Recensione
Recensione di HakMaxSalv92
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Come valutare questo anime? Quali elementi descrivere esattamente riguardo questo anime e come descriverli uno ad uno esaustivamente e con un senso di completezza ed esattezza, precisione, puntualità? Impresa tutt'altro che semplice. Cominciamo con la prima parte e cosa vediamo? Abbiamo una ragazza che fa fatica a gestire la propria vita tra studi e altri impegni, ma la quale gode dell'amicizia dei suoi amici. Proprio l'amicizia qui verrà messa alla prova, e la protagonista si ritrova ad "oscillare da un lasso di tempo a un altro", per cercare di mantenere un equilibrio.
Infatti, in una giornata di scuola come le altre, la protagonista, Makoto Konno, trova per caso nel laboratorio di chimica una noce che all'apparenza sembra ordinaria come altre noci, ma che, come scoprirà in seguito, dà a chi la possiede il potere di viaggiare a ritroso nel tempo per cambiare gli eventi del passato, del presente e forse anche quelli del futuro (anche se non sembra), permettendole di evitare un incidente che poteva esserle fatale e per giunta alle 4:00 del pomeriggio (come sappiamo, nella tradizione giapponese il quattro è numero di pessimo auspicio, cattivo presagio/infausto presagio, poiché si pronuncia come "morte"). Ne parla con la zia, il cui nome, non tanto casuale, è zia Strega, la quale le insegna a usare questo potere e la avverte che però questo potere può avere anche delle conseguenze nefaste, se abusato/usato impropriamente. Ma la nostra protagonista è un tantino incosciente, e non prestando ascolto alle parole della zia, cerca di migliorare ogni aspetto della sua vita, non tenendo conto del fatto che le sue azioni hanno delle conseguenze anche su quella degli altri, fino a quando, in un normale giorno di scuola, alcuni suoi compagni che stanno bullizzando un altro compagno non vengono a loro volta bullizzati da questo, che afferma di aver agito proprio su ordine di Makoto e il quale, in un impeto di rabbia/ira/collera, getta l'estintore con cui stava bullizzando gli altri compagni verso Makoto, salvo poi che questa viene salvata dal suo amico e compagno Chiaki Mamiya, che devia l'estintore su un'altra ragazza colpita alla spalla. A questo punto Makoto comincia a capire la gravità delle sue azioni e dell'abuso del suo potere, ma purtroppo non riesce a capire come controllarlo, e finisce con il peggiorare ogni situazione che cerca di evitare, perché ha paura di essere scoperta. Evita persino i suoi amici Chiaki e Kosuke, i quali si sono innamorati di lei, e li respinge fino a quando scopre da un numero tatuato sul suo braccio che le sono rimasti pochi tentativi di salto e che, se continua a usare il potere solo per il suo atteggiamento egoista, finirà col fare del male a sé stessa e agli altri. Infatti, in un altro giorno di scuola, la ragazza scopre che le è rimasto solo un salto, e riceve un messaggio da Chiaki che le dice di aver preso la sua bicicletta in prestito e dove dice di amarla. Spaventata, Makoto decide di usare il suo ultimo tentativo di viaggio nel tempo, ma, così facendo, scopre di averlo usato per la causa sbagliata, e non riesce a impedire l'incidente di Kosuke e Kaho, i quali si scaraventano sulle bande del treno e finiscono investiti da questo a tutta velocità, sennonché interviene proprio Chiaki a impedire quest'incidente, ma poi in seguito spiega e fa capire che sapeva che Makoto faceva i salti nel tempo per modificare gli eventi passati e presenti, e le rivela che lui proviene dal futuro, dove un potere come questo è soggetto a dei limiti e vincoli precisi che non ammettono trasgressioni. Le spiega che non può più restare nel presente, bensì deve tornare all'epoca alla quale appartiene, e così facendo si congeda da tutto e tutti. Alla fine Makoto capisce di aver sbagliato a usare il potere per i suoi capricci egoisti e non aver provato a corrispondere Chiaki, e vorrebbe avere ancora qualche tentativo per sistemare i suoi errori. Proprio quando tutto sembra perso, giunge una coccinella, simbolo e incarnazione della fortuna, la quale le concede dieci tentativi con i quali intende ritrovare Chiaki per chiedergli di tornare, ma purtroppo per le leggi del tempo questo non è possibile. Alla fine, rassegnata, se ne torna alla sua epoca e riprende a giocare a baseball con Kosuke e le sue "nuove amiche", avendo accettato l'idea che non si possono cambiare gli eventi del passato, ma che al contrario bisogna imparare a valorizzare il tempo che ci viene concesso qui e adesso.
Proprio per il concetto del tempo questo film si può collegare ad altri messaggi come quello di filosofi del calibro di Martin Heidegger e del suo mentore Edmund Husserl, così come tanti altri autori e/o personaggi della tradizione letteraria e/o filosofica e/o addirittura cinematografica, come "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban", dover Hermione impiega la giratempo per riavvolgere il tempo e impedire la cattura di Sirius da parte dei dissennatori, così come l'esecuzione di Fierobecco. Oppure "Ritorno al futuro", dove capiamo che sì, si può modificare il corso degli eventi, ma che come ogni cosa questo ha delle ripercussioni sulle nostre vite e su quelle degli altri. Oppure mi torna in mente (e forse è anche un cliché) la saga videoludica sul tempo per eccellenza, "Prince of Persia", dove soprattutto in "Spirito Guerriero", così come negli altri episodi della saga, il tempo concede ma toglie anche qualcosa, e insegna soprattutto qualcosa, e cioè che bisogna pensare con la propria testa e non affidarsi a qualche potere più o meno reale per cercare di rimediare a ciò che si combina, se non usarlo per restituirlo, e a riflettere sui nostri pensieri, parole, azioni, gesti, scelte e decisioni, prima di metterli in atto.
La grafica è semplice e spontanea, naturale, e così lo sono i personaggi che si trovano nella vicenda. La colonna sonora è pacata, semplice e tranquilla, anche se presenta delle tracce leggermente più inquietanti.
La trama non è immediata da comprendere, ma a poco a poco si riescono a fare le giuste associazioni e collegamenti/connessioni e si riesce a ricostruirla. In particolare, suscita una certa attenzione il ritratto dipinto secoli prima (probabilmente nell'Epoca Sengoku, un periodo travagliato per la storia del Giappone, caratterizzato dalla Guerra Civile). È questo forse l'elemento che dovrebbe farci fermare per meglio comprendere la trama nella sua interezza e totalità?! Sovviene un dubbio.
P.S. Comunque è un film che sa catturare abbastanza l'attenzione del pubblico. Voto: 8
Come valutare questo anime? Quali elementi descrivere esattamente riguardo questo anime e come descriverli uno ad uno esaustivamente e con un senso di completezza ed esattezza, precisione, puntualità? Impresa tutt'altro che semplice. Cominciamo con la prima parte e cosa vediamo? Abbiamo una ragazza che fa fatica a gestire la propria vita tra studi e altri impegni, ma la quale gode dell'amicizia dei suoi amici. Proprio l'amicizia qui verrà messa alla prova, e la protagonista si ritrova ad "oscillare da un lasso di tempo a un altro", per cercare di mantenere un equilibrio.
Infatti, in una giornata di scuola come le altre, la protagonista, Makoto Konno, trova per caso nel laboratorio di chimica una noce che all'apparenza sembra ordinaria come altre noci, ma che, come scoprirà in seguito, dà a chi la possiede il potere di viaggiare a ritroso nel tempo per cambiare gli eventi del passato, del presente e forse anche quelli del futuro (anche se non sembra), permettendole di evitare un incidente che poteva esserle fatale e per giunta alle 4:00 del pomeriggio (come sappiamo, nella tradizione giapponese il quattro è numero di pessimo auspicio, cattivo presagio/infausto presagio, poiché si pronuncia come "morte"). Ne parla con la zia, il cui nome, non tanto casuale, è zia Strega, la quale le insegna a usare questo potere e la avverte che però questo potere può avere anche delle conseguenze nefaste, se abusato/usato impropriamente. Ma la nostra protagonista è un tantino incosciente, e non prestando ascolto alle parole della zia, cerca di migliorare ogni aspetto della sua vita, non tenendo conto del fatto che le sue azioni hanno delle conseguenze anche su quella degli altri, fino a quando, in un normale giorno di scuola, alcuni suoi compagni che stanno bullizzando un altro compagno non vengono a loro volta bullizzati da questo, che afferma di aver agito proprio su ordine di Makoto e il quale, in un impeto di rabbia/ira/collera, getta l'estintore con cui stava bullizzando gli altri compagni verso Makoto, salvo poi che questa viene salvata dal suo amico e compagno Chiaki Mamiya, che devia l'estintore su un'altra ragazza colpita alla spalla. A questo punto Makoto comincia a capire la gravità delle sue azioni e dell'abuso del suo potere, ma purtroppo non riesce a capire come controllarlo, e finisce con il peggiorare ogni situazione che cerca di evitare, perché ha paura di essere scoperta. Evita persino i suoi amici Chiaki e Kosuke, i quali si sono innamorati di lei, e li respinge fino a quando scopre da un numero tatuato sul suo braccio che le sono rimasti pochi tentativi di salto e che, se continua a usare il potere solo per il suo atteggiamento egoista, finirà col fare del male a sé stessa e agli altri. Infatti, in un altro giorno di scuola, la ragazza scopre che le è rimasto solo un salto, e riceve un messaggio da Chiaki che le dice di aver preso la sua bicicletta in prestito e dove dice di amarla. Spaventata, Makoto decide di usare il suo ultimo tentativo di viaggio nel tempo, ma, così facendo, scopre di averlo usato per la causa sbagliata, e non riesce a impedire l'incidente di Kosuke e Kaho, i quali si scaraventano sulle bande del treno e finiscono investiti da questo a tutta velocità, sennonché interviene proprio Chiaki a impedire quest'incidente, ma poi in seguito spiega e fa capire che sapeva che Makoto faceva i salti nel tempo per modificare gli eventi passati e presenti, e le rivela che lui proviene dal futuro, dove un potere come questo è soggetto a dei limiti e vincoli precisi che non ammettono trasgressioni. Le spiega che non può più restare nel presente, bensì deve tornare all'epoca alla quale appartiene, e così facendo si congeda da tutto e tutti. Alla fine Makoto capisce di aver sbagliato a usare il potere per i suoi capricci egoisti e non aver provato a corrispondere Chiaki, e vorrebbe avere ancora qualche tentativo per sistemare i suoi errori. Proprio quando tutto sembra perso, giunge una coccinella, simbolo e incarnazione della fortuna, la quale le concede dieci tentativi con i quali intende ritrovare Chiaki per chiedergli di tornare, ma purtroppo per le leggi del tempo questo non è possibile. Alla fine, rassegnata, se ne torna alla sua epoca e riprende a giocare a baseball con Kosuke e le sue "nuove amiche", avendo accettato l'idea che non si possono cambiare gli eventi del passato, ma che al contrario bisogna imparare a valorizzare il tempo che ci viene concesso qui e adesso.
Proprio per il concetto del tempo questo film si può collegare ad altri messaggi come quello di filosofi del calibro di Martin Heidegger e del suo mentore Edmund Husserl, così come tanti altri autori e/o personaggi della tradizione letteraria e/o filosofica e/o addirittura cinematografica, come "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban", dover Hermione impiega la giratempo per riavvolgere il tempo e impedire la cattura di Sirius da parte dei dissennatori, così come l'esecuzione di Fierobecco. Oppure "Ritorno al futuro", dove capiamo che sì, si può modificare il corso degli eventi, ma che come ogni cosa questo ha delle ripercussioni sulle nostre vite e su quelle degli altri. Oppure mi torna in mente (e forse è anche un cliché) la saga videoludica sul tempo per eccellenza, "Prince of Persia", dove soprattutto in "Spirito Guerriero", così come negli altri episodi della saga, il tempo concede ma toglie anche qualcosa, e insegna soprattutto qualcosa, e cioè che bisogna pensare con la propria testa e non affidarsi a qualche potere più o meno reale per cercare di rimediare a ciò che si combina, se non usarlo per restituirlo, e a riflettere sui nostri pensieri, parole, azioni, gesti, scelte e decisioni, prima di metterli in atto.
La grafica è semplice e spontanea, naturale, e così lo sono i personaggi che si trovano nella vicenda. La colonna sonora è pacata, semplice e tranquilla, anche se presenta delle tracce leggermente più inquietanti.
La trama non è immediata da comprendere, ma a poco a poco si riescono a fare le giuste associazioni e collegamenti/connessioni e si riesce a ricostruirla. In particolare, suscita una certa attenzione il ritratto dipinto secoli prima (probabilmente nell'Epoca Sengoku, un periodo travagliato per la storia del Giappone, caratterizzato dalla Guerra Civile). È questo forse l'elemento che dovrebbe farci fermare per meglio comprendere la trama nella sua interezza e totalità?! Sovviene un dubbio.
P.S. Comunque è un film che sa catturare abbastanza l'attenzione del pubblico. Voto: 8