Recensione
Classe di ferro
10.0/10
Un manga dell'epoca d'oro della shonen jump anni 80 arrivato in Italia purtroppo troppo tardi, ma meno male che è arrivato!
"Sakigake!!Otokojuku" è una scuola fondata per formare grandi condottieri del futuro con metodi anacronistici e nazionalisti, governata da un preside, ex eroe della seconda guerra mondiale, che ripete sempre la stessa divertentissima frase nelle situazioni più disparate: "io sono il preside della Otokojuku, Edajima Heihachi!" e che più che una "scuola" ha fondato una sorta di base militare. Ci viene introdotto il protagonista Momotaro Tsurugi sopranominato "Momo", un samurai taciturno maestro di spada leale che porta un'Hachimaki bianca sulla fronte e la sua katana. Non manca niente in "Sakigake!!Otokojuku", partendo dall'ironia iniziale demenziale della gag arc, come il bagno nell'olio bollente di Togashi o il rugby armato nella prima saga per poi formare un vero e proprio gruppo di amici/combattenti (Momo, Togashi; J, Toramaru, Hidemaro inizialmente, per poi espandersi) chiamati a combattere in un torneo mortale a squadre (per motivi che non spoilero), senza esclusione di colpi con tecniche iconiche dei nostri protagonisti che non sto qui a elencare, ma davvero assurde e stravaganti che vi stupiranno.
Il nostro protagonista, taciturno è sempre pronto al confronto con il ghigno di sfida sul viso, Momotaro Tsurugi come caratterizzazione a me, insieme a Kenshiro, ha ricordato molto Jotaro Kujo di JoJo, Otokojuku, come stile a mio avviso ha ispirato JoJo, io lo considero un po' come fosse la serie 0 di JoJo per lo stile dei combattimenti e il chara del sensei Miyashita, gli altri personaggi di Otokojuku non sono da meno, ognuno caratterizzato alla perfezione formando un gruppo di combattenti al quale ci si affeziona molto rapidamente.
In Otokojuku ogni personaggio è sempre pronto a mettersi alla prova e a morire in combattimento. L'azione, lo stile assurdo delle tecniche nei combattimenti folli, adrenalinici e bizzarri più belli per me stanno in "Sakigake!!Otokojuku", io l'ho letteralmente adorato alla follia questo manga, per me merita un 10.
"Sakigake!!Otokojuku" è una scuola fondata per formare grandi condottieri del futuro con metodi anacronistici e nazionalisti, governata da un preside, ex eroe della seconda guerra mondiale, che ripete sempre la stessa divertentissima frase nelle situazioni più disparate: "io sono il preside della Otokojuku, Edajima Heihachi!" e che più che una "scuola" ha fondato una sorta di base militare. Ci viene introdotto il protagonista Momotaro Tsurugi sopranominato "Momo", un samurai taciturno maestro di spada leale che porta un'Hachimaki bianca sulla fronte e la sua katana. Non manca niente in "Sakigake!!Otokojuku", partendo dall'ironia iniziale demenziale della gag arc, come il bagno nell'olio bollente di Togashi o il rugby armato nella prima saga per poi formare un vero e proprio gruppo di amici/combattenti (Momo, Togashi; J, Toramaru, Hidemaro inizialmente, per poi espandersi) chiamati a combattere in un torneo mortale a squadre (per motivi che non spoilero), senza esclusione di colpi con tecniche iconiche dei nostri protagonisti che non sto qui a elencare, ma davvero assurde e stravaganti che vi stupiranno.
Il nostro protagonista, taciturno è sempre pronto al confronto con il ghigno di sfida sul viso, Momotaro Tsurugi come caratterizzazione a me, insieme a Kenshiro, ha ricordato molto Jotaro Kujo di JoJo, Otokojuku, come stile a mio avviso ha ispirato JoJo, io lo considero un po' come fosse la serie 0 di JoJo per lo stile dei combattimenti e il chara del sensei Miyashita, gli altri personaggi di Otokojuku non sono da meno, ognuno caratterizzato alla perfezione formando un gruppo di combattenti al quale ci si affeziona molto rapidamente.
In Otokojuku ogni personaggio è sempre pronto a mettersi alla prova e a morire in combattimento. L'azione, lo stile assurdo delle tecniche nei combattimenti folli, adrenalinici e bizzarri più belli per me stanno in "Sakigake!!Otokojuku", io l'ho letteralmente adorato alla follia questo manga, per me merita un 10.