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10.0/10
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Yamato, fantastico Yamato. Quel tipo di personaggio solare, positivo, coraggioso, che appare ingenuo ma che è in realtà capace di una profondità intensa che sorprende il lettore nei punti in cui meno se lo aspetta. Mi azzarderò a due paragoni che nulla hanno a che fare col Boys Love: Genki Sakura (Moster Rancher) e Daisuke Motomiya (Digimon Adventure 02). Sono quei personaggi in grado di illuminare un'opera con la sola loro presenza scenica e umana. Ed è questo che accade a "Scarlet Secret", un racconto sicuramente ben costruito, con una trama solida, disegni curatissimi, storicamente ben ambientato, ma che al di là di queste indiscusse qualità ha acquistato un posto nel mio cuore soprattutto grazie alla spontaneità e alla sincerità di Yamato.

Un'opera incentrata su tutt'altro che la passione, anzi. Il racconto stesso parte da una dolcissima interazione tra uno Shiki e uno Yamato amici d'infanzia, con quest'ultimo, ancora bambino, che dichiara spassionatamente il suo desiderio di trascorrere la vita con l'amico e di sposarlo poiché la sua famiglia gli ha insegnato che dovrà dividere la sua vita con qualcuno che ama. La purezza di questi sentimenti non cambia affatto con l'età adulta quando, scoperta la nuova identità di Shiki e riunitosi finalmente a lui, piegandosi alle condizioni di quest'ultimo e senza tentare di imporgli la sua volontà in alcun modo, Yamato si dichiara disponibile senza esitazione ad accettare di diventare un eunuco pur di restare per sempre vicino a Shiki e proteggerlo. In molti punti un BL dalla trama più scontata avrebbe potuto cadere in banali cliché "giustificati" dalla passione che un protagonista prova per l'altro. Ciò non accade mai in "Scarlet Secret", proprio perché non è la passione a guidare le azioni di Yamato, ma un amore sincero, consolidato nel tempo, che la lontananza e la lunga ricerca di uno Shiki alla cui presunta morte egli non si è mai arreso non hanno fatto altro che accrescere nel corso dei dieci anni in cui i due sono stati lontani.
E anche quando alla fine questo sentimento si concretizzerà, l'impulsività guiderà soprattutto Shiki, abbastanza comprensibilmente vista la sofferenza prolungata e lacerante che egli ha provato per dieci lunghi anni, a causa della prigionia a cui egli stesso ha scelto di sottostare per il senso del dovere che sente verso le sorti del regno di Yamatai (difficile dire di più senza fare spoiler). Anche in quest'occasione tuttavia l'attrazione fisica, sebbene forte e presente, sarà solo un sentimento collaterale per Yamato, che prenderà tutte le sue decisioni in prima battuta solo e unicamente per il bene di Shiki.

L'espressività dei volti, la cura delle ambientazioni e l'attenzione al background storico non fanno che aggiungere punti di forza all'opera, che è particolarmente interessante proprio perché la storia d'amore tra i due protagonisti si inserisce in un contesto più ampio, che tratta di accettazione di sé, scoperta del proprio potenziale, emancipazione dall'idea della divinità, accettazione del diverso. Molto toccante il tema della pestilenza che, invece che malattia fisica, rischia spesso di essere più pericolosa in quanto male che alberga nella natura umana e che spinge, nel caso di un'epidemia di tubercolosi, alcuni personaggi a decidere di abbandonare i bambini alla loro sorte. E anche in questo contesto la luce che arriva a spianare la strada della purezza d'animo è la volontà di Yamato, che proprio come ha sempre fatto fin da bambino si fa carico di sostenere e portare in salvo coloro che la società aveva abbandonato.
Un fumetto dunque molto più complesso che un semplice BL, che si merita davvero la classificazione di un'opera di genere drammatico ad ambientazione storica e che è sorprendentemente ben costruito per essere limitato a un volume unico.