Recensione
Serie cominciata a guardare per il soggetto, che mi sembrava diverso dal solito, è stato un titolo che mi ha soddisfatto a metà. I problemi principali sono stati tre: una scelta della narrazione, la regia superficiale e le animazioni.
La scelta della narrazione che non mi ha convinto è stata quella di far avvenire troppo presto il cambiamento del mondo, dopo un rapido prologo che serve giusto a introdurre alcuni personaggi importanti, perché a causa di questa rapidità non è stato possibile capire, affezionarsi al mondo originario. Di conseguenza, quando avviene il mutamento, non si resta sconvolti, è semplicemente qualcosa che avviene e basta.
Il problema successivo è quello di una regia abbastanza anonima che non riesce ad approfondire i personaggi e a farci empatizzare con loro; per tutti sono previsti solo dei cenni, che fanno affiorare giusto un minimo delle loro personalità. Il risultato è che questi personaggi non ci dicono molto, non sono né simpatici né antipatici, solo dei tizi che servono giusto per fare andare avanti la trama tramite scontri, indagini, qualche scena umoristica (e di fanservice) che fa solo sorridere.
Il terzo problema riguarda le animazioni: mentre il design dei personaggi è azzeccato, la qualità animata, invece, parte bene, per poi calare anche troppo nel prosieguo della trama (recupera un po’ solo nel finale), avvicinandosi pericolosamente ai movimenti scattosi e finendo per penalizzare in parte anche le sequenze d'azione.
Da queste ultime si parte con gli elementi positivi: la serie si salva grazie a un buon ritmo generale, sostenuto da combattimenti non memorabili ma comunque costruiti bene, e soprattutto da come viene gestito il mistero riguardante il cambiamento del mondo. Infatti, un mistero funziona, se riesce a non far capire che cosa è accaduto, e qui ci riesce piuttosto bene, suscitando una curiosità crescente, sfruttando in maniera adeguata gli elementi della trama (di per sé non certo originali) e invogliando a voler sapere come finisce. Anche il Last Riser, principale antagonista della serie, nonché apparente fautore del mutamento della realtà, sa risultare inquietante quanto basta.
Le musiche, infine, sono gradevoli, ma nulla di particolare.
Per concludere, abbiamo di fronte una serie che rientra nella categoria del senza infamia e senza lode, però in senso buono, perché, pur non avendo nulla di eccezionale (e alcune cose si dovevano fare decisamente meglio), intrattiene davvero fino all'ultimo.
Voto: metto 6,5, ma è più tra questo e il 6.
La scelta della narrazione che non mi ha convinto è stata quella di far avvenire troppo presto il cambiamento del mondo, dopo un rapido prologo che serve giusto a introdurre alcuni personaggi importanti, perché a causa di questa rapidità non è stato possibile capire, affezionarsi al mondo originario. Di conseguenza, quando avviene il mutamento, non si resta sconvolti, è semplicemente qualcosa che avviene e basta.
Il problema successivo è quello di una regia abbastanza anonima che non riesce ad approfondire i personaggi e a farci empatizzare con loro; per tutti sono previsti solo dei cenni, che fanno affiorare giusto un minimo delle loro personalità. Il risultato è che questi personaggi non ci dicono molto, non sono né simpatici né antipatici, solo dei tizi che servono giusto per fare andare avanti la trama tramite scontri, indagini, qualche scena umoristica (e di fanservice) che fa solo sorridere.
Il terzo problema riguarda le animazioni: mentre il design dei personaggi è azzeccato, la qualità animata, invece, parte bene, per poi calare anche troppo nel prosieguo della trama (recupera un po’ solo nel finale), avvicinandosi pericolosamente ai movimenti scattosi e finendo per penalizzare in parte anche le sequenze d'azione.
Da queste ultime si parte con gli elementi positivi: la serie si salva grazie a un buon ritmo generale, sostenuto da combattimenti non memorabili ma comunque costruiti bene, e soprattutto da come viene gestito il mistero riguardante il cambiamento del mondo. Infatti, un mistero funziona, se riesce a non far capire che cosa è accaduto, e qui ci riesce piuttosto bene, suscitando una curiosità crescente, sfruttando in maniera adeguata gli elementi della trama (di per sé non certo originali) e invogliando a voler sapere come finisce. Anche il Last Riser, principale antagonista della serie, nonché apparente fautore del mutamento della realtà, sa risultare inquietante quanto basta.
Le musiche, infine, sono gradevoli, ma nulla di particolare.
Per concludere, abbiamo di fronte una serie che rientra nella categoria del senza infamia e senza lode, però in senso buono, perché, pur non avendo nulla di eccezionale (e alcune cose si dovevano fare decisamente meglio), intrattiene davvero fino all'ultimo.
Voto: metto 6,5, ma è più tra questo e il 6.