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Shojo diviso tra ambienti scolastici, con le classiche scene che questo comporta, e momenti di vita da yakuza, ma niente di eccessivo. Probabilmente ciò che più si nota sono i vistosi tatuaggi sul corpo di Keia, ma non credo disturbino nessuno. Anzi.

I protagonisti sono carini: Isaku è dolce, innocente (a volte troppo), ma riesce a farsi voler bene nonostante la sua timidezza. Lui è affascinante, pur nella sua stranezza. Un personaggio forse un po' cliché, come il mondo shojo ci insegna, ma ciò nonostante, adorabile. Bello, algido, il perfetto protettore di Isaku a volte, completamente idiota e inconsapevole altre. Alterna momenti di grande dolcezza, ad attacchi di gelosia psicopatica che creano siparietti divertenti, a momenti più seri, quando si tratta del suo "lavoro" per il boss.
Sì, c'è dell'age gap tra i protagonisti, eppure non credo sia un trigger sufficiente per scoraggiare gli amanti del genere, anche perché non si scende mai nell'esagerazione quando si tratta di "essere intimi".

Vero anche che i protagonisti sono in fin dei conti presi l'uno dall'altra praticamente dall'infanzia, ma non per questo il loro avvicinamento e la confessione dei loro veri sentimenti sarà immediata. Avremo modo di vederli esibirsi in gag di tutti i tipi, mentre si ritrovano coinvolti in situazioni magari ordinarie, ma mai trattate in modo noioso e in ogni caso divertenti ed emozionanti. Vederli interagire è sempre molto carino e coinvolgente.
I side characters nel manga vengono presentati inizialmente in modo abbastanza marginale. Bisogna leggere di più per conoscerli meglio, ma man mano iniziano ad avere una qualche rilevanza anche loro. Ci sono personaggi, in particolare, che entrano come degli uragani nelle vite dei protagonisti e cercano di sconvolgerle. Anche in quel caso è sempre interessante vedere cosa succederà e come i nostri eroi riusciranno ad affrontare le sfide che li attendono.

Il character design è molto curato nella rappresentazione del volto di Isaku e nei paesaggi, un po' meno forse nel volto di Keia che a volte sembra poco espressivo. Ma solo a volte. Ricorda un po' uno stile coreano. Ciò non di meno, non mancano chibi, super transformed e faccine buffe tipiche delle commedie. Le immagini non sono dinamiche come negli shonen, ma credo non ci sia neanche bisogno di dirlo. Negli shojo raramente ci sia aspetta grandi scene di scontri, quale che sia il tema.

In conclusione, a me questo titolo sta piacendo. Lo trovo divertente, coinvolgente, ci si affeziona facilmente ai protagonisti ed è piacevole leggere la loro storia, tra una risata e un sospiro. Non sarà il manga della vita, magari non il più profondo della storia, ma comunque molto godibile e consigliato agli amanti degli shojo.