Recensione
Living Room Matsunaga-san
6.0/10
Recensione di Mitsuki_92
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Sarò masochista, ma ho voluto provare a dare una chance ad una storia tra una liceale e un ragazzo più grande di 11 anni. I miei standard per questo tipo di storie sono Meiko/prof di “Marmalade Boy”, o il più recente “Come dopo la pioggia”, anche se lì la differenza d’età era ben più proibitiva. Andiamo per gradi…
“Living-room Matsunaga-san” è uno shoujo in 11 volumi, disegnato dall’esordiente Keiko Iwashita, mai pubblicata in Italia. L’edizione italiana è a cura della Star Comics che nel corso della serializzazione ha omaggiato i fan italiani di cartoline esclusive (primi due volumi) e libretto extra (allegato all’ultimo volume) per la prima tiratura. C’è stato anche un evento on-line in cui si poteva vincere uno shikishi, un particolare autografo dell’autrice. Insomma, la pubblicità è stata davvero tanta, ma ne è valsa davvero la pena?
La trama è lineare e semplice: per problemi familiari, la giovane Miko ha deciso di trasferirsi a Tokyo e andrà a vivere in una share house, e lì incontrerà tante persone che le cambieranno la vita. In Giappone sono molto popolari le share house, poiché economiche e funzionali; possiamo paragonarle ai tipici appartamenti affittati a soli studenti universitari, quindi con bagno e cucina in comune, con la differenza che lì possono convivere insieme dai liceali alle persone adulte. Il relazionarsi con gli altri è un piccolo passo verso l’indipendenza e il riuscire a vivere contando solo sulle proprie forze. Nei momenti di sconforto e di difficoltà, ecco che i coinquilini saranno al suo fianco.
C’è il designer Jun, il Matsunaga-san del titolo, che con il suo carattere brusco e protettivo, si prenderà la briga di farle da Cicerone; la bellissima Asako che si occupa di onicotecnica; il dongiovanni Kentaro, barman dalla vita notturna; il pacato studente universitario Ryo; l’eccentrica quattrocchi Akane. L’arrivo di una liceale scombussola un po’ gli equilibri di questo quintetto, soprattutto Jun e Ryo. Miko è una ragazza insicura e non molto spigliata, ma la gentilezza di tutti porterà la ragazza a vivere in modo tranquillo e a sentirsi a casa, nonostante i dispetti continui della gatta di casa, Sabako.
La nota dolente, per me s’intende, sta nella naturale storia d’amore che si viene a creare tra Miko e Jun… la liceale subito presa dalle attenzioni del bel designer, che in realtà all’inizio lo fa solo per farla ambientare. Il suo essere scorbutico cela una gentilezza che verrà spesso fraintesa. Non mancherà qualche triangolo amoroso, ma il tutto risulta scontato e anzi, ci si affeziona parecchio a chi verrà poi rifiutato. Tutti gli inquilini verranno fortunatamente approfonditi, per cui ci si po' distrarre da altro. La differenza d’età si fa sentire spesso durante gli 11 volumi e questo non aiuta ad empatizzare, anzi, ci si pone molti dubbi sul proseguo della relazione tra i due.
Se non fosse stato per i personaggi secondari, che secondo me hanno retto le redini di questa storia, il voto sarebbe stato insufficiente, anche in virtù della forte accelerata nel finale. “Living-room Matsunaga-san” è stata una lettura leggera e a volte divertente, con tante pecche “comportamentali” dal mio punto di vista. Merita comunque la sufficienza per la qualità del disegno, l’approfondimento di tutti i personaggi presenti (gatta compresa), e l’averci dato la possibilità di vedere uno spaccato di vita reale in una share house.
“Living-room Matsunaga-san” è uno shoujo in 11 volumi, disegnato dall’esordiente Keiko Iwashita, mai pubblicata in Italia. L’edizione italiana è a cura della Star Comics che nel corso della serializzazione ha omaggiato i fan italiani di cartoline esclusive (primi due volumi) e libretto extra (allegato all’ultimo volume) per la prima tiratura. C’è stato anche un evento on-line in cui si poteva vincere uno shikishi, un particolare autografo dell’autrice. Insomma, la pubblicità è stata davvero tanta, ma ne è valsa davvero la pena?
La trama è lineare e semplice: per problemi familiari, la giovane Miko ha deciso di trasferirsi a Tokyo e andrà a vivere in una share house, e lì incontrerà tante persone che le cambieranno la vita. In Giappone sono molto popolari le share house, poiché economiche e funzionali; possiamo paragonarle ai tipici appartamenti affittati a soli studenti universitari, quindi con bagno e cucina in comune, con la differenza che lì possono convivere insieme dai liceali alle persone adulte. Il relazionarsi con gli altri è un piccolo passo verso l’indipendenza e il riuscire a vivere contando solo sulle proprie forze. Nei momenti di sconforto e di difficoltà, ecco che i coinquilini saranno al suo fianco.
C’è il designer Jun, il Matsunaga-san del titolo, che con il suo carattere brusco e protettivo, si prenderà la briga di farle da Cicerone; la bellissima Asako che si occupa di onicotecnica; il dongiovanni Kentaro, barman dalla vita notturna; il pacato studente universitario Ryo; l’eccentrica quattrocchi Akane. L’arrivo di una liceale scombussola un po’ gli equilibri di questo quintetto, soprattutto Jun e Ryo. Miko è una ragazza insicura e non molto spigliata, ma la gentilezza di tutti porterà la ragazza a vivere in modo tranquillo e a sentirsi a casa, nonostante i dispetti continui della gatta di casa, Sabako.
La nota dolente, per me s’intende, sta nella naturale storia d’amore che si viene a creare tra Miko e Jun… la liceale subito presa dalle attenzioni del bel designer, che in realtà all’inizio lo fa solo per farla ambientare. Il suo essere scorbutico cela una gentilezza che verrà spesso fraintesa. Non mancherà qualche triangolo amoroso, ma il tutto risulta scontato e anzi, ci si affeziona parecchio a chi verrà poi rifiutato. Tutti gli inquilini verranno fortunatamente approfonditi, per cui ci si po' distrarre da altro. La differenza d’età si fa sentire spesso durante gli 11 volumi e questo non aiuta ad empatizzare, anzi, ci si pone molti dubbi sul proseguo della relazione tra i due.
Se non fosse stato per i personaggi secondari, che secondo me hanno retto le redini di questa storia, il voto sarebbe stato insufficiente, anche in virtù della forte accelerata nel finale. “Living-room Matsunaga-san” è stata una lettura leggera e a volte divertente, con tante pecche “comportamentali” dal mio punto di vista. Merita comunque la sufficienza per la qualità del disegno, l’approfondimento di tutti i personaggi presenti (gatta compresa), e l’averci dato la possibilità di vedere uno spaccato di vita reale in una share house.