Recensione
"Ikoku Nikki, journal with witch" è uno josei pubblicato da Flashbook, composto da 11 volumi. Prima opera che leggo di questa autrice, Yamashita Tomoko, più nota forse per la sua produzione di BL; leggendo la scheda relativa ho notato che spazia in vari ambiti, ma molte sue opere sono tuttora inedite da noi.
Qui la tematica è diversa, complessa e stratificata, parte dall'elaborazione di un lutto famigliare che tocca una ragazzina di 15 anni che perde entrambi i genitori, con tutte le conseguenze che ne derivano, si passa ai rapporti parentali conflittuali e difficoltosi, la crescita e la maturazione personale, fino alle domande esistenziali sulla vita, sul conoscere se stessi e coloro che ci circondano, tutto visto in chiave introspettiva.
Le due protagoniste sono zia e nipote, Makio e Asa, due personalità assai distanti e quanto mai diverse per carattere e temperamento. Makio è una scrittrice di romanzi per ragazze, donna complicata, contorta, asociale e anaffettiva, a suo modo affascinante, abituata a stare sola e poco incline a relazionarsi agli altri; sembra dura, ma ha cuore di prendere con sé la nipote, figlia della sorella maggiore defunta, con cui non era in buoni rapporti. All'interno della serie, alcuni brevi flashback fanno luce su attriti e conflitti tra le due sorelle, non sembrano altro che apparenti contrasti caratteriali, incomprensioni. Forse l'autrice resta volutamente sul vago, ma non ci sono reali e serie motivazioni che spiegano questo presunto odio fra sorelle.
Sulla base di questi contrasti passati, può dipendere l'atteggiamento inizialmente freddo di Makio verso la nipote Asa, ragazzina che se non esplode di rabbia, nasconde il dolore con mille domande nella testa, su se stessa, sugli altri, sul futuro, e soprattutto sui genitori defunti che non possono più guidarla, su un padre che dai suoi ricordi sembra incolore e privo di carattere, e una madre che le lascia un diario, che nei ricordi della sorella Makio sembra dispotica e critica verso di lei, forse gelosa.
Non è facile analizzare queste parti della storia, sono quelle meno lineari per i flashback che compaiono quasi contemporanei alla trama principale, un espediente che genera un po' di confusione nel lettore, che forse la mangaka ha utilizzato per giocare sulla confusione psicologica delle due protagoniste, in particolare di Asa, ma anche Makio ha i suoi momenti di crisi creativa ed emotiva, per la sua incapacità di manifestare ed esprimere apertamente i suoi sentimenti.
Il rapporto tra le due protagoniste viene analizzato, sviluppato nei ricordi messi a confronto, nelle domande e nelle risposte date o non date, mentre Makio cerca un po' goffamente di non condizionare l'esistenza della nipote, per fare di Asa una persona libera a autonoma; nella trama compaiono una serie di altri personaggi secondari che interagiscono ora con Makio, ora con Asa: l'amico ed ex fidanzato della donna ancora interessato a lei, le amiche e compagne di scuola di Asa, Emiri in particolare, con cui la ragazza si confronta su diversi temi, la sessualità, la solitudine espressa per immagini simboliche, le attitudini e i talenti individuali che possono condizionare le scelte personali, il bisogno di distinguersi dalla massa, la direzione da percorrere. Tutti i personaggi secondari concorrono all'evoluzione psicologica delle due protagoniste, che spesso riversano su di loro, dubbi, domande e inquietudini.
L'affetto e l'accettazione arriveranno con fatica, attraverso un percorso tortuoso e contorto, in una bella storia adulta che nella prima parte ho trovato più fluida, e nella seconda metà la sceneggiatura si perde un po' in una narrazione meno lineare.
I disegni della mangaka sono essenziali, semplici, il tratto è quasi evanescente, ma ha il suo fascino mentre emerge sui primi piani, sugli sfondi quasi assenti o con pochi dettagli, facendo risaltare gli sguardi dei personaggi, le espressioni. Una bella serie, non perfetta ma godibile, che affronta tematiche adulte come poche volte mi è capitato di leggere.
Qui la tematica è diversa, complessa e stratificata, parte dall'elaborazione di un lutto famigliare che tocca una ragazzina di 15 anni che perde entrambi i genitori, con tutte le conseguenze che ne derivano, si passa ai rapporti parentali conflittuali e difficoltosi, la crescita e la maturazione personale, fino alle domande esistenziali sulla vita, sul conoscere se stessi e coloro che ci circondano, tutto visto in chiave introspettiva.
Le due protagoniste sono zia e nipote, Makio e Asa, due personalità assai distanti e quanto mai diverse per carattere e temperamento. Makio è una scrittrice di romanzi per ragazze, donna complicata, contorta, asociale e anaffettiva, a suo modo affascinante, abituata a stare sola e poco incline a relazionarsi agli altri; sembra dura, ma ha cuore di prendere con sé la nipote, figlia della sorella maggiore defunta, con cui non era in buoni rapporti. All'interno della serie, alcuni brevi flashback fanno luce su attriti e conflitti tra le due sorelle, non sembrano altro che apparenti contrasti caratteriali, incomprensioni. Forse l'autrice resta volutamente sul vago, ma non ci sono reali e serie motivazioni che spiegano questo presunto odio fra sorelle.
Sulla base di questi contrasti passati, può dipendere l'atteggiamento inizialmente freddo di Makio verso la nipote Asa, ragazzina che se non esplode di rabbia, nasconde il dolore con mille domande nella testa, su se stessa, sugli altri, sul futuro, e soprattutto sui genitori defunti che non possono più guidarla, su un padre che dai suoi ricordi sembra incolore e privo di carattere, e una madre che le lascia un diario, che nei ricordi della sorella Makio sembra dispotica e critica verso di lei, forse gelosa.
Non è facile analizzare queste parti della storia, sono quelle meno lineari per i flashback che compaiono quasi contemporanei alla trama principale, un espediente che genera un po' di confusione nel lettore, che forse la mangaka ha utilizzato per giocare sulla confusione psicologica delle due protagoniste, in particolare di Asa, ma anche Makio ha i suoi momenti di crisi creativa ed emotiva, per la sua incapacità di manifestare ed esprimere apertamente i suoi sentimenti.
Il rapporto tra le due protagoniste viene analizzato, sviluppato nei ricordi messi a confronto, nelle domande e nelle risposte date o non date, mentre Makio cerca un po' goffamente di non condizionare l'esistenza della nipote, per fare di Asa una persona libera a autonoma; nella trama compaiono una serie di altri personaggi secondari che interagiscono ora con Makio, ora con Asa: l'amico ed ex fidanzato della donna ancora interessato a lei, le amiche e compagne di scuola di Asa, Emiri in particolare, con cui la ragazza si confronta su diversi temi, la sessualità, la solitudine espressa per immagini simboliche, le attitudini e i talenti individuali che possono condizionare le scelte personali, il bisogno di distinguersi dalla massa, la direzione da percorrere. Tutti i personaggi secondari concorrono all'evoluzione psicologica delle due protagoniste, che spesso riversano su di loro, dubbi, domande e inquietudini.
L'affetto e l'accettazione arriveranno con fatica, attraverso un percorso tortuoso e contorto, in una bella storia adulta che nella prima parte ho trovato più fluida, e nella seconda metà la sceneggiatura si perde un po' in una narrazione meno lineare.
I disegni della mangaka sono essenziali, semplici, il tratto è quasi evanescente, ma ha il suo fascino mentre emerge sui primi piani, sugli sfondi quasi assenti o con pochi dettagli, facendo risaltare gli sguardi dei personaggi, le espressioni. Una bella serie, non perfetta ma godibile, che affronta tematiche adulte come poche volte mi è capitato di leggere.