Recensione
Fenrir
4.5/10
Abbastanza chiaramente "Fenrir" è la classica serie manga che in Giappone è stata chiusa anzitempo (nel 99,9% dei casi a causa dello scarso successo) che poi è stata "riciclata" in Italia come miniserie.
Il perché di questo è anche abbastanza palese, senza fare troppi spoiler, la serie comincia con un arco narrativo introduttivo (palesemente solo introduttivo) che occupa più di metà della serie, per poi introdurre il cattivo finale e passare direttamente allo scontro finale, con decine di eventi che non vengono mostrati e solo lasciati intendere e con timeskip multipli (che poi, già un timeskip in un manga di 4 volumi da quella indicazione, ma qui sul finale si va avanti solo di quelli).
Quindi, appurato che in effetti è una miniserie suo malgrado, il manga può essere comunque considerato comunque una lettura consigliata?
Per me no.
Al di la di tutto, è chiaro che la serie non risulta poi tanto riuscita (non a caso è stata chiusa) ed ha diverse cose che non vanno, ma probabilmente i suoi problemi principali riguardano i personaggi e le scene d'azione.
In particolare i personaggi rappresentano il classico ruolo, I buoni sono i buoni perché sono buoni, i cattivi sono cattivi perché sì e i comprimari in pratica non hanno nessuna scrittura, sono un'estensione del loro capo (anche se quest'ultimo punto è anche comprensibile considerando il genere e il fatto che duri solo 4 volumi). In particolare il cattivo principale è il classico tizio che va in giro ad uccidere gente perché ...boh, perché è il cattivo e quello fa, altrimenti che cattivo sarebbe? Ma in realtà, come detto, questa cosa vale per tutti i personaggi e vale anche per il protagonista, che è il classico eroe buono (cosa che ci sta) che però manca di una scrittura che faccia pensare al fatto che quel personaggio sia così perché ha senso a livello narrativo, e non che sia così per il solo e unico motivo che lui sia il protagonista della storia, quindi l'eroe protagonista della storia.
L'altro punto che secondo me ne ha intaccato la storia editoriale è la resa delle scene d'azione. Per essere chiari, il manga è disegnato più che bene, ma la resa della scene d'azione è infima, nella stragrande maggioranza dei casi risulta davvero difficile capire cosa stia realmente accadendo. Considerando che si parla di una serie d'azione questo è un difetto non proprio trascurabile (per quanto a mio avviso non sia dello stesso peso dell'altro antecedentemente spiegato).
Insomma, per riassumere, Fenrir è una serie con dei lati negativi decisamente non trascurabili che hanno addirittura portato ad una sua chiusura anticipata, che a sua volta ha portato ancora più lati negativi all'opera, visto che risulta palese il cambio di velocità nella narrazione e la mancanza di praticamente l'intera vicenda, visto il brusco passaggio dall'introduzione al finale.
Il perché di questo è anche abbastanza palese, senza fare troppi spoiler, la serie comincia con un arco narrativo introduttivo (palesemente solo introduttivo) che occupa più di metà della serie, per poi introdurre il cattivo finale e passare direttamente allo scontro finale, con decine di eventi che non vengono mostrati e solo lasciati intendere e con timeskip multipli (che poi, già un timeskip in un manga di 4 volumi da quella indicazione, ma qui sul finale si va avanti solo di quelli).
Quindi, appurato che in effetti è una miniserie suo malgrado, il manga può essere comunque considerato comunque una lettura consigliata?
Per me no.
Al di la di tutto, è chiaro che la serie non risulta poi tanto riuscita (non a caso è stata chiusa) ed ha diverse cose che non vanno, ma probabilmente i suoi problemi principali riguardano i personaggi e le scene d'azione.
In particolare i personaggi rappresentano il classico ruolo, I buoni sono i buoni perché sono buoni, i cattivi sono cattivi perché sì e i comprimari in pratica non hanno nessuna scrittura, sono un'estensione del loro capo (anche se quest'ultimo punto è anche comprensibile considerando il genere e il fatto che duri solo 4 volumi). In particolare il cattivo principale è il classico tizio che va in giro ad uccidere gente perché ...boh, perché è il cattivo e quello fa, altrimenti che cattivo sarebbe? Ma in realtà, come detto, questa cosa vale per tutti i personaggi e vale anche per il protagonista, che è il classico eroe buono (cosa che ci sta) che però manca di una scrittura che faccia pensare al fatto che quel personaggio sia così perché ha senso a livello narrativo, e non che sia così per il solo e unico motivo che lui sia il protagonista della storia, quindi l'eroe protagonista della storia.
L'altro punto che secondo me ne ha intaccato la storia editoriale è la resa delle scene d'azione. Per essere chiari, il manga è disegnato più che bene, ma la resa della scene d'azione è infima, nella stragrande maggioranza dei casi risulta davvero difficile capire cosa stia realmente accadendo. Considerando che si parla di una serie d'azione questo è un difetto non proprio trascurabile (per quanto a mio avviso non sia dello stesso peso dell'altro antecedentemente spiegato).
Insomma, per riassumere, Fenrir è una serie con dei lati negativi decisamente non trascurabili che hanno addirittura portato ad una sua chiusura anticipata, che a sua volta ha portato ancora più lati negativi all'opera, visto che risulta palese il cambio di velocità nella narrazione e la mancanza di praticamente l'intera vicenda, visto il brusco passaggio dall'introduzione al finale.