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"Stai attento ai gay! Da quelle parti tutti gli uomini gentili che hanno i baffi sono gay."

Questa è la raccomandazione che le sorelle di Tomoi Hisatsugu fanno al loro fratellino dopo il suo annuncio di voler proseguire la sua carriera di dottore a New York. Hisatsugu infatti accetterebbe di andare ovunque pur di scappare la sua opprimente famiglia. Nonostante però alcuni sentimenti non chiari che Hisatsugu prova per un amico del liceo, i "gay" non sono esattamente un suo pensiero... Fino a quando, una volta arrivato a New York, non incontra Richard Steins, brillante e affascinante dottore che, guarda caso, sfoggia un bel paio di baffi.

E' incredibile come "Nemureru Mori No Binan" ("Il Bell'Addormentato Nel Bosco"), nonostante sia un manga del 1986 e scritto nel pieno della pandemia Aids, risulti una ventata d'aria fresca rispetto a molti BL anche recenti. La storia è incentrata su Tomoi Hisatsugu e la sua crescita da giovane dalle mille possibilità che, a dispetto di un atteggiamento allegro e spensierato, è visibilmente intorpidito da tutto quello che lo circonda; ad uomo sicuro di se e di quello che vuole nella vita. Basterà infatti un semplice bacio da parte del dottor Richard Steins per risvegliare il "bell'addormentato" e l'autrice riesce davvero in poche pagine a farci vedere il naturale cambiamento di Hisatsugu. E' molto bello anche come il tutto venga trattato con molta naturalezza. I personaggi non si fanno mille problemi sul fatto che siano omosessuali ma anzi, come ho accennato prima, il rendersi conto di questo suo essere è ciò che finalmente fa sentire Hisatsugu una persona completa.
Tutto sommato devo dire che l'autrice ha fatto un ottimo lavoro nel raccontare della relazione tra due uomini ma anche di cosa significasse essere omossessuali all'epoca. Mi ha ricordato di storie simili raccontate da uomini che l'hanno vissuta in prima persona che ho ascoltato in vari documentari sull'argomento.
Oltre alle parti romantiche però, l'autrice Wakuni Akisato eccelle anche nello scrivere siparietti comici molto divertenti.
Essendo il manga ambientato all'inizio degli anni 80, l'autrice tocca anche il tema dell'Aids anche se in maniera abbastanza marginale. All'inizio mi sarebbe quasi venuto da dire in maniera un po' superficiale, però essendo quel periodo proprio l'inizio della pandemia, ho trovato abbastanza veritiero che i personaggi non dessero (sfortunatamente) troppo peso alla cosa.
L'unica risvolto di trama che mi ha fatto storcere il naso, è stato quello avente a che fare con un ex di Richard. Fin troppo melodrammatico e che ho trovato fuori posto all'interno della storia.

Quello che però mi ha fatto avvicinare al manga in primo luogo, sono stati i disegni in stile squisitamente anni 80 e devo dire che si sono rivelati il punto di forza dell'intera opera. Wakuni Akisato fa un ottimo utilizzo dei chiaro scuro al punto che alcune vignette sembrerebbero essere uscite dai migliori film anni '50. Ma in generale le tavole sono molto cinematografiche. In alcune di esse non ci sono nemmeno balloons, ma l'autrice lascia che siano i suoi disegni a parlare, a volte soffermandosi su una singola azione, facendoci vedere ogni movimento dei personaggi. Il risultato sono scene di grande impatto, capaci di farci capire i sentimenti dei personaggi più di mille parole. Il primo bacio tra Hisatsugu e Richard in particolare è di una bellezza da lasciare senza fiato. L'emozioni dei protagonisti sembrano uscire dalle tavole.

Per tutto ciò che ho detto fino ad ora, credo che un 8,5 sia un voto più che adatto. "Nemureru Mori No Binan" aveva tutte le carte in regola per essere un piccolo gioiellino nel panorama BL. Purtroppo però il finale è fin troppo sbrigativo. Wakuni Akisato aveva materiale per almeno un'altra manciata di capitoli in più ma si limita a liquidare e a concludere il tutto in un paio di pagine. Non l'ho trovato degno del modo in cui aveva raccontato la storia d'amore tra Hisatsugu e Richard fino a quel momento. Però devo ammettere che una trovata molto romantica sul finale mi ha fatto comunque venire gli occhi lucidi. Quindi come finale non è completamente da buttare, anzi!
Al momento questo volume è inedito in Italia, e credo che purtroppo resterà cosi essendo un titolo vecchiotto e sconosciuto. Un grandissimo peccato. Però, chi lo sa, con il recente boom del genere qui da noi e la valanga di volumi unici che le casi editrici portano, magari c'è una piccolissima speranza che arrivi. Ne varrebbe assolutamente la pena. Per il momento se masticate l'inglese o direttamente il giapponese, è una lettura che consiglio caldamente soprattutto se cercate storie BL più mature.

P.S. L'autrice ha scritto un sequel pubblicato nel 1987 chiamato semplicemente "Tomoi" composto da quattro capitoli (che non ha una scheda qui su animeclick) ma purtroppo è nettamente inferiore a questo volume ed ha un finale deludente. Quindi se magari foste interessati alla lettura, per me potreste anche solo fermarvi a questo primo volume.