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Una storia molto profonda e ben sviluppata a livello di trama, con protagonisti che è difficile non amare.
E' complesso recensire la trama dell'opera senza fare spoiler, in particolare riguardo al personaggio di Arima, per cui non mi esprimerò troppo in merito ad essa. La storia personale di Arima è molto complessa e traumatica, ma ciò si rivela funzionale, se non essenziale, per il suo percorso. Come spesso accade la sinossi è fuorviante poiché, anche se è vero che il punto di vista con cui si apre la storia è quello di Taiga, Arima è altrettanto protagonista e da circa metà volume iniziamo ad avere quasi più punti di vista di Arima che di Taiga, il che permette di seguire l'evoluzione personale dei due allo stesso modo e immedesimarsi pienamente nel racconto. Lo stile di disegno dell'autrice è relativamente semplice ma allo stesso tempo delicato ed espressivo, in grado di rendere perfettamente le espressioni e i sentimenti dei personaggi.

Si tratta di una storia che tratta il tema dell'accettazione di se stessi e della propria identità, ma non in via esclusiva. Questi temi si accompagnano al dramma personale e al percorso di crescita dei due protagonisti, in un racconto innanzitutto umano e drammatico, e solo in secondo luogo di impatto sociale. Trovo perciò sbagliato etichettare questo fumetto, come la stessa autrice fa in certi punti della storia, come un inno alla gender fluidity. Si tratta certamente la gender fluidity in termini di accettazione dell'altro, ma per quanto riguarda Arima in senso stretto, la gender fluidity è una conseguenza di traumi anche molto pesanti subiti nel suo passato e, oltretutto, non è nemmeno tanto fluida poiché egli stesso specifica più volte il genere che desidera venga utilizzato nel riferirsi a lui, nonostante per via del suo vissuto in determinate situazioni si trovi a suo agio in entrambi i generi (e la cosa appaia particolarmente evidente nel finale).

In definitiva, un racconto drammatico e toccante, da evitare se cercate qualcosa di leggero, ma che al contempo riesce ad essere molto delicato pur nel trattare temi umanamente molto pesanti. Un po' prevedibile il colpo di scena relativo al padre di Taiga... ma che ci vuoi fare, resta comunque commovente!