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"Zettai Kareshi" è un drama all'apparenza leggero, ma che riesce a trasmettere profonde emozioni. La premessa da cui parte il tutto è necessariamente fantascientifica: un umanoide programmato per diventare il fidanzato ideale viene fornito come prototipo ad una ragazza perfettamente ordinaria, che casualmente ci si affezionerà al punto da decidere di continuare a tenerlo accanto a sé, anche contro i propri interessi. Night, l'umanoide, è un prototipo acerbo i cui difetti finiscono tuttavia, lentamente, per essere apprezzati come qualità, sia da Riko sia dallo spettatore, in quanto indici della sincerità e della purezza d'animo del robot.

Ed è proprio questo il punto che, sebbene sia assolutamente prevedibile da parte dello spettatore, riesce a commuovere ed emozionare profondamente: la sincerità e il lento realismo con cui viene poco alla volta mostrata la presa di coscienza da parte di Night. In alcune scene, soprattutto sul finale, sarà necessario tenere a portata di mano un pacchetto di fazzoletti. Ma la commozione non è mai eccessiva, mai edulcorata, sempre emotivamente e a livello di sviluppo dei personaggi molto realistica seppur in una cornice complessivamente improbabile.

Una delle chiavi di lettura del drama, così com'è presentato, è inoltre quell'idea genuinamente giapponese secondo la quale le tecnologie esistono ed è giusto che vengano sviluppate per migliorare la vita degli esseri umani; e gli antagonisti della storia, se così li si può chiamare, sono proprio coloro che spingono per una tecnologia dimentica dell'umanità intrinseca in essa e più oggettivamente asettica. E' possibile che nel manga originale non emergessero in modo così spiccato questi elementi di riflessione aziendali e sul ruolo delle tecnologie, ma essi forniscono qui un valore aggiunto.

Ben costruito il triangolo amoroso, nel quale lo spettatore finisce per ritrovarsi più di una volta indeciso. Impossibile non affezionarsi a Soshi Asamoto e tifare per lui più di una volta; e la rigida recitazione di Night, che sulle prime può infastidire leggermente, è perfettamente coerente con la costruzione del personaggio e si attenua con il procedere dell'opera, anche se mai del tutto, proprio come dovrebbe essere. Non troppo convincente il personaggio della protagonista, a tratti egocentrica e anche un po' egoista, ma l'elemento finisce per passare in secondo piano.
Le puntate si susseguono una dopo l'altra con fluidità, senza momenti morti, e facilmente la serie potrebbe finire per essere oggetto di binge watching. Fortemente consigliata.