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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Introduzione, trama, sviluppi, personaggi, messaggi ed insegnamenti
Il seguito di una serie che non poteva mancare e che in un certo senso, sempre restando nell'ambito della serie, "è una sola cosa con la prima", nel senso che la completa, la approfondisce e la porta alla sua realizzazione "perfetta", "assoluta" e "totalizzante". Ci sono nuovi sviluppi che si intrecciano con quelli della stagione precedente e quindi forniscono un quadro più dettagliato di ciò che accade. Proprio come nella stagione precedente ogni episodio rappresenta un tassello aggiunto per completare questo imponente mosaico animato che ci porta nei meandri più profondi della nostra mente e quindi della nostra coscienza, consapevolezza.

I nostri fratelli Elric riprendono (ipoteticamente in una dimensione alternativa) il loro lavoro di "cani dell'esercito" e compiono missioni per conto dello stesso. Tuttavia, non si rendono inizialmente del pericolo che corrono. Ci sono altri che bramano il potere della pietra filosofale e forse anche qualcosa di più. Emergono anche qui dettagli e particolari sempre più terrificanti, sconvolgenti e spaventosi su eventi passati che sembrava fossero stati dimenticati. Invece, proprio questi si rivelano le chiavi per la rivelazione sulla vera identità del nemico e sulle sue vere intenzioni. A questo punto le micce sono accese e nessuno può più spegnerle: continuano ad avere luogo scontri, battaglie e conflitti sempre più devastanti; ma questi sono solo il preludio per l'ultima vera guerra significativa che segnerà e deciderà le sorti del mondo.

Ma questa volta è tutto più difficile: i vertici dell'esercito, coinvolti ancora in affari loschi e cospirazioni e sedizioni ancora più truculente e violente, prendono provvedimenti drastici e privano i nostri fratelli del sostegno basilare di cui necessitano per andare avanti in modo da renderli bersagli più facili. Questa volta i nostri fratelli dovranno mettere da parte "l'orgoglio" e cercare e chiedere più aiuto e sostegno possibile. Soprattutto provano a cercare di riconciliarsi con la figura paterna, rea a loro avviso di aver causato la morte della madre. E non solo loro: ma tutti i protagonisti dovranno lasciarsi il proprio passato alle spalle per cambiare vita se vogliono sperare di diventare più forti in vista della battaglia finale.

Ecco quindi che incontrano nuove persone. Tuttavia, anche qui i fratelli Elric dovranno dimostrare di meritare il loro aiuto, poiché anche queste desiderano e/o necessitano di qualcosa in cambio (anche qui è presente il principio dello scambio equivalente). Pertanto i nostri fratelli dovranno capire anche come spingersi oltre i loro limiti ed essere pronti a fare rinunce e sacrifici sempre più logoranti più di riuscire nella propria impresa di recuperare i propri corpi e sconfiggere il nemico. Di conseguenza hanno luogo scontri, incontri, cambi di alleanze, strategie, piani, programmi e progetti pur di riuscire nell'intento finale di fermare il nemico, alias Padre o Primo Homunculus e i suoi figli.

Abbiamo a che fare con sia con vecchi che nuovi personaggi decisamente inquietanti, le cui vicende personali caratterizzano e compongono il loro spessore psicologico e dimostrano quindi che essi meritano a pieno titolo uno spazio per conto proprio con tanto di sviluppi grandiosi in senno alla trama. C'è Scar, il quale è accompagnato da Mei Chang, proveniente anche lei da Ching, la quale è decisa ad ottenere l'immortalità per salvaguardare il proprio clan dagli altri del regno. Abbiamo Ling, il principe di Ching, alla ricerca dell'immortalità per riportare equilibrio e pace nel suo regno, insieme ai suoi servitori. Facciamo la conoscenza del Generale Armstrong, sorella del Maggiore, la quale inizialmente prova diffidenza per Edward, ma in seguito lo accetta, non senza averlo strapazzato proprio come la sua maestra Itsumi Curtis. Abbiamo poi il Tenente Colonnello Roy Mustang e la sua squadra la quale sembra qualcosa di più di un semplice plotone: una famiglia. Infatti è in loro che i nostri due fratelli ripongono piena fiducia proprio come in Winrie e sua nonna Pinako Rockbell. I nostri amici dell'esercito cercano di fare ammenda per i loro crimini dettati da ordini impartiti dall'alto.

Ritornano gli Homunculus, i quali riprendono i loro effettivi ruoli e funzioni. Tuttavia, come evidente anche nella serie precedente, l'unica cosa che sembra legarli è il fatto di essere un'estensione del carattere di Padre o Primo Homunculus, mentre per il resto ciascuno di loro è spinto o motivato da interessi e priorità diverse da quelli degli altri e quindi agisce per conto proprio, salvo poi abbandonare la causa comune, morire nel tentativo di seguire i propri sogni e/o cambiare punto di vista, opinione ed atteggiamento solamente dopo un profondo ed arduo confronto con sé stessi e i protagonisti.

Ma tra questi soprattutto il nemico principale, il Primo Homunculus e Hohenheim, dimostrano di avere più di altri uno spessore enorme che non può e non deve essere trascurato, vista la loro complicità. Hohenheim rappresenta lo scienziato desideroso di ampliare la propria coscienza, consapevolezza tramite la contemplazione della realtà e delle molteplici branche del sapere, della cultura, della saggezza e della sapienza, ma è un uomo tormentato dal rimorso e dal fatto di aver permesso tragedie orribili pur di ottenere quello che desiderava. Un tormento che ha trasmesso poi ai suoi figli, i quali ne pagano le conseguenze. Tuttavia egli cerca anche di redimersi e di porre rimedio a quanto fatto in memoria anche della donna che lo ha amato, Trisha Elric. Il Primo Homunculus rappresenta invece l'incarnazione del male più oscuro ed orribile quello di quello che finge di apprezzare e che si aggrappa alla sola certezza e sicurezza che conosce, cioè che per sopravvivere bisogna sfruttare, manipolare, ingannare e distruggere il prossimo a seconda delle convenienze. Alla fine però il Primo Homunculus rimane vittima del suo desiderio di conoscere senza essere vincolato, contravvenendo proprio alle leggi e quindi alle limitazioni e restrizioni naturali alle quali la conoscenza è sottoposta, spinto dal desiderio di incorporare il Fondatore che è la rappresentazione dell'infinito, nel proprio corpo limitato e ne paga le conseguenze, venendo intrappolato dalla Verità.

Stile e struttura
Per quanto riguarda i primi episodi possiamo pensare ad una sorta di riassunto della prima stagione della vicenda per poi intravedere i cambiamenti graduali di contesto e situazioni che si vengono a creare. Ognuno degli episodi rappresenta una sorta di anello che contribuisce a creare "questa catena dell'essere (citazione di stampo alchemico), nella quale si assiste alla nascita, sviluppo e crescita sia esterna che interna dei protagonisti e del resto dei personaggi in un tumulto di situazioni al limite nelle quali essi desiderano rivedere sé stessi ed avere la possibilità di autocontemplarsi ed autorealizzarsi.

Grafica
In ossequio alla prima stagione, la grafica è rimasta inalterata con inquadrature e primi piani di tutto rispetto per enfatizzare le singole scene che descrivono le situazioni nelle quali i personaggi si trovano, pensano, parlano ed agiscono e quindi far emergere i loro stati emotivi, mentali, sensazioni, pensieri, riflessioni, punti di vista, opinioni e ragionamenti e riflessioni più profondi, originali, autentici, sinceri. I contrasti di chiaro-scuro insieme alla distribuzione dei colori sono impiegati secondo un sistema simbolico che aderisce ai contenuti trattati nella serie e li amplifica con effetti speciali che ben rendono anche la tensione e la suspense delle scene d'azione e combattimento così come la pacatezza, la tranquillità, la gioia, l'ilarità e la felicità delle scene più distese. I disegni sono fluidi e dinamici, ma anche leggermente più macchinosi quando si tratta delle trasformazioni; si è impiegato anche qui l'effetto rallentatore per permettere allo spettatore di concentrarsi e catturare meglio i dettagli e i particolari di ogni situazione per permettergli di trarre le proprie deduzioni e/o intuizioni, rielaborarle e quindi giungere alle proprie conclusioni.

Colonna sonora
La colonna sonora è rimasta invariata rispetto alla prima stagione. Questo va bene, perché così facendo si dimostra la funzione di continuazione della seconda stagione rispetto alla prima. Tutti i motivetti e le sigle di apertura e chiusura dimostrano di essere ben collocate e mettono in risalto le situazioni in cui vengono eseguite, dimostrando che la serie non perde spessore, bensì ne guadagna di più nel corso del tempo. La trama e tutti gli altri elementi ne traggono benefici e quindi si evolvono.

Messaggi ed insegnamenti
Nel corso della serie sono tanti i messaggi e quindi gli insegnamenti veicolati nella medesima. Alla fine i personaggi riescono tra un combattimento e l'altro a fare pace con sé stessi e si impegnano a porre rimedio. Ma è soprattutto Edward a fare il più grande sacrificio riottenendo per sé stesso e per suo fratello quanto di più prezioso avevano al mondo e che pensavano di aver perso per sempre. E questo ci insegna forse la "verità" più grande di tutte: non importa quanto siamo intelligenti, colti, istruiti; avere tutta la conoscenza, saggezza, cultura e sapienza del mondo non significa niente se non la si mette a disposizione del prossimo, non la si usa per migliorare al mondo e soprattutto ci si dimentica che essa non è un privilegio di pochi, non è una proprietà esclusivo e/o un diritto assoluto, bensì un prestito, il quale alla fine va restituito poiché ci ricorda che il nostro tempo è limitato (mi torna in mente la citazione di Gandalf "possiamo fare ciò che dobbiamo con il tempo che ci viene concesso"). Proprio qui si potrebbe pensare ad un punto di collegamento: proprio come l'Anello di Sauron, anche la Pietra Filosofale e così anche il Sacro Graal e la Mano di Mida, insieme ad altri artefatti prodigiosi sono da considerarsi allusioni ad una maturazione che comporta anche un distacco dagli oggetti concreti, i quali altro non sono che eggregore per rimane nell'ambito dell'alchimia, cioè forme-pensiero nelle quali l'essere umano crea le sue associazioni ed alle attribuisce un certo valore e/o potere che però possono diventare le sue manie, ossessioni, disturbi, complessi, paranoie che lo conducono alla perdizione ed autodistruzione.

Giudizio finale
Un'evoluzione o se preferiamo mutamento, cambiamento decisamente opportuni in quanto soddisfano quelle aspettative di chiarimenti, spiegazioni, approfondimenti e conclusioni che ci si aspettava in riferimento alla prima stagione della serie. L'inserimento di nuovi personaggi, nuove rivelazioni e quindi di ulteriori imprevisti, ribaltamenti e capovolgimenti di trama permettono di fornire un quadro variegato, completo, esaustivo e soddisfacente della vicenda oltre che a mettere lo spettatore nella posizione di interrogarsi sulle probabilità, ipotesi, tesi riguardo lo sviluppo della vicenda stessa.

Una seconda stagione versatile matura e pragmatica come la prima con qualche aggiunta in più.

Voto: 9,5