Recensione
Steins;Gate
8.0/10
Recensione di -forsaken-
-
“Steins;Gate” è una di quelle serie capaci di cambiare ritmo continuamente, passando dalla commedia, all’azione, al sentimento, al dramma senza mai snaturarsi o abusare dei propri personaggi. Oltre a essere complesso come modo di scrivere, consente anche allo spettatore di individuare ciò che maggiormente lo coinvolge. Questo garantisce anche un bacino d’utenza più ampio; siamo ben oltre una semplice storia di fantascienza che parla di viaggi nel tempo.
Ciò che colpisce di “Steins;Gate” sono soprattutto le caratterizzazioni dei personaggi e i rapporti interpersonali che li legano. Ad emergere vi è sicuramente il “triangolo” Mayuri, Okabe e Kurisu, dove da un lato vediamo un’amicizia pura e viscerale, che ricorda a tratti sia il legame tra un padre e una figlia sia quello tra due fratelli che si accudiscono a vicenda. Dall’altro vi è invece l’amore sentimentale, mascherato da continui battibecchi che consentono di non ammettere a sé stessi e agli altri ciò che è fin troppo chiaro.
Come detto da altri prima di me, la serie fa un po’ di fatica a prendere piede e risulta a tratti noiosa all’inizio. Ingrana davvero solo quando Okabe apprenderà del triste destino di Mayuri e farà di tutto pur di salvarla. A quel punto il livello rimarrà sempre alto, toccando il suo vertice con la storia di Suzu. Conoscere il suo triste destino, pochi attimi dopo averla vista partire con la speranza di cambiare il passato, fa venire la pelle d’oca.
Ovviamente il tipo di storia di cui tratta “Steins;Gate” si presta inevitabilmente a riflessioni da parte dello spettatore, anche solo banalmente il domandarsi quali conseguenze potrebbe portare il butterfly effect. Non inteso come eventi in sé, quanto piuttosto alla natura stessa delle persone, la loro felicità e i loro valori personali.
Menzione d’onore anche alla colonna sonora, che è molto orecchiabile specie nei pezzi più malinconici e ricorrenti. I disegni e le animazioni sono buoni, ma raramente raggiungono punti particolarmente alti.
Consiglio a tutti questa serie così eclettica, i suoi personaggi sono davvero memorabili e vi rimarranno in testa per un po’ dopo averla vista. La comicità e il dramma sono ben equilibrati; chi ama le storie sentimentali non rimarrà assolutamente deluso! Per me “Steins;Gate” è soprattutto una bellissima storia d’amore.
Ciò che colpisce di “Steins;Gate” sono soprattutto le caratterizzazioni dei personaggi e i rapporti interpersonali che li legano. Ad emergere vi è sicuramente il “triangolo” Mayuri, Okabe e Kurisu, dove da un lato vediamo un’amicizia pura e viscerale, che ricorda a tratti sia il legame tra un padre e una figlia sia quello tra due fratelli che si accudiscono a vicenda. Dall’altro vi è invece l’amore sentimentale, mascherato da continui battibecchi che consentono di non ammettere a sé stessi e agli altri ciò che è fin troppo chiaro.
Come detto da altri prima di me, la serie fa un po’ di fatica a prendere piede e risulta a tratti noiosa all’inizio. Ingrana davvero solo quando Okabe apprenderà del triste destino di Mayuri e farà di tutto pur di salvarla. A quel punto il livello rimarrà sempre alto, toccando il suo vertice con la storia di Suzu. Conoscere il suo triste destino, pochi attimi dopo averla vista partire con la speranza di cambiare il passato, fa venire la pelle d’oca.
Ovviamente il tipo di storia di cui tratta “Steins;Gate” si presta inevitabilmente a riflessioni da parte dello spettatore, anche solo banalmente il domandarsi quali conseguenze potrebbe portare il butterfly effect. Non inteso come eventi in sé, quanto piuttosto alla natura stessa delle persone, la loro felicità e i loro valori personali.
Menzione d’onore anche alla colonna sonora, che è molto orecchiabile specie nei pezzi più malinconici e ricorrenti. I disegni e le animazioni sono buoni, ma raramente raggiungono punti particolarmente alti.
Consiglio a tutti questa serie così eclettica, i suoi personaggi sono davvero memorabili e vi rimarranno in testa per un po’ dopo averla vista. La comicità e il dramma sono ben equilibrati; chi ama le storie sentimentali non rimarrà assolutamente deluso! Per me “Steins;Gate” è soprattutto una bellissima storia d’amore.