Recensione
BL Metamorphosis
10.0/10
Recensione di hachi_rosa92
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“BL Metamorphosis” è un film, ispirato all’omonimo manga (“Metamorphose no Engawa”), che riesce a portare il suo messaggio allo spettatore con dolcezza e leggerezza, grazie anche alle splendide musiche che intercalano la pellicola e aggiungono una spensieratezza perfettamente in linea con la narrazione. Fin dall’inizio è chiaro il sentimento che gli autori ci vogliono trasmettere riguardo al genere Boy’s Love (BL), l’emozione che fa seguire lo sviluppo di una storia d’amore sincera ma tormentata. Per dirlo con le parole di Yuki: “Forse sono troppo vecchia per questo, ma voglio tifare per loro.”
Diversi sono i temi trattati, e non solo riguardanti il "Boy’s Love". Oltre alla riflessione sulle sfaccettature del genere BL, la pellicola affronta sia il timore del giudizio sociale da parte di Urara, per il fatto che si scopra che ne è lettrice, sia il superamento del pregiudizio legato all’età di Yuki che si appassiona, senza remore, ad un genere socialmente ritenuto insolito per un’anziana e lo fa con sincera energia, ritrovando anche la se stessa più giovane.
Non meno importante il tema del ruolo che il supporto da parte del lettore può rivestire per una mangaka nel suo percorso creativo, grazie all’interazione delle protagoniste con la mangaka Yu Komeda.
Toccante, soprattutto per chi tra gli spettatori avesse mai sognato una carriera nel mondo dei manga, la positività che viene trasmessa riguardo alla passione e all’impegno che Urara mette nel suo manga, il quale, nonostante tecnicamente non sia a livello professionale, è per lei fonte di gioia e soddisfazione.
Una pellicola toccante per tutti gli appassionati di manga e per chi fosse alla ricerca di una storia di positività riguardo il superamento dei propri limiti.
Diversi sono i temi trattati, e non solo riguardanti il "Boy’s Love". Oltre alla riflessione sulle sfaccettature del genere BL, la pellicola affronta sia il timore del giudizio sociale da parte di Urara, per il fatto che si scopra che ne è lettrice, sia il superamento del pregiudizio legato all’età di Yuki che si appassiona, senza remore, ad un genere socialmente ritenuto insolito per un’anziana e lo fa con sincera energia, ritrovando anche la se stessa più giovane.
Non meno importante il tema del ruolo che il supporto da parte del lettore può rivestire per una mangaka nel suo percorso creativo, grazie all’interazione delle protagoniste con la mangaka Yu Komeda.
Toccante, soprattutto per chi tra gli spettatori avesse mai sognato una carriera nel mondo dei manga, la positività che viene trasmessa riguardo alla passione e all’impegno che Urara mette nel suo manga, il quale, nonostante tecnicamente non sia a livello professionale, è per lei fonte di gioia e soddisfazione.
Una pellicola toccante per tutti gli appassionati di manga e per chi fosse alla ricerca di una storia di positività riguardo il superamento dei propri limiti.