Recensione
Black Lagoon Second Barrage
10.0/10
Recensione di HakMaxSalv92
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho ancora le palpitazioni e i brividi, insieme all'ansia e all'angoscia che mi stanno assalendo. Questa seconda stagione è ancora più brutale, sadica, crudele, spietata e grottesca della precedente. Scontri ancora più cruenti, distruttivi, devastanti sia sotto il profilo fisico che quello psicologico. Qui si assiste a un punto di svolta significativo e gradualmente molti dei personaggi principali che si sono visti nella prima stagione calano la maschera e rivelano la loro vera indole folle, pazza e votata alla distruzione totale e generale, senza remore né limiti. Il tutto si svolge in maniera serpentina, tortuosa e lenta, prolungando la sofferenza e il dolore con ribaltamenti di prospettive, punti di vista, tradimenti che fanno precipitare la situazione nel caos totale. Però nel mezzo di questo inferno qualcuno prova a continuare a mantenere la propria umanità ed integrità. Tuttavia scopre alla fine che si è preso in giro per tutto il tempo. Il mondo non è un posto innocente, né gentile, né affabile. Molti dei protagonisti hanno già interiorizzato questa lezione e si sono adeguati comportandosi di conseguenza. Qualcuno invece fa fatica ad accettarlo, ma alla fine è costretto a guardare in faccia la realtà.
La grafica è rimasta invariata: i movimenti fluidi e dinamici e i cambi di scena immediati servono ad alzare il livello di tensione della trama e a darle quel upgrade di tensione e suspense che la rende decisamente truculenta e sanguinaria. Le scene sono rapide ed in successione per creare quell'effetto di caos e confusione che ben si presta ad una trama così violenta e nella quale lo spettatore riesce ad immedesimarsi spontaneamente. Tuttavia ci sono le scene rallentate che però agiscono in funzione di quelle accelerate e che contribuiscono ad aumentare la tensione e la suspense negli spettatori quando c'è la reazione repentina di alcuni personaggi a seguito di determinate provocazioni da parte dei loro interlocutori. Le inquadrature mettono in risalto i personaggi e le vicende con dei primi piani che ben descrivono il loro mondo interiore e le situazioni che vivono.
La colonna sonora è rimasta invariata dalla prima stagione: forse e sicuramente è una decisione che è stata voluta per mantenere l'attenzione degli spettatori focalizzata sullo svolgimento. Le poche tracce che la compongono sono state sapientemente utilizzate per descrivere lo stato di tensione, rabbia, ira, furia, collera e violenza nei suoi singoli frame.
Un seguito di stagione decisamente di qualità e decisamente incisivo che sa bene dove "piantare le pallottole e come piantarle e colpisce corpo, mente, anima, cuore, e spirito. Il tutto condito da una buona dose di turpiloquio che non stiamo ad approfondire, ma che in questo caso è stato impiegato a dovere, e serve anche nell'atto dell'immedesimazione a stemperare l'angoscia e l'ansia che si proverebbero in una condizione ordinaria. Turpiloquio che però è anche bilanciato da citazioni colte e che quindi rende anche l'idea e forse sfatare il mito secondo cui i criminali sono ignoranti e non colti, bensì vuole mettere in risalto l'idea che essi hanno una visione del mondo molto chiara come chiunque altro e di conseguenza non sono tanto diverse dalle persone "civili" e "per bene" che tali si dichiarano; visione che hanno maturato attraverso la propria esperienza.
Voto: 10 e lode
Ho ancora le palpitazioni e i brividi, insieme all'ansia e all'angoscia che mi stanno assalendo. Questa seconda stagione è ancora più brutale, sadica, crudele, spietata e grottesca della precedente. Scontri ancora più cruenti, distruttivi, devastanti sia sotto il profilo fisico che quello psicologico. Qui si assiste a un punto di svolta significativo e gradualmente molti dei personaggi principali che si sono visti nella prima stagione calano la maschera e rivelano la loro vera indole folle, pazza e votata alla distruzione totale e generale, senza remore né limiti. Il tutto si svolge in maniera serpentina, tortuosa e lenta, prolungando la sofferenza e il dolore con ribaltamenti di prospettive, punti di vista, tradimenti che fanno precipitare la situazione nel caos totale. Però nel mezzo di questo inferno qualcuno prova a continuare a mantenere la propria umanità ed integrità. Tuttavia scopre alla fine che si è preso in giro per tutto il tempo. Il mondo non è un posto innocente, né gentile, né affabile. Molti dei protagonisti hanno già interiorizzato questa lezione e si sono adeguati comportandosi di conseguenza. Qualcuno invece fa fatica ad accettarlo, ma alla fine è costretto a guardare in faccia la realtà.
La grafica è rimasta invariata: i movimenti fluidi e dinamici e i cambi di scena immediati servono ad alzare il livello di tensione della trama e a darle quel upgrade di tensione e suspense che la rende decisamente truculenta e sanguinaria. Le scene sono rapide ed in successione per creare quell'effetto di caos e confusione che ben si presta ad una trama così violenta e nella quale lo spettatore riesce ad immedesimarsi spontaneamente. Tuttavia ci sono le scene rallentate che però agiscono in funzione di quelle accelerate e che contribuiscono ad aumentare la tensione e la suspense negli spettatori quando c'è la reazione repentina di alcuni personaggi a seguito di determinate provocazioni da parte dei loro interlocutori. Le inquadrature mettono in risalto i personaggi e le vicende con dei primi piani che ben descrivono il loro mondo interiore e le situazioni che vivono.
La colonna sonora è rimasta invariata dalla prima stagione: forse e sicuramente è una decisione che è stata voluta per mantenere l'attenzione degli spettatori focalizzata sullo svolgimento. Le poche tracce che la compongono sono state sapientemente utilizzate per descrivere lo stato di tensione, rabbia, ira, furia, collera e violenza nei suoi singoli frame.
Un seguito di stagione decisamente di qualità e decisamente incisivo che sa bene dove "piantare le pallottole e come piantarle e colpisce corpo, mente, anima, cuore, e spirito. Il tutto condito da una buona dose di turpiloquio che non stiamo ad approfondire, ma che in questo caso è stato impiegato a dovere, e serve anche nell'atto dell'immedesimazione a stemperare l'angoscia e l'ansia che si proverebbero in una condizione ordinaria. Turpiloquio che però è anche bilanciato da citazioni colte e che quindi rende anche l'idea e forse sfatare il mito secondo cui i criminali sono ignoranti e non colti, bensì vuole mettere in risalto l'idea che essi hanno una visione del mondo molto chiara come chiunque altro e di conseguenza non sono tanto diverse dalle persone "civili" e "per bene" che tali si dichiarano; visione che hanno maturato attraverso la propria esperienza.
Voto: 10 e lode