Recensione
'La principessa sacrificale e il re delle bestie' potrebbe essere considerato l'ennesima trasposizione, o rilettura alternativa della favola de 'La bella e la bestia', e in effetti gli elementi basilari ci sono tutti: una principessa 'venduta' come 'ostaggio/sacrificio', una creatura con le sembianze di una bestia terrificante, con corna, artigli e lunghe zanne, che pare pronta a divorare la sua vittima.
Dopo la lettura dei primi volumi, capiamo che questo manga va oltre la favola, parte dal messaggio comune, e lo adatta in maniera straordinaria alle sue tematiche importanti, delicate e complesse, attuali ieri come oggi, ricordando al lettore che non si deve giudicare dalle apparenze, né farsi guidare da falsi pregiudizi sulla natura delle persone.
Non male per uno shojo fantasy di 15 volumi, che oltre la storia d'amore inconsueta e mai stucchevole, porta in campo temi scottanti e seri come scontri tra etnie e relativi preconcetti di razza superiore/inferiore, paura del diverso, solitudine di chi si sente tale, dunque rifiutato dalla società perchè considerato inferiore.
Leohart, il re demone dall'aspetto leonino, non è così terribile come sembra, nasconde piuttosto un cuore gentile e la sua natura è per metà umana, (da umano, Leo è davvero affascinante) come scoprirà presto Sariphi, la coraggiosa ragazza scelta per diventare sacrificio umano.
Nella fiaba ispiratrice, la bestia deve fare sforzi per conquistare il cuore della sua bella, di fatto, qui la loro unione c'è fin dall'inizio, e Sari accetterà in fretta il suo destino di sacrificio, trovandolo preferibile, piuttosto che tornare dai genitori che l'hanno abbandonata.
Leo è autoritario e autorevole, sa incutere soggezione e rispetto, ma nell'arco dei volumi si rivelerà un sovrano illuminato e saggio, capace di proteggere il suo popolo e pronto a fare le scelte giuste per instaurare un dialogo e portare la pace tra umani e demoni, da sempre in conflitto.
A dispetto di queste buone qualità, egli si sente un re debole, un vigliacco costretto a nascondere un segreto, per paura di non essere accettato; Leo non deve spezzare alcuna maledizione, piuttosto il suo percorso lo porterà ad accettare la sua dualità, e molto lo aiuterà Sariphi.
Figura femminile fantastica, giovane coraggiosa, determinata, gentile e dolce, riesce immediatamente a entrare nel cuore di Leo, e in quello di molti altri personaggi con cui entra in contatto nell'arco della serie, grazie alle sue buone qualità, la sua capacità di relazionarsi agli altri per quanto diversi, e di comprendere le loro fragilità, accettando i demoni e le varie razze per ciò che sono, senza giudicarli.
Leo la reclama come moglie e regina, fatto che non sarà accettato facilmente dagli altri demoni, troppo diffidenti verso gli umani; l'esponente più rappresentativo di tale rifiuto è Anubis, primo ministro del regno e sostenitore fedele del re, che tenterà di ostacolare Sariphi molte volte in modi differenti, costringendola a superare varie prove di natura e difficoltà diverse.
Ambasciatrice del regno di Ozmargo, Sariphi affronterà tutto con determinazione, senza arrendersi mai, opponendo la gentilezza all'ostilità, il dialogo al conflitto, la comprensione alla sofferenza.
Così Sariphi riesce a farsi degli alleati preziosi, come la principessa Amit, dolce e timida amica a dispetto dell'aspetto inquietante di rettile/coccodrillo, la guardia del corpo Lant, la iena incaricata di proteggerla, le creature del mare; l'autrice riesce a inventare un immaginario bestiario davvero notevole e variegato, demoni-bestie che appartengono a etnie di regni diversi, e rappresentano classi sociali spesso separate e in tensione fra loro, conflitto che il re, insieme a Sariphi cerca di risolvere.
Sariphi è un grande sostegno per Leo, ne condivide pensieri, idee e sentimenti, l'autrice fa di lei una figura salda e positiva, che non necessita di una grande evoluzione perché in realtà è una roccia; non la vediamo mai piangersi addosso, neppure nel momento più cupo, non ha quasi paura di nulla, e quando ci sono lievi incertezze, vengono superate senza sforzo, e sta qui tutto il grande fascino di questa eroina che oppone il sorriso ad ogni difficoltà, e non si può fare a meno di adorarla.
Sariphi ci dice di non arrenderci mai, perchè alla fine il premio arriva, caratterialmente l'ho trovata molto simile a un altro famosissimo personaggio della mia infanzia, Candy Candy, un'altra orfana come lei, con le dovute differenze ovviamente, di storia e trama.
I personaggi negativi nel manga sono figure sporadiche, gli avversari reali si riducono a un paio che saltano fuori verso gli ultimi volumi e tramano per sottrarre il regno a re Leohart, di cui il più subdolo è Seth, figura che mette in dubbio il legittimo diritto del re di regnare su Ozmargo, il regno dei demoni.
La grafica dell'autrice Yu Tomofuji è piacevole, le tavole chiare e pulite, i disegni molto gradevoli e accattivanti, i personaggi suscitano tenerezza, quando ad esempio, l'autrice rappresenta la loro infanzia nei pochi flashback.
L'edizione Magic Press è molto buona, composta da volumetti robusti, maneggevoli e stampati su carta di qualità.
Ho apprezzato il divertente racconto alternativo alla fine dei volumetti 'La princibestia e il re normale', dove i personaggi assumono sembianze opposte, così il libretto allegato all'ultimo volume per la variant deluxe, con il piccolo epilogo.
Uno degli shojo migliori che abbia letto di recente, con una protagonista femminile che ho apprezzato tantissimo per personalità e carattere, lo consiglio a tutti; a coloro che esitano ad avvicinarsi al genere, questa potrebbe rivelarsi una buona partenza.
Dopo la lettura dei primi volumi, capiamo che questo manga va oltre la favola, parte dal messaggio comune, e lo adatta in maniera straordinaria alle sue tematiche importanti, delicate e complesse, attuali ieri come oggi, ricordando al lettore che non si deve giudicare dalle apparenze, né farsi guidare da falsi pregiudizi sulla natura delle persone.
Non male per uno shojo fantasy di 15 volumi, che oltre la storia d'amore inconsueta e mai stucchevole, porta in campo temi scottanti e seri come scontri tra etnie e relativi preconcetti di razza superiore/inferiore, paura del diverso, solitudine di chi si sente tale, dunque rifiutato dalla società perchè considerato inferiore.
Leohart, il re demone dall'aspetto leonino, non è così terribile come sembra, nasconde piuttosto un cuore gentile e la sua natura è per metà umana, (da umano, Leo è davvero affascinante) come scoprirà presto Sariphi, la coraggiosa ragazza scelta per diventare sacrificio umano.
Nella fiaba ispiratrice, la bestia deve fare sforzi per conquistare il cuore della sua bella, di fatto, qui la loro unione c'è fin dall'inizio, e Sari accetterà in fretta il suo destino di sacrificio, trovandolo preferibile, piuttosto che tornare dai genitori che l'hanno abbandonata.
Leo è autoritario e autorevole, sa incutere soggezione e rispetto, ma nell'arco dei volumi si rivelerà un sovrano illuminato e saggio, capace di proteggere il suo popolo e pronto a fare le scelte giuste per instaurare un dialogo e portare la pace tra umani e demoni, da sempre in conflitto.
A dispetto di queste buone qualità, egli si sente un re debole, un vigliacco costretto a nascondere un segreto, per paura di non essere accettato; Leo non deve spezzare alcuna maledizione, piuttosto il suo percorso lo porterà ad accettare la sua dualità, e molto lo aiuterà Sariphi.
Figura femminile fantastica, giovane coraggiosa, determinata, gentile e dolce, riesce immediatamente a entrare nel cuore di Leo, e in quello di molti altri personaggi con cui entra in contatto nell'arco della serie, grazie alle sue buone qualità, la sua capacità di relazionarsi agli altri per quanto diversi, e di comprendere le loro fragilità, accettando i demoni e le varie razze per ciò che sono, senza giudicarli.
Leo la reclama come moglie e regina, fatto che non sarà accettato facilmente dagli altri demoni, troppo diffidenti verso gli umani; l'esponente più rappresentativo di tale rifiuto è Anubis, primo ministro del regno e sostenitore fedele del re, che tenterà di ostacolare Sariphi molte volte in modi differenti, costringendola a superare varie prove di natura e difficoltà diverse.
Ambasciatrice del regno di Ozmargo, Sariphi affronterà tutto con determinazione, senza arrendersi mai, opponendo la gentilezza all'ostilità, il dialogo al conflitto, la comprensione alla sofferenza.
Così Sariphi riesce a farsi degli alleati preziosi, come la principessa Amit, dolce e timida amica a dispetto dell'aspetto inquietante di rettile/coccodrillo, la guardia del corpo Lant, la iena incaricata di proteggerla, le creature del mare; l'autrice riesce a inventare un immaginario bestiario davvero notevole e variegato, demoni-bestie che appartengono a etnie di regni diversi, e rappresentano classi sociali spesso separate e in tensione fra loro, conflitto che il re, insieme a Sariphi cerca di risolvere.
Sariphi è un grande sostegno per Leo, ne condivide pensieri, idee e sentimenti, l'autrice fa di lei una figura salda e positiva, che non necessita di una grande evoluzione perché in realtà è una roccia; non la vediamo mai piangersi addosso, neppure nel momento più cupo, non ha quasi paura di nulla, e quando ci sono lievi incertezze, vengono superate senza sforzo, e sta qui tutto il grande fascino di questa eroina che oppone il sorriso ad ogni difficoltà, e non si può fare a meno di adorarla.
Sariphi ci dice di non arrenderci mai, perchè alla fine il premio arriva, caratterialmente l'ho trovata molto simile a un altro famosissimo personaggio della mia infanzia, Candy Candy, un'altra orfana come lei, con le dovute differenze ovviamente, di storia e trama.
I personaggi negativi nel manga sono figure sporadiche, gli avversari reali si riducono a un paio che saltano fuori verso gli ultimi volumi e tramano per sottrarre il regno a re Leohart, di cui il più subdolo è Seth, figura che mette in dubbio il legittimo diritto del re di regnare su Ozmargo, il regno dei demoni.
La grafica dell'autrice Yu Tomofuji è piacevole, le tavole chiare e pulite, i disegni molto gradevoli e accattivanti, i personaggi suscitano tenerezza, quando ad esempio, l'autrice rappresenta la loro infanzia nei pochi flashback.
L'edizione Magic Press è molto buona, composta da volumetti robusti, maneggevoli e stampati su carta di qualità.
Ho apprezzato il divertente racconto alternativo alla fine dei volumetti 'La princibestia e il re normale', dove i personaggi assumono sembianze opposte, così il libretto allegato all'ultimo volume per la variant deluxe, con il piccolo epilogo.
Uno degli shojo migliori che abbia letto di recente, con una protagonista femminile che ho apprezzato tantissimo per personalità e carattere, lo consiglio a tutti; a coloro che esitano ad avvicinarsi al genere, questa potrebbe rivelarsi una buona partenza.