Recensione
Episode G: Assassin sequel di Episode G anche se non diretto in quanto c'è un salto temporale di molti anni con il primo Episodio G, ed spin-off non canonico de I Cavalieri dello Zodiaco, il primo manga del 1986, si presenta come un'opera ricca di spunti ma, ahimè, non sempre ben sviluppati e anche incasinati, soprattutto nei primi 7 o 8 volumi del manga.
La storia, che si svolge in un futuro alternativo e tra diverse dimensioni, si rivela articolata, forse fin troppo, ma soprattutto dopo un po' il tutto annoia. L'intreccio, ricco di colpi di scena e rivelazioni, fatica a tenere il ritmo, risultando a tratti dispersivo e poco chiaro a tratti noioso a tratti interessante.
Nonostante il cast numeroso, molti personaggi non brillano per originalità e spessore psicologico, alcuni sono proprio stereotipati e i nuovi personaggi faticano ad essere interessati e spesso non lo sono.
Lo stile di disegno, pur discreto, non risulta sempre uniforme nel corso dell'opera, ma soprattutto alle volte per me non è per nulla adatto ad un manga di Saint Seiya. Alcune tavole sono curate nei dettagli e dinamiche, mentre altre appaiono confuse e il character design dei personaggi spesso non mi è piaciuto.
(Curiosa e interessante la presenza in questo manga di alcuni personaggi di Saint Seiya Next Dimension.)
Episode G: Assassin non riesce a cogliere appieno le potenzialità della storia e dei personaggi, un'opera che, pur non mancando di spunti interessanti, delude le aspettative dei fan più affezionati, è un lettore occasionale che non conosce l'universo di Saint Seiya probabilmente non ci capirebbe nulla leggendo i primi volumi di Episode G Assassin.
La storia, che si svolge in un futuro alternativo e tra diverse dimensioni, si rivela articolata, forse fin troppo, ma soprattutto dopo un po' il tutto annoia. L'intreccio, ricco di colpi di scena e rivelazioni, fatica a tenere il ritmo, risultando a tratti dispersivo e poco chiaro a tratti noioso a tratti interessante.
Nonostante il cast numeroso, molti personaggi non brillano per originalità e spessore psicologico, alcuni sono proprio stereotipati e i nuovi personaggi faticano ad essere interessati e spesso non lo sono.
Lo stile di disegno, pur discreto, non risulta sempre uniforme nel corso dell'opera, ma soprattutto alle volte per me non è per nulla adatto ad un manga di Saint Seiya. Alcune tavole sono curate nei dettagli e dinamiche, mentre altre appaiono confuse e il character design dei personaggi spesso non mi è piaciuto.
(Curiosa e interessante la presenza in questo manga di alcuni personaggi di Saint Seiya Next Dimension.)
Episode G: Assassin non riesce a cogliere appieno le potenzialità della storia e dei personaggi, un'opera che, pur non mancando di spunti interessanti, delude le aspettative dei fan più affezionati, è un lettore occasionale che non conosce l'universo di Saint Seiya probabilmente non ci capirebbe nulla leggendo i primi volumi di Episode G Assassin.