nostalgica comunque va ai numerosi camei e citazioni di altri storici personaggi animati e variano persino nell'animazione, da quelli classici in 2d a quelli più moderni in 3d sebbene questi ultimi non tutti sono proprio entusiasmanti da vedere in quelle condizioni.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Ma la cosa più ambigua è la gestione del cattivo Peter Pan che qui viene reso stranamente come un uomo di mezza età che diventa un boss del crimine dedito alla creazione di film pirata, quando di norma personaggi animati non invecchierebbero mai. Sicuramente avranno voluto fare una sorta di tributo al suo storico doppiatore originale Dobby Driscol e la sua sconvolgente carriera, ma la cosa risulta tuttavia fin troppo forzata, oltre che offensiva per lo stesso attore. Una scelta che non riesco proprio a capire, né a digerire e in quel caso sarebbe stato più opportuno optare per un cattivo nuovo di zecca piuttosto che "rovinare" un personaggio storico.
Fine parte contenente spoiler
In conclusione il film resta una piccola commedia con qualche scena d'azione divertente che mostra di essere davvero realista sulla situazione attuale del modo di fare i cartoni e sebbene avesse potuto osare di più resta almeno simpatico da guardare.
La trama racconta la carriera dei due scoiattolini più dispettosi di casa Disney. Dalla loro conoscenza, al loro successo con la serie animata di fine anni '80 "Cip & Ciop Agenti Speciali", fino ad un brusco punto di rottura tra i due protagonisti che li porterà prendere strade separate e perdersi di vista. Parecchi anni dopo e con un mondo totalmente cambiato, i due protagonisti si rincontreranno per varie coincidenze e finiranno casualmente per risolvere un bizzarro mistero. Un evento forse in memoria dei vecchi tempi andati?
È chiaro che la trama e l'ambientazione ricordino abbastanza quelle di "Chi ha incastrato Roger Rabbit?" appunto ambientato in un mondo dove umani e cartoni animati vivono inseme e questi ultimi lavorano come attori nelle loro rispettive serie animate. Tuttavia le similitudini con il capolavoro di Zemeckis finiscono qui e, al posto di offrire una storia che fonde molti generi assieme, qui è una fin troppo semplice commedia che, comunque, pone l'obbiettivo di essere molto realista su ciò che sta vivendo il mondo dell'animazione oggigiorno e lo si nota proprio tramite i due protagonisti. Cip è molto poco a suo agio nella vita moderna tanto da vivere lontano dalla folla e in tranquillità in periferia, mentre Ciop, al contrario, ne è proprio estasiato tanto da farsi il famoso intervento in computer grafica ed essere sempre circondato da numerosi followers. Praticamente i due protagonisti rispecchiano per bene due realtà molto attuali, ma nonostante le numerose diversità sembrano andare d'accordo in maniera fin troppo facile e senza alcun confronto serio. Una nota molto piacevole e davvero nostalgica comunque va ai numerosi camei e citazioni di altri storici personaggi animati e variano persino nell'animazione, da quelli classici in 2d a quelli più moderni in 3d sebbene questi ultimi non tutti sono proprio entusiasmanti da vedere in quelle condizioni.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Ma la cosa più ambigua è la gestione del cattivo Peter Pan che qui viene reso stranamente come un uomo di mezza età che diventa un boss del crimine dedito alla creazione di film pirata, quando di norma personaggi animati non invecchierebbero mai. Sicuramente avranno voluto fare una sorta di tributo al suo storico doppiatore originale Dobby Driscol e la sua sconvolgente carriera, ma la cosa risulta tuttavia fin troppo forzata, oltre che offensiva per lo stesso attore. Una scelta che non riesco proprio a capire, né a digerire e in quel caso sarebbe stato più opportuno optare per un cattivo nuovo di zecca piuttosto che "rovinare" un personaggio storico.
Fine parte contenente spoiler
In conclusione il film resta una piccola commedia con qualche scena d'azione divertente che mostra di essere davvero realista sulla situazione attuale del modo di fare i cartoni e sebbene avesse potuto osare di più resta almeno simpatico da guardare.