Recensione
Master Mosquiton
7.0/10
Recensione di Gabe the third
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Come può essere un'avventura dove si intravede una giovane ragazza narcisista e possessiva assieme a un vampiro da lei risvegliato e sottomesso che non può fare altro che assecondare ogni suo bisogno? Questo è "Master Mosquiton": serie OAV di sei episodi diretta da Yūsuke Yamamoto e tratta dall'omonimo manga di Hiroshi Negishi e Satoru Akahori. Un'avventura a tema vampiresca ma più in chiave demenziale e anche erotica, che non si prende tanto sul serio alla fine.
Inaho Hitomebore è una ragazza altamente testarda e impetuosa con il solo desiderio di ottenere la vita eterna e rimanere sempre giovane. Per questo risveglia col suo sangue il vampiro Alucard Von Mosquiton, che anni addietro ha continuato a servire gli antenati di Inaho tramite un loro patto di sangue con lui, per poi andare alla ricerca del misterioso artefatto O-Part, l'unico oggetto in grado di esaudire il suo desidero di eterna giovinezza. Tuttavia l'artefatto è preso di mira anche da due loschi individui: il conte Saint Germaine e Rasputin.
I sei episodi scorrono molto velocemente e ne succedono di tutti i colori, dalle parti più avventurose alla "Indiana Jones", passando ai combattimenti più violenti, continuando con i viaggi sulla Luna, per poi arrivare alle scene più da sit-com, e questo si nota ancora di più con l'entrata in scena di Camilla, la vecchia fiamma di Mosquiton, che fa di tutto per riconquistare il suo amato, facendo irritare e ingelosire non poco Inaho. È in questi frangenti che si dà il via a una serie siparietti molto simpatici e imbarazzanti, ma allo stesso tempo fa risalire la parte più sentimentale e anche drammatica, mostrando il lato più dolce sia di Inaho che di Mosquiton. Risate e emozioni a parte, purtroppo non è stato dato molto spazio agli altri personaggi né sono stati tantomeno approfonditi. Yuki e Hono ad esempio sono i fedeli servi di Mosquiton, pronti a tutto per aiutarlo, ma a parte ciò non si sa altro su di loro, se non che trovano antipatica Inaho (e li capisco, eh...). Come anche le ostilità tra il conte Saint Germaine e Mosquiton non vengono mai del tutto spiegate per bene e, nonostante gli 'spiegoni' di Rasputin nell'ultima parte e la sua bramosia per l'O-Part per scopi vendicativi contro una specifica divinità, resta un personaggio troppo oscuro. Anche il finale in sé risulta troppo sbrigativo e meno emozionante di come vorrebbe farti credere.
Lato animazione, è comunque molto buono, ben curato. Oltre ai personaggi ben disegnati anche nell'aspetto, come i due antagonisti che tutto sommato risultano molto inquietanti solo a vederli, anche le varie ambientazioni risultano molto varie e ben curate, dalle zone urbane della Londra degli anni '20 alle più fantascientifiche e oscure dentro una piramide sulla Luna.
Alla fine è comunque una serie che resta piacevole da guardare e diverte, anche se forse meritava un po' più di cura sul lato narrativo e dei personaggi.
Inaho Hitomebore è una ragazza altamente testarda e impetuosa con il solo desiderio di ottenere la vita eterna e rimanere sempre giovane. Per questo risveglia col suo sangue il vampiro Alucard Von Mosquiton, che anni addietro ha continuato a servire gli antenati di Inaho tramite un loro patto di sangue con lui, per poi andare alla ricerca del misterioso artefatto O-Part, l'unico oggetto in grado di esaudire il suo desidero di eterna giovinezza. Tuttavia l'artefatto è preso di mira anche da due loschi individui: il conte Saint Germaine e Rasputin.
I sei episodi scorrono molto velocemente e ne succedono di tutti i colori, dalle parti più avventurose alla "Indiana Jones", passando ai combattimenti più violenti, continuando con i viaggi sulla Luna, per poi arrivare alle scene più da sit-com, e questo si nota ancora di più con l'entrata in scena di Camilla, la vecchia fiamma di Mosquiton, che fa di tutto per riconquistare il suo amato, facendo irritare e ingelosire non poco Inaho. È in questi frangenti che si dà il via a una serie siparietti molto simpatici e imbarazzanti, ma allo stesso tempo fa risalire la parte più sentimentale e anche drammatica, mostrando il lato più dolce sia di Inaho che di Mosquiton. Risate e emozioni a parte, purtroppo non è stato dato molto spazio agli altri personaggi né sono stati tantomeno approfonditi. Yuki e Hono ad esempio sono i fedeli servi di Mosquiton, pronti a tutto per aiutarlo, ma a parte ciò non si sa altro su di loro, se non che trovano antipatica Inaho (e li capisco, eh...). Come anche le ostilità tra il conte Saint Germaine e Mosquiton non vengono mai del tutto spiegate per bene e, nonostante gli 'spiegoni' di Rasputin nell'ultima parte e la sua bramosia per l'O-Part per scopi vendicativi contro una specifica divinità, resta un personaggio troppo oscuro. Anche il finale in sé risulta troppo sbrigativo e meno emozionante di come vorrebbe farti credere.
Lato animazione, è comunque molto buono, ben curato. Oltre ai personaggi ben disegnati anche nell'aspetto, come i due antagonisti che tutto sommato risultano molto inquietanti solo a vederli, anche le varie ambientazioni risultano molto varie e ben curate, dalle zone urbane della Londra degli anni '20 alle più fantascientifiche e oscure dentro una piramide sulla Luna.
Alla fine è comunque una serie che resta piacevole da guardare e diverte, anche se forse meritava un po' più di cura sul lato narrativo e dei personaggi.