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Dopo aver guardato questa serie per curiosità, la prima cosa che mi ha colpito è il suo avere una narrazione piuttosto dispersiva, riassumibile nel vedere la coppia di protagonisti Guideau e Ashaf (e in un paio di episodi al posto loro abbiamo pure un'altra coppia protagonista) che affrontano diversi casi inerenti la caccia alle streghe. Naturalmente ci sono dei fili comuni che legano tutti questi episodi, usati per fornire dettagli sul particolare rapporto che esiste tra i due protagonisti e anche sul mondo in cui vivono, ma nonostante questo è comunque forte la tentazione di chiedersi dove la serie voglia andare a parare, almeno fino all'ultimo episodio.

Se prendiamo le singole avventure, esse seguono tutte lo stesso canovaccio: c'è un mistero che sembra legato a una strega, il duo interviene per investigare e distrugge la minaccia, spesso ricorrendo alla vera forza di Guideau (e la prima volta è un colpo di scena abbastanza inaspettato).
Il primo caso si lascia guardare, però non ha nulla di particolare, probabilmente perché ha un andamento troppo prevedibile. Tuttavia, a partire dal successivo caso, la narrazione dimostra in crescendo di essere molto abile nel gestire la tensione e l'azione, è capace di creare aspettative anche usando le sole parole, introduce un discreto lato da detective story e sa offrire pure alcuni momenti di grande spettacolarità. A mio avviso, si raggiunge l'apice con il penultimo caso, che unisce un bel ritmo a dei cattivi talmente odiosi, che non si vede l'ora di vederli finire tra le mani di Guideau. Purtroppo, l'aspetto spettacolare ad un certo punto viene frenato da un calo nella qualità delle animazioni, in particolare quelle dei personaggi, che, pur non diventando inguardabili, proprio nei momenti d'azione danno l'impressione che più di quello proprio non si poteva fare.

Riguardo ai personaggi, devo dire che in questa serie è possibile trovare più affascinanti alcuni comprimari che i protagonisti: Guideau e Ashaf possono suscitare una certa curiosità, visto che sono una strana coppia alquanto particolare, non certo legata da amore o amicizia. Però lei (o lui) non va oltre il tipo della selvaggia furiosa e irascibile, Ashaf ha troppo quell'atteggiamento alla 'anche se non sembra, ho tutto sotto controllo' e solo nel finale, una volta capito il tipo di rapporto tra loro, ci si può chiedere perché ha preso quella decisione.
Viceversa, risulta molto più carismatica, misteriosa e avvincente un'altra coppia, di comprimari, ossia Phanora e il suo assistente Johan, protagonisti assoluti degli episodi 4 e 5. Si distingue poi la streghetta Helga, un bel mix di dramma, simpatia e tenerezza.
Sui cattivi c'è giusto da dire che le streghe, pur accompagnate dalla nomea di esseri solo crudeli, costituiscono invece un panorama variegato che va da quella malvagia a quella buona ma spietata, fino alla strega che vorrebbe solo vivere in pace. Molto più adatti al ruolo di cattivi sono invece i Giustizieri, talmente forti e arroganti nella loro spietatezza che si gode nell’assistere al loro massacro.

Con giusto un accenno alle musiche, gradevoli ma nulla di particolare, concludo che questa è una serie non perfetta, ma capace comunque di intrattenere molto bene, e presenta alcuni personaggi davvero suggestivi.
Voto: tra il 7 e il 7,5