Recensione
Dorothy wa Gokigen Naname?
6.5/10
Recensione di alex di gemini
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Una giovane maga di talento, ma anche terribilmente avida, egoista e ambiziosa di nome Dorothy è l’antieroina di questa storia.
Dopo una grave truffa viene punita duramente dal suo maestro: trasformata in una bambina, viene esiliata dalla capitale finché non riuscirà a correggersi e a fare ammenda dei propri peccati. Durante la strada cercherà di risolvere i propri problemi usando l’unica carta possibile: incontrare persone con un forte potere magico, trasformarle in propri servitori e usare i loro poteri per tornare, seppur per poco tempo, adulta. Di pentirsi: niente. Dopo aver racimolato tre servitori comincerà a capire come vi sia qualcosa di più dietro alla punizione e che la sicurezza dei sovrani del suo regno sia in pericolo.
Ma meglio non dire altro, anche perché siamo in presenza di un manga breve, di solo tre albi. La grafica è il perfetto simbolo di questa serie, non abbozzata ma nemmeno curata, al pari della regia delle tavole. Il carattere dei personaggi è interessante e riesce a migliorare la situazione, anche se si sarebbe potuto curarlo meglio. Il finale è interessante, ma un po' affrettato, due capitoli in più sarebbero stati decisamente meglio. In conclusione abbiamo una serie potenzialmente buona ma sprecata per metà, che richiama il Mago di Oz ma, anche qui, solo fino ad un certo punto.
Voto 6,5 per le buone idee.
Ps credo che Minerva McGrannit avrebbe gradito molto l’uso, diffusissimo nel manga, degli incantesimi per trasfigurare i personaggi
Dopo una grave truffa viene punita duramente dal suo maestro: trasformata in una bambina, viene esiliata dalla capitale finché non riuscirà a correggersi e a fare ammenda dei propri peccati. Durante la strada cercherà di risolvere i propri problemi usando l’unica carta possibile: incontrare persone con un forte potere magico, trasformarle in propri servitori e usare i loro poteri per tornare, seppur per poco tempo, adulta. Di pentirsi: niente. Dopo aver racimolato tre servitori comincerà a capire come vi sia qualcosa di più dietro alla punizione e che la sicurezza dei sovrani del suo regno sia in pericolo.
Ma meglio non dire altro, anche perché siamo in presenza di un manga breve, di solo tre albi. La grafica è il perfetto simbolo di questa serie, non abbozzata ma nemmeno curata, al pari della regia delle tavole. Il carattere dei personaggi è interessante e riesce a migliorare la situazione, anche se si sarebbe potuto curarlo meglio. Il finale è interessante, ma un po' affrettato, due capitoli in più sarebbero stati decisamente meglio. In conclusione abbiamo una serie potenzialmente buona ma sprecata per metà, che richiama il Mago di Oz ma, anche qui, solo fino ad un certo punto.
Voto 6,5 per le buone idee.
Ps credo che Minerva McGrannit avrebbe gradito molto l’uso, diffusissimo nel manga, degli incantesimi per trasfigurare i personaggi