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Parto dalla premessa che questo è un anime del tutto unico. L'idea dell'anime in sé è tagliente: fare critica (sociale, politica, culturale, etc.), e "Sayonara Zetsubou Sensei" lo fa nella migliore maniera possibile, utilizzando il sarcasmo e l'ironia (strumenti che descrivono in maniera cinica i costumi umani). Il black humor è accompagnato, talvolta, da contesti nonsense in maniera intelligente (non è quindi posto a casaccio).

Bellissime le OST (di cui quelle al piano sono state realizzate da veri e propri maestri del suono), l'opening (molto originale: al di là dell'umorismo nero, comparata all'anime stesso, si rivela piuttosto misteriosa) e anche l'ending sono apprezzabili. Interessante quindi il contrasto per quanto riguarda le OST col piano con le scene in cui i personaggi sono simil-seri e risultano alla fine grotteschi per le proprie idee per la maggior parte del tempo espresse in maniera strampalata come da copione.

Vi sono varie personalità in contrasto tra loro, come lo è anche la comicità e la triste realtà descritte dal professore nei vari episodi, ma ciò che salta all'occhio è che si tratta di persone che nella vita reale sarebbero disagiate. Si tratta di personaggi pieni di difetti, ma che si fanno comunque apprezzare per la loro stessa indole (si fa quindi presa soprattutto su di loro nel corso dell'anime, venendo presentati con cura tramite espedienti comici).

È interessante che tra tutti i personaggi ve ne sia uno che è in contrapposizione con la visione del sensei stesso, citato nel titolo (un grandissimo pessimista che cade in disperazione per le cose più minuscole): una ragazza iper-positiva. Nella positività si vede sempre del buono, ma non in questo caso, perché diventa anch'essa un difetto: la ragazza tende a non vedere cattiverie e negatività che le si palesano davanti agli occhi (esempio non accaduto nell'anime: potrebbe vedere un senzatetto e pensare che a esso piaccia vivere in strada e fare la guardia al marciapiede, il che suona estremamente forzato, ma all'interno dell'anime accade ben di peggio e in maniera "naturale").

Il sensei sinceramente lo trovo un personaggio positivo a dispetto di quanto detto; infatti, nonostante il suo pessimismo, io ho visto in lui una figura che tiene ai suoi studenti e che fa loro da "faro" a suo modo. Le tesi del sensei verranno messe molteplici volte alla prova con le antitesi della ragazza iper-positiva, e i due mostreranno divergenza di pensiero critico. Non si hanno quindi affermazioni assolute sul piano della realtà ma dell'esperienza caratteriale e personale degli individui, per quanto concerne i temi e la vita in generale.

La regia si è sicuramente divertita a concepire le varie parodie, mettendoci quel pizzico in più della propria fantasia che rende le scene ben congegnate. Ed è riuscita soprattutto, con un certo stile, a mostrare le varie sfaccettature della società giapponese, alcune delle quali possono essere accomunate alla nostra. Studio Shaft si è mostrato innovativo, considerando l'anno in cui è stato realizzato "Sayonara Zetsubou Sensei", sul piano della rappresentazione di "soggetti" e "oggetti", ossia dell'approccio creativo ideato con il quale si interfaccia alle gag. È stata utilizzata una satira pungente che non mira a banalizzare le varie tematiche, ma a informare del modo in cui l'essere umano si comporta in determinati contesti della società attuale, a parlare di ideologie e abitudini collegabili a esso dal punto di vista del sensei e a volte degli studenti.

Non penso che le parole riescano a riassumere quanto sia assurdo e atipico "Sayonara Zetsubou Sensei", vi consiglio solo di guardarlo e farvi un'idea voi stessi.

P.S. Mi è scesa un po' di tristezza a volte (in senso buono) per alcune scene. Il sensei non è assolutamente cosciente di poter essere felice grazie ai suoi allievi. A mio parere, lui è un personaggio degno di affetto.