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Un volume sicuramente interessante, anche se non l'ho trovato il capolavoro che mi aspettavo di leggere, a giudicare da alcune recensioni precedenti. La trama sulla carta è molto coinvolgente e presenta un buon equilibrio tra la preponderanza della componente yaoi e la positività della controparte femminile presente nella storia (che non è tanto la moglie, quanto un personaggio che appare successivamente). Il finale è fin dall'inizio scontato, ma i passaggi con cui si arriva ad esso non lo sono, e si gioca abbastanza bene sui dubbi di Kyoichi legati al suo tormento tra l'amore che prova per Imagase e il suo desiderio di adeguarsi a ciò che la società si aspetterebbe da lui.

Il grosso difetto di quest'opera sono purtroppo i caratteri dei due personaggi. Personalmente mi sono stancata abbastanza in fretta di Kyoichi, un eterno indeciso incapace di riconoscere i propri sentimenti e, cosa ancora più grave, di assumersi le proprie responsabilità. Non solo infatti Kyoichi tiene Imagase sul filo del rasoio per la maggior parte del manga, ma non contento lo incoraggia fin troppo spesso, ritrovandosi ogni volta a indugiare nel vittimismo subito dopo. Imagase è un buon personaggio, ma nel momento stesso in cui si inizia a capire i suoi sentimenti si finisce al contempo per disapprovare il modo in cui insiste nel voler restare legato a una persona come Kyoichi. Il finale mi ha lasciato comunque un po' di amaro in bocca, nonostante sia del tutto positivo, perché non sono riuscita a mettere da parte il pensiero che molto probabilmente, nella storia non scritta del futuro, Kyoichi avrebbe finito per mettere nuovamente in discussione i suoi sentimenti.

Si tratta in generale di una storia ben scritta e ricca di pathos, a cui è difficile assegnare un voto basso. Purtroppo tuttavia questo pathos arriva in parte al prezzo dell'immedesimazione nei personaggi, che spesso ha finito per mancarmi. Non sono inoltre purtroppo un'amante del tratto dell'autrice, che trovo poco espressivo per un prodotto di questo genere in cui le emozioni dovrebbero trasparire il più possibile ma che a volte, purtroppo, finisce per realizzare tavole con espressioni molto simili anche se dovrebbero servire a esprimere sentimenti diversi.

Mi sento comunque di consigliare questo prodotto agli amanti del genere, anche se consiglio, nel caso fosse possibile, di acquistare i due volumi separati in quanto il tomo unico della Jpop è troppo spesso e scomodo da leggere (letto una volta rischia inoltre già di rovinarsi in un punto della rilegatura).