Recensione
Ratchet & Clank 3
10.0/10
Action - Platform - Rigiocabile - Levelling
Uscito su PS2 sviluppato da Insomniac Games e distribuito da SONY, 3° e ultimo capitolo canonico della serie Ratchet e Clank della prima trilogia. Sequel di Ratchet e Clank 2 e prequel dello spin off di Ratchet e Clank: Gladiator.
Storia:
La storia segue le vicende del solito duo che ha accompagnato (e accompagna ancora) le fantastiche ed eroiche avventure interplanetarie contro il cattivo tiranno, in questo caso Nefarius, che vuole controllare la galassia.
Ratchet e Clank si ritroveranno a visitare anche in questo gioco numerosi pianeti per sventare i malvagi piani della loro nemesi. Nel mentre si ritroveranno ad incontrare vecchie compagnie e risolvere i problemi del posto aiutare i ranger e a fare nuove tecnologiche scoperte. Tra battute e azione la storia prosegue molto rapidamente grazie ad una fantastica scrittura di personaggi ben caratterizzati e dialoghi ben costruiti, fino a giungere ad un epico finale che induce nel giocatore la voglia di continuare a giocare.
Come altri capitoli della serie, lo svolgimento degli eventi è ben diviso dai soliti clichè e ritmi che risultano nella norma del genere, ma che grazie ad un ottima direzione artistica riescono a divertire e a non risultare già visti.
Stile e Grafica:
Sicurezza ben collaudata già nel secondo capitolo questo 3° conferma e migliora tutto quello che già di buono era stato fatto, sia armi che personaggi risultano iconici e unici, riuscendo nella difficile sfida di divenira una icona della generazione videoludica.
Lo stile dei pianeti è anch'esso ben congeniato nei limiti grafici dei tempi e si notano tutte le evoluzioni fatte dai titoli precedenti.
Armi e Gameplay:
Quando si parla di Ratchet non si può non parlare di armi. Fulcro del titolo, le armi che il protagonista utilizza sono il motivo per cui tutti noi abbiamo reso Ratchet una meritata icona. Ogni arma ha un effetto diverso un modo diverso di essere usata, si va dal classico all'impensabile, dalla pistola laser al trasformatore in papere, questo è per far capire la follia che il titolo ci riserva per l'intera durata, una divertente scoperta nel vedere cosa gli sviluppatori hanno pensato per farci divertire.
Non finisce qui, infatti il ddivertimento non consiste unicamente nella spettacolarità delle armi ma anche in un loro "livellamento". Le armi infatti hanno una loro crescita con tanto di barra esperienza da riempire per farla evolvere nel livello successivo tramutandola in una nuova arma con nuovi effetti aggiuntivi.
Se avete giocato o giocherete al titolo vi ritroverete spesso a livellare le armi in alcuni pianeti e minigiochi per tentare di raggiungere il massimo livello di tutte le armi.
Questo sistema è unico del suo genere che porta il giocatore a livellare le armi che più ama facendogli completare il gioco con la strategia che più lo aggrada.
Minigiochi:
Il gioco unisce tutti gli elementi con una cura maniacale per evitare di annoiare il giocatore ogni minigioco e missione secondaria è posizionata con cura all'interno della timeline variando il gameplay e riducendo la monotonia.
I minigiochi sono ben curati e raramente motivo di frustrazione, alcuni di questi minigiochi risultano essere iconici per la serie.
Evoluzione della serie:
Siamo all'apice dell'evoluzione del Franchise, nessun elemento è passato in secondo piano.
Bisogna fare una premessa la difficoltà richiesta al giocatore per il completamento della trama di base del gioco non è alta ma esistente.
Dai titoli sucessivi la difficoltà verrà mano a mano ridotta(non che fosse alta) rendendola inesistente. I titoli di sucessivi non riusciranno più a replicare un effetto simile, questo titolo risultava essere un giusto insieme di elementi diversi che con anche se poca difficoltà ti intratteneva in una struttura di gioco poliedrica.
Conclusione:
Ci torviamo davanti al migliore dei capitoli di tutto il franchise e insieme al 2° capitolo i più difficili. Con scelte artistiche molto coraggiose e la voglia di raccontare nuove meccaniche ludica senza sentire il bisogno di colpire un determinato target.
Questo è il gioco che meritatamente ha reso Ratchet quello che tutti noi conosciamo. 10/10
Uscito su PS2 sviluppato da Insomniac Games e distribuito da SONY, 3° e ultimo capitolo canonico della serie Ratchet e Clank della prima trilogia. Sequel di Ratchet e Clank 2 e prequel dello spin off di Ratchet e Clank: Gladiator.
Storia:
La storia segue le vicende del solito duo che ha accompagnato (e accompagna ancora) le fantastiche ed eroiche avventure interplanetarie contro il cattivo tiranno, in questo caso Nefarius, che vuole controllare la galassia.
Ratchet e Clank si ritroveranno a visitare anche in questo gioco numerosi pianeti per sventare i malvagi piani della loro nemesi. Nel mentre si ritroveranno ad incontrare vecchie compagnie e risolvere i problemi del posto aiutare i ranger e a fare nuove tecnologiche scoperte. Tra battute e azione la storia prosegue molto rapidamente grazie ad una fantastica scrittura di personaggi ben caratterizzati e dialoghi ben costruiti, fino a giungere ad un epico finale che induce nel giocatore la voglia di continuare a giocare.
Come altri capitoli della serie, lo svolgimento degli eventi è ben diviso dai soliti clichè e ritmi che risultano nella norma del genere, ma che grazie ad un ottima direzione artistica riescono a divertire e a non risultare già visti.
Stile e Grafica:
Sicurezza ben collaudata già nel secondo capitolo questo 3° conferma e migliora tutto quello che già di buono era stato fatto, sia armi che personaggi risultano iconici e unici, riuscendo nella difficile sfida di divenira una icona della generazione videoludica.
Lo stile dei pianeti è anch'esso ben congeniato nei limiti grafici dei tempi e si notano tutte le evoluzioni fatte dai titoli precedenti.
Armi e Gameplay:
Quando si parla di Ratchet non si può non parlare di armi. Fulcro del titolo, le armi che il protagonista utilizza sono il motivo per cui tutti noi abbiamo reso Ratchet una meritata icona. Ogni arma ha un effetto diverso un modo diverso di essere usata, si va dal classico all'impensabile, dalla pistola laser al trasformatore in papere, questo è per far capire la follia che il titolo ci riserva per l'intera durata, una divertente scoperta nel vedere cosa gli sviluppatori hanno pensato per farci divertire.
Non finisce qui, infatti il ddivertimento non consiste unicamente nella spettacolarità delle armi ma anche in un loro "livellamento". Le armi infatti hanno una loro crescita con tanto di barra esperienza da riempire per farla evolvere nel livello successivo tramutandola in una nuova arma con nuovi effetti aggiuntivi.
Se avete giocato o giocherete al titolo vi ritroverete spesso a livellare le armi in alcuni pianeti e minigiochi per tentare di raggiungere il massimo livello di tutte le armi.
Questo sistema è unico del suo genere che porta il giocatore a livellare le armi che più ama facendogli completare il gioco con la strategia che più lo aggrada.
Minigiochi:
Il gioco unisce tutti gli elementi con una cura maniacale per evitare di annoiare il giocatore ogni minigioco e missione secondaria è posizionata con cura all'interno della timeline variando il gameplay e riducendo la monotonia.
I minigiochi sono ben curati e raramente motivo di frustrazione, alcuni di questi minigiochi risultano essere iconici per la serie.
Evoluzione della serie:
Siamo all'apice dell'evoluzione del Franchise, nessun elemento è passato in secondo piano.
Bisogna fare una premessa la difficoltà richiesta al giocatore per il completamento della trama di base del gioco non è alta ma esistente.
Dai titoli sucessivi la difficoltà verrà mano a mano ridotta(non che fosse alta) rendendola inesistente. I titoli di sucessivi non riusciranno più a replicare un effetto simile, questo titolo risultava essere un giusto insieme di elementi diversi che con anche se poca difficoltà ti intratteneva in una struttura di gioco poliedrica.
Conclusione:
Ci torviamo davanti al migliore dei capitoli di tutto il franchise e insieme al 2° capitolo i più difficili. Con scelte artistiche molto coraggiose e la voglia di raccontare nuove meccaniche ludica senza sentire il bisogno di colpire un determinato target.
Questo è il gioco che meritatamente ha reso Ratchet quello che tutti noi conosciamo. 10/10