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8.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Un po' di sesso, qualche scena di sturpo, un protagonista "cazzuto" che scopre di avere ancora molto da imparare, un viaggio di formazione. Se siete tra quelli che credono che un manga sia un prodotto studiabile a tavolino, il cui successo è determinato da ingredienti somministrati nella giusta dose (come le Powerpuff girls) evitate "Berserk". La cura delle tavole vi lascerà meravigliati ma, sul lungo periodo, non lo capirete. Vi farà venire il mal di testa. E vi farà arrabbiare.

Il lungo manga incompiuto di Kentaro Miura merita di figurare tra opere del passato come "Rocky Joe" e "Motori in Pista", perché non si limita ad andare incontro ai gusti del grosso pubblico (anzi, alcune scene gli hanno causato problemi in patria e all'estero) ma descrive i personaggi come apparirebbero nella realtà, anche con tratti disgustosi, caratteri avidi e meschini, con personalità fragili e imbelli, eppure eroici proprio per questo, perché vanno avanti nonostante tutto.

Gatsu vive in un medioevo dove i mostri sono di casa e la magia è reale, dove nulla ti viene regalato, ma devi sudartelo. Figlio di una donna giustiziata per stregoneria e adottato da un "padre" riluttante; il trattamento che l'uomo riserva al ragazzino non è di favore, ma Gatsu imparerà da lui le basi del combattimento che gli permetteranno di entrare come mercenario nella Compagnia dei Falchi. Gatsu non conosce se stesso: per tutta la sua gioventù ha imparato solo come difendersi, ma la sua tenacia e la lealtà attirano l'attenzione di Griffith, leader carismatico ed efebico dei Falchi. Griffith è abituato ad ottenere tutto quello che vuole, ma qualcosa lo lega indissolubilmente al nuovo compagno, qualcosa che non è solo amicizia. Questo incontro permetterà loro di scoprire chi sono veramente, con esiti catastrofici per l'intero mondo, quando il potere della magia verrà a galla. Caska, la donna che Griffith ha salvato da un destino di schiavitù, ha rinunciato alla propria femminilità per servirlo, in verità segretamente innamorata di lui. Gatsu è l'imprevisto, è lo straniero, la zizzania nel campo. Caska e Gatsu finiranno per mettersi insieme. La scintilla che scatenerà l'inferno in terra. Griffith ha creato Caska per come noi la conosciamo. Griffith la distruggerà.

E qui sta il colpo di genio di Miura: vagare per il mondo in cerca di vendetta è esattamente ciò che il lettore si aspetta dall'eroe, ma il fumettista coinvolge tutti, anche chi resta, anche chi non partecipa alla battaglia. Caska, senza memoria, privata della parola, viene abbandonata, sia pure in un luogo sicuro. Gatsu è stato egoista? Le voleva veramente bene? Una vendetta vale più della donna amata? Non sta a noi giudicare. La storia non è ancora finita... ma ciò che conta è la capacità di Miura di suscitare in noi dilemmi morali.

Scomparso precocemente, Miura ha lasciato disposizioni affinché altri concludano il manga.