Recensione
Megazone 23 III
5.5/10
Come si dice, visti i primi due, tanto valeva vedere pure il terzo per completezza, che ha confermato quanto visto in precedenza.
Cosa non va: sono in sostanza le stesse cose dei primi due capitoli, ossia una trama che vorrebbe essere complessa, presentando intrighi, rivelazioni sconvolgenti, momenti drammatici, che inserisce in un connubio di azione e musica alla "Macross" tematiche pure interessanti, come la lotta per l'affermazione della libertà individuale e collettiva contro un potere arrogante che vuole invece uniformare tutto e tutti sotto il suo controllo. Il problema però è che tutto questo resta sulla carta, perché anche qui, a causa della narrazione alquanto superficiale, l'interesse verso questo materiale narrativo è sempre ai minimi termini, le cose accadono e non ci dicono nulla o quasi. In questa terza parte c'è giusto una certa curiosità nello scoprire cosa è successo dopo che sono passati molti secoli dalla conclusione del secondo OAV.
Lo stesso discorso vale per i personaggi, sempre piuttosto piatti e poco capaci di suscitare empatia per le loro vicende. Se non altro il nuovo protagonista, Eiji Takanaka, torna ad essere un personaggio veramente centrale della trama, perché nel precedente OAV avevamo Shogo, che finiva per confondersi in un gruppo di biker punk, diventando solo uno dei tanti.
Cosa invece funziona: di nuovo il buon ritmo generale, che può essere considerato a questo punto un piccolo miracolo della saga, perché, nonostante la trama e i personaggi non esaltanti, la durata di quasi cento minuti e il fatto che le scene d'azione robotiche (sempre senza infamia e senza lode) siano persino di meno rispetto al passato, anche in questa terza parte la storia scorre senza problemi e riesce a mantenere desta l'attenzione quanto basta per non annoiare mai.
Riguardo ad altro, da notare purtroppo un certo calo nelle animazioni: se nei precedenti episodi la qualità tecnica era tutto sommato buona (solo invecchiata in alcuni punti), qui invece abbiamo sin da subito e diverse volte movimenti scattosi e delle facce con dettagli poco rifiniti. Almeno il fanservice si limita a qualche nudo, e ci viene risparmiata la scena di sesso gratuita che c'era negli altri capitoli.
Le musiche non mi hanno detto nulla.
Per concludere: secondo me la saga di "Megazone" in generale non è il peggio del peggio, ma neppure interessante come invece mi aspettavo in base a molti commenti trovati in giro.
Cosa non va: sono in sostanza le stesse cose dei primi due capitoli, ossia una trama che vorrebbe essere complessa, presentando intrighi, rivelazioni sconvolgenti, momenti drammatici, che inserisce in un connubio di azione e musica alla "Macross" tematiche pure interessanti, come la lotta per l'affermazione della libertà individuale e collettiva contro un potere arrogante che vuole invece uniformare tutto e tutti sotto il suo controllo. Il problema però è che tutto questo resta sulla carta, perché anche qui, a causa della narrazione alquanto superficiale, l'interesse verso questo materiale narrativo è sempre ai minimi termini, le cose accadono e non ci dicono nulla o quasi. In questa terza parte c'è giusto una certa curiosità nello scoprire cosa è successo dopo che sono passati molti secoli dalla conclusione del secondo OAV.
Lo stesso discorso vale per i personaggi, sempre piuttosto piatti e poco capaci di suscitare empatia per le loro vicende. Se non altro il nuovo protagonista, Eiji Takanaka, torna ad essere un personaggio veramente centrale della trama, perché nel precedente OAV avevamo Shogo, che finiva per confondersi in un gruppo di biker punk, diventando solo uno dei tanti.
Cosa invece funziona: di nuovo il buon ritmo generale, che può essere considerato a questo punto un piccolo miracolo della saga, perché, nonostante la trama e i personaggi non esaltanti, la durata di quasi cento minuti e il fatto che le scene d'azione robotiche (sempre senza infamia e senza lode) siano persino di meno rispetto al passato, anche in questa terza parte la storia scorre senza problemi e riesce a mantenere desta l'attenzione quanto basta per non annoiare mai.
Riguardo ad altro, da notare purtroppo un certo calo nelle animazioni: se nei precedenti episodi la qualità tecnica era tutto sommato buona (solo invecchiata in alcuni punti), qui invece abbiamo sin da subito e diverse volte movimenti scattosi e delle facce con dettagli poco rifiniti. Almeno il fanservice si limita a qualche nudo, e ci viene risparmiata la scena di sesso gratuita che c'era negli altri capitoli.
Le musiche non mi hanno detto nulla.
Per concludere: secondo me la saga di "Megazone" in generale non è il peggio del peggio, ma neppure interessante come invece mi aspettavo in base a molti commenti trovati in giro.