Recensione
L’Attesa della Felicità
7.5/10
Recensione di lightorange
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Mikumo e Yano lavorano nello stesso edificio. La prima gestisce una caffetteria al pianterreno, mentre il secondo è il proprietario, al primo piano, di un emporio in cui vende oggetti di ogni tipo. I due nutrono un certo interesse reciproco, ma non riescono a trovare il coraggio per dichiarare i propri sentimenti.
È questo il preambolo da cui prendono piede le vicende narrate ne L’Attesa della Felicità, l’ultima opera di Hisae Iwaoka che, dopo Nuvole Bianche, Fiori di Biscotto e Dosei Mansion, la casa editrice Bao Pulishing ha proposto al mercato italiano all’interno della collana manga Aiken.
Non si conosce molto del passato dei due protagonisti, ma sin da subito si scopre che entrambi sono seguiti e, in qualche modo, protetti da due spiriti guardiani che li osservano attentamente e cercano in ogni modo a loro possibile di aiutarli a raggiungere la felicità. Si tratta della madre di Yano, il cui spirito risiede all’interno di un puntaspilli, e del cagnolino di Mikumo. Le circostanze porteranno questi due esseri a coesistere all’interno di un peluche che Yano dona a Mikumo.
La strana routine dei due giovani e dei loro guardiani viene interrotta quando si viene a sapere che l’edificio in cui lavorano dovrà essere demolito. La prospettiva di un addio, però, non riesce ad avvicinare Yano e Mikumo, che quindi si separano desolati.
Ci vorrà lo zampino del destino perché i due si rivedano e, coincidenza, si ritrovino ancora una volta a lavorare vicini. Ma ora la situazione è cambiata, vecchie conoscenze e nuovi arrivi sembrano minacciare la nascita di una storia d’amore. Riusciranno Yano e Mikumo a trovare la felicità?
Come si è già avuto modo di notare nelle altre sue opere pubblicate in Italia, Hisae Iwaoka non eccede nei tratti che utilizza per rappresentare persone, oggetti e ambientazioni. Eppure, nonostante la semplicità dei suoi disegni, l’autrice riesce a trasmettere al lettore quelle che sono le emozioni e le peculiarità dei suoi personaggi. A tutto questo si aggiungono dei dialoghi che riescono a esternare appieno l’animo dei protagonisti e talvolta smuovono anche qualcosa nel lettore.
Iwaoka rappresenta con il suo tratto distintivo un microcosmo composto da persone che sono fortemente condizionate dalle esperienze passate e dai propri pregiudizi, tanto da ritrovarsi a ripetere sempre gli stessi errori che non consentono loro di superare quei preconcetti che frenano qualsiasi tentativo di mettersi in gioco e mostrarsi agli altri per come si è veramente. È soprattutto grazie allo stratagemma dell’elemento fantastico, impersonato dai simpatici spiriti guardiani, che si riesce a superare questa impasse.
Inoltre, è rilevante sottolineare come l’autrice dia ampio spazio al peso della pressione sociale vissuto dai vari personaggi. Riuscire a mantenere da soli un’attività commerciale, trovare un partner per sposarsi e mettere su famiglia, sono solo alcuni dei temi che vengono rivelati man mano che si procede nella lettura. Si tratta di tematiche che parlano al cuore di qualsiasi lettore, a prescindere dalla sua nazionalità, e che quindi rendono la lettura de “L’Attesa della Felicità” ancora più coinvolgente.
Forse lo spunto di riflessione di questa storia riguarda proprio le aspettative che la società impone su ciascuno di noi, a cui si aggiungono quelle che noi stessi, influenzati dalle persone e dalle circostanze, ci autoimponiamo. Gli spiriti guardiani sono un utile stratagemma per far prendere coscienza di sé e farci rendere conto che, se lo vogliamo, la felicità è più a portata di mano di quanto pensiamo.
L’Attesa della Felicità è la più recente opera di Hisae Iwaoka pubblicata in Italia da Bao Publishing. Il volume rispecchia le caratteristiche delle altre opere della collana Aiken: edizione brossurata, di dimensioni 12,6 x 18, in bianco e nero, con sovraccoperta. Come già proposto in altri casi, una volta rimossa la sovraccoperta, è possibile osservare come la copertina del volume mostri dei dettagli degli ambienti rappresentati all’interno del manga.
La lettura di questo titolo è consigliata agli amanti del genere slice of life e a chiunque abbia voglia di leggere una storia che scalda il cuore.
È questo il preambolo da cui prendono piede le vicende narrate ne L’Attesa della Felicità, l’ultima opera di Hisae Iwaoka che, dopo Nuvole Bianche, Fiori di Biscotto e Dosei Mansion, la casa editrice Bao Pulishing ha proposto al mercato italiano all’interno della collana manga Aiken.
Non si conosce molto del passato dei due protagonisti, ma sin da subito si scopre che entrambi sono seguiti e, in qualche modo, protetti da due spiriti guardiani che li osservano attentamente e cercano in ogni modo a loro possibile di aiutarli a raggiungere la felicità. Si tratta della madre di Yano, il cui spirito risiede all’interno di un puntaspilli, e del cagnolino di Mikumo. Le circostanze porteranno questi due esseri a coesistere all’interno di un peluche che Yano dona a Mikumo.
La strana routine dei due giovani e dei loro guardiani viene interrotta quando si viene a sapere che l’edificio in cui lavorano dovrà essere demolito. La prospettiva di un addio, però, non riesce ad avvicinare Yano e Mikumo, che quindi si separano desolati.
Ci vorrà lo zampino del destino perché i due si rivedano e, coincidenza, si ritrovino ancora una volta a lavorare vicini. Ma ora la situazione è cambiata, vecchie conoscenze e nuovi arrivi sembrano minacciare la nascita di una storia d’amore. Riusciranno Yano e Mikumo a trovare la felicità?
Come si è già avuto modo di notare nelle altre sue opere pubblicate in Italia, Hisae Iwaoka non eccede nei tratti che utilizza per rappresentare persone, oggetti e ambientazioni. Eppure, nonostante la semplicità dei suoi disegni, l’autrice riesce a trasmettere al lettore quelle che sono le emozioni e le peculiarità dei suoi personaggi. A tutto questo si aggiungono dei dialoghi che riescono a esternare appieno l’animo dei protagonisti e talvolta smuovono anche qualcosa nel lettore.
Iwaoka rappresenta con il suo tratto distintivo un microcosmo composto da persone che sono fortemente condizionate dalle esperienze passate e dai propri pregiudizi, tanto da ritrovarsi a ripetere sempre gli stessi errori che non consentono loro di superare quei preconcetti che frenano qualsiasi tentativo di mettersi in gioco e mostrarsi agli altri per come si è veramente. È soprattutto grazie allo stratagemma dell’elemento fantastico, impersonato dai simpatici spiriti guardiani, che si riesce a superare questa impasse.
Inoltre, è rilevante sottolineare come l’autrice dia ampio spazio al peso della pressione sociale vissuto dai vari personaggi. Riuscire a mantenere da soli un’attività commerciale, trovare un partner per sposarsi e mettere su famiglia, sono solo alcuni dei temi che vengono rivelati man mano che si procede nella lettura. Si tratta di tematiche che parlano al cuore di qualsiasi lettore, a prescindere dalla sua nazionalità, e che quindi rendono la lettura de “L’Attesa della Felicità” ancora più coinvolgente.
Forse lo spunto di riflessione di questa storia riguarda proprio le aspettative che la società impone su ciascuno di noi, a cui si aggiungono quelle che noi stessi, influenzati dalle persone e dalle circostanze, ci autoimponiamo. Gli spiriti guardiani sono un utile stratagemma per far prendere coscienza di sé e farci rendere conto che, se lo vogliamo, la felicità è più a portata di mano di quanto pensiamo.
L’Attesa della Felicità è la più recente opera di Hisae Iwaoka pubblicata in Italia da Bao Publishing. Il volume rispecchia le caratteristiche delle altre opere della collana Aiken: edizione brossurata, di dimensioni 12,6 x 18, in bianco e nero, con sovraccoperta. Come già proposto in altri casi, una volta rimossa la sovraccoperta, è possibile osservare come la copertina del volume mostri dei dettagli degli ambienti rappresentati all’interno del manga.
La lettura di questo titolo è consigliata agli amanti del genere slice of life e a chiunque abbia voglia di leggere una storia che scalda il cuore.