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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Introduzione e trama

È un secondo capitolo molto strano, ma comunque abbastanza interessante. Una sorta di viaggio alla scoperta di sé, della propria vocazione e del proprio posto nel mondo. Il tutto comincia con un giovane ragazzo pieno di sogni e di aspettative dalla vita, che appunto insegue il suo sogno; in questo caso si tratta di diventare un super-cattivo. Qui assistiamo infatti a Gru che, ormai avendo a sua disposizione i Minions, progetta di conquistare il mondo, ispirandosi ai suoi super-cattivi preferiti, i Malefici 6, guidati da niente poco di meno che Wild Knuckles, una vecchia mente criminale subdola, scaltra, astuta e geniale. Fino a qui non sembra filare tutto liscio: infatti, il nostro Gru riceve l'opportunità della sua vita di incontrare i suoi idoli e poter diventare un membro. Ma, come sappiamo bene, la vita può e riserva quasi sempre delle sorprese molto spiacevoli: il nostro Gru viene convocato soltanto per essere umiliato e mandato via. Ma il nostro piccolo aspirante criminale non demorde e ruba un oggetto assai singolare proprio sotto il naso dei suoi idoli; tuttavia, questi se ne accorgono e cominciano un inseguimento, e quindi una caccia al ragazzo senza tregua e senza quartiere. Così comincia il calvario di Gru nel suo tentativo di diventare un criminale di tutto rispetto. Ci si mette il fatto che viene rapito da niente poco di meno che Wild Knuckles, il quale si è nel frattempo rifatto una squadra e il quale minaccia di ucciderlo, se non gli consegna una pietra/medaglione cinese dai poteri straordinari. Gru ammette però che non ce l'ha lui. A questo punto, spetta ai Minions recuperare il medaglione, o Gru ne pagherà le conseguenze. I nostri piccoli omuncoli gialli partono quindi per un viaggio molto lungo che mette alla prova la loro fedeltà e lealtà nei confronti del loro mini-capo. Essi tuttavia non demordono, anzi persistono e giungono alla meta, ovvero San Francisco, con il medaglione. Tuttavia, qui vengono intercettati dai Malefici 6 che, recuperato il medaglione, impiegano il suo potere per trasformarsi nelle bestie più feroci dello zodiaco e cominciano a seminare il terrore per tutta Chinatown, dove si sta svolgendo il Capodanno cinese. A questo punto, spetta a Wild Knuckles insieme ai Minions salvare Gru e sconfiggere i Malefici 6. Grazie alla propria persistenza, perseveranza e tenacia, l'impresa riesce e i super-criminali vengono fermati e arrestati.

Grafica, personaggi, colonna sonora e stile

La grafica è rimasta invariata, con quei colori brillanti e sgargianti che mettono in risalto l'ambientazione e anche i personaggi che in essa agiscono e si ritrovano a vivere le situazioni che compongono la vicenda. Abbastanza buoni sono poi i primi piani, che servono a mettere in risalto le emozioni e i sentimenti dei personaggi nelle singole scene. La grafica 3D fornisce un senso di profondità alla vicenda, specie se poi viene messa in risalto con un buon slow motion, per catturare i singoli dettagli di ogni situazione e fare in modo di esaltare l'intensità di ogni momento e/o attimo.
La colonna sonora è un misto di grandi successi del passato, mescolati con motivetti che spaziano dalla classica alla musica tradizionale cinese. Lo stile della vicenda è sicuramente ispirato ai film di Quentin Tarantino: andiamo da "Pulp Fiction" fino a "Kill Bill" in primo piano, mentre un'altra influenza innegabile sono i film di arti marziali interpretati da niente poco di meno che il maestro dei maestri di arti marziali Bruce Lee, alla cui memoria questo film rende omaggio. Infine, non possiamo non intravedere l'allusione ai Sinistri 6, i nemici giurati di Spider Man, dei quali i Malefici 6 sono una sorta di parodia.

Messaggi e insegnamenti

La vicenda ci pone di fronte alla questione di chi siamo e cosa vogliamo veramente dalla vita. Sia Gru che i Minions cercano di capire qual è il loro posto nel mondo e intraprendono il loro viaggio personale alla scoperta di sé stessi e del proprio potenziale, per imparare cose di sé stessi che prima non pensavano di conoscere e sapere. Quindi, la vicenda pone l'accento sulla necessità di capire che magari nella vita è necessario effettuare dei cambiamenti, per migliorare sé stessi. Inoltre, ci mette nella posizione di dubitare delle scelte che abbiamo fatto sulla base di un'infatuazione, poiché non sempre o addirittura quasi mai chi noi idolatriamo e/o adoriamo è disposto a corrisponderci. Infine, ci impartisce un'altra lezione altrettanto importante, quella sull'amicizia e sul fatto che non bisogna mai abbandonare i propri amici, poiché essi possono diventare la nostra più grande famiglia proprio quando ne abbiamo più bisogno.

Giudizio finale

Una storia un tantino altalenante, ma comunque abbastanza gradevole da guardare e ascoltare.

Voto: 8