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In questa recensione cercherò di confrontare il meno possibile l'anime col manga (molto più ricco rispetto alla versione animata)
Saiyuki è un anime ispirato alla famosa leggenda cinese che vede protagonista un gruppo di quattro ragazzi in viaggio verso ovest; questi sono tre demoni, Sha Gojyo, Son Goku e Cho Hakkai, guidati da un monaco di nome Sanzo. Al racconto originale si sommano diverse nuove idee ed elementi moderni che rendono l'ambiente particolare e originale (come ad esempio il piccolo drago bianco che diventa una jeep... )
Lo stile dell'autrice, sia nel manga sia nell'anime, si fa riconoscere facilmente e i personaggi sono ben diversi da come ci si potrebbe aspettare: Sanzo sembra tutto tranne un monaco, Goku, sebbene creda fermamente nei valori, non è per nulla privo di peccato, mentre Gojyo, il kappa dagli occhi rossi, ha la fama di donnaiolo e truffatore. Persino Hakkai che sembra il più docile del gruppo è forse quello che nasconde più scheletri nell'armadio.
Nonostante i caratteri totalmente diversi dei suoi componenti in perenne lotta tra loro, il gruppo è in realtà molto affiatato.

Purtroppo l'anime scorre lento ed è farcito di scene con il solo scopo di esaltare i personaggi, i quali sono sempre pronti ad apparire magicamente in aiuto degli amici nel momento giusto, a riempire i combattimenti delle solite battute presuntuose del tipo "tsk! Ti ho sottovalutato, ma questa volta non te la caverai così facilmente! " o "mpf! È tutto qui quello che sai fare? " e ad apparire splendidi anche pestati a sangue...
E' questo che penalizza un po' questo anime: tutto risulta piuttosto esagerato e a volte arriva a sfiorare il ridicolo (basti vedere certi mostri che non sanno neanche da che parte girarsi).
Nulla da dire alla musica, anche se alla lunga stufa un po'. Anche le sigle, decisamente orecchiabili, regalano delle buonissime animazioni (non si può però dire lo stesso del resto dell'opera).
Nel complesso è un buon anime, anche se i disegni non sono sempre eccellenti e certi messaggi non mi hanno trovato per nulla d'accordo (ma sono davvero così drastiche le regole del buddismo? Non mi risulta).
C'è da dire che da una parte lo associo ai miei ricordi della scuola media, di conseguenza non riuscirò mai a dare un giudizio pienamente oggettivo.